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Da: Stefano Ravioli, CNA Ferrara

“Dobbiamo passare dalle parole ai fatti, dai progetti alla loro concreta realizzazione. È un nostro preciso dovere, ed è anche molto urgente, se vogliamo che l’area di Copparo si risollevi dall’emergenza di questi mesi. Per ottenere risultati dobbiamo guardare al nostro territorio in un’ottica complessiva, superando i confini tra Comuni, ponendoci obiettivi di ampio respiro”

È questo l’invito lanciato da Paolo Mazzini, Presidente della Cna di Copparo, in occasione dell’ultimo incontro in videoconferenza con sindaci e rappresentanti dei Comuni dell’area. “Cna ha individuato una serie di priorità, che abbiamo illustrato in diverse occasioni – ha spiegato Mazzini – e che consideriamo irrinunciabili per il rilancio del nostro territorio. All’inizio del prossimo anno faremo il punto della situazione, e vedremo quali sono le proposte che le istituzioni vogliono fare proprie”.

Rilancio del turismo attraverso la creazione di percorsi ad hoc; valorizzazione dei mestieri artigiani tradizionali in collaborazione con le scuole; creazione di un’area produttiva per insediamenti di nuove imprese; maggiore impegno per la sicurezza; completamento della tangenziale est per il collegamento con Ferrara. Sono questi i principali punti programmatici individuati da Paolo Mazzini durante l’incontro.

Dai rappresentanti delle istituzioni sono arrivate valutazioni positive sulle proposte di CNA. “Non c’è dubbio che, se vogliamo rilanciare il nostro settore turistico creando dei percorsi ad hoc, dobbiamo ragionare in un’ottica di territorio” ha affermato la sindaca di Tresignana Laura Perelli. “Il nostro progetto di riqualificazione della golena del Po a Ro si inserisce bene nell’idea di progettualità territoriale che la Cna ci sta proponendo” ha aggiunto Raffaella Nalli, assessore al bilancio e al territorio del Comune di Riva del Po. “Stiamo mettendo a punto una proposta innovativa per le imprese che vorranno insediarsi a Copparo in area produttiva” ha spiegato il sindaco di Copparo Pagnoni, che ha anche ricordato l’impegno del comune per la ristrutturazione della storica Villa Mensa, punto di riferimento cruciale per le prospettive turistiche del territorio. “Intendiamo essere sempre presenti nelle sedi in cui si progetta il futuro del territorio” ha aggiunto Pagnoni. Un’esigenza condivisa dal vicesindaco di Riva Alberto Astolfi, che ha ringraziato Cna per la coerenza con cui crea momenti di confronto tra istituzioni e mondo imprenditoriale.

All’incontro hanno partecipato la sindaca di Tresignana Laura Perelli, il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni. Per Riva del Po hanno partecipato il vicesindaco Alberto Astolfi e l’assessore al bilancio e territorio Raffaela Nalli, il resp. dell’aera Copparo Cna Francesco Robboni

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CNA FERRARA


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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