Skip to main content

Ricordato Luigi Salvi, tra i soci-fondatori del consorzio ferrarese Il Consorzio Italiano Vivaisti Scarl (C.I.V.) di San Giuseppe di Comacchio comunica l’avvicendamento alla presidenza del Consorzio: dopo due mandati svolti da Pier Filippo Tagliani, l’assemblea dei Soci ha eletto all’unanimità Mauro Grossi come nuovo Presidente del Consorzio per il prossimo triennio. Il Presidente uscente, Pier Filippo Tagliani, ha assunto l’incarico di Vicepresidente. Grossi, classe 1960, di Bondeno (FE), è impegnato da 40 anni nel settore agricolo/ortofrutticolo, nel corso dei quali ha rivestito e riveste ancora oggi diversi incarichi quale membro di consigli di amministrazione o collegi sindacali di società, cooperative e consorzi ortofrutticoli.
Già consigliere del CIV, il neo Presidente Grossi, unitamente al Presidente uscente Pier Filippo Tagliani, anzitutto ricorda la figura di Luigi Salvi, recentemente scomparso, a cui “porgiamo il nostro più affettuoso saluto e ringraziamento per quanto ha saputo fare per lo  sviluppo del territorio ferrarese attraverso la creazione di importanti realtà aziendali delsettore orto-frutticolo (i.e.: vivaismo e commercializzazione orto-frutta) contribuendo – tra le altre cose – anche alla creazione del Consorzio Italiano Vivaisti di San Giuseppe di Comacchio nel 1983 – unitamente ai soci Mazzoni e Tagliani – Consorzio oggi presente a
livello internazionale con la propria attività di Ricerca e Sviluppo Varietale”.
Mauro Grossi ha ringraziato il Presidente uscente Pier Filippo Tagliani per il ruolo svolto in questi ultimi sei anni ed intende proseguire con forza nelle strategie sviluppate con un intenso programma di Ricerca & Sviluppo per quanto riguarda le diverse aree strategiche (fragole, melo, pero, ecc.) in cui il CIV è operativo da circa quarant’anni. “Gli obiettivi che da sempre ci poniamo – sottolinea Grossi – sono sempre più apprezzati dai mercati e su queste linee-guida continueremo a basare la nostra attività di innovazione varietale”. Il CIV è membro fondatore dell’International New Variety Network (INN) che promuove lo scambio, la valutazione e la commercializzazione di nuove varietà di melo, pero e fragola
nelle principali aree vocate di produzione mondiale.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it