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da: A.S.D. Ferrara United

Tanto tuono’ che piovve………………………………………………….
Un po come in questa calda estate, durante la quale probabilmente chiunque di noi ha levato il capo al cielo cercando segni che potessero lasciar presagire un temporale estivo, un seppur minimo refrigerio alla morsa dell’afa che ci attanaglia, i comuni sentimenti di desiderio, speranza, legati al rumore dei tuoni uditi in lontananza fino a che….la tanto attesa pioggia è arrivata!!
Era nell’aria da un po e proprio nel bel mezzo di questa estate nasce Ferrara United L.R. : “Beh complimenti per la metafora, mi piace tanto l’idea che la nascita di un nuovo sodalizio sportivo venga accolto come una ventata d’aria fresca, qualcosa che possa far bene a tutti”;
Parliamo un po di te…….. Siciliano, 42 anni da compiere tra qualche giorno, sposato con uno dei portieri di pallamano piu’ forti che si siano mai visti nel campionato italiano, tre figli due dei quali hanno già giocato a pallamano in serie A1… Ricordiamo a beneficio di chi legge che hai piu’ volte disputato le finali scudetto, che hai al tuo attivo piu’ di 100 partite di caratura internazionale tra coppe europee ed impegni con le Nazionali allieve – juniores – e con la Nazionale Maggiore, che hai allenato in A1 maschile con ottimi risultati e che hai impreziosito la tua storia sportiva facendo il preparatore atletico di una squadra di Basket femminile di serie A1 (quel Vigarano Mainarda che l’anno scorso ha piu’ volte stupito l’Italia del Basket davanti alle telecamere di rai sport e di Sky).
Leggendo il tuo curriculum sportivo è evidente che diversamente dalle precedenti esperienze, nelle quali venivi chiamato per allenare società già costituite, per lo piu’ di alto livello, con organigrammi completi in ogni ruolo, con idee chiare sui risultati da perseguire, con strutture ed attrezzature sportive disponibili sia di mattina che nel pomeriggio, questa volta sei stato coinvolto in un progetto al suo anno zero… cosa ha fatto si che un allenatore della tua caratura accettasse una sfida del genere?

L.R.: “il mio intuito…faccio molto affidamento sull’intuito non ostante sia molto riflessivo, pragmatico…i miei amici Dirigenti stanno facendo un ottimo lavoro coinvolgendo tutte le risorse umane disponibili, cercando di porre basi solide per un futuro prospero; non ho dubbi sul fatto che in brevissimo tempo saremo in grado di strutturarci come e meglio di tante altre società presenti da anni sul panorama sportivo italiano.
Poter collaborare con gente come Francesco Alberino che è il nostro vice Presidente ma soprattutto un caro amico al quale mi legano e mi legheranno per sempre ricordi comuni indelebili, poter confrontarmi quotidianamente con quel vulcano di idee che è Michele Zoboli, poter avere un presidente giovane ma concreto come Massimiliano D’Alonzo, un “martello” come Roberto Sgargetta e poter far leva sulla presenza di Antonio Fiorini, nonché avere a disposizione una rosa di giocatori carichi di voglia di fare pallamano e desiderosi di dimostrare tutto il loro valore sia sotto l’aspetto tecnico della disciplina che come uomini, sono stati fattori determinanti a che io sciogliessi in fretta ogni riserva accettando l’incarico di capo allenatore”.
Parlando in termini tecnici, cosa ti aspetti dal campionato che affronterai con la tua nuova squadra? Quali gli obiettivi?
L.R.: “ in quanto agli aspetti tecnici mi auguro di riuscire a trasformare il gruppo in squadra nel minor tempo possibile, da li in avanti sarà tutto molto piu’ semplice, ivi compreso raggiungere l’obbiettivo comune a tutti, che è quello di vincere tutte le partite che giocheremo siano esse gare ufficiali piuttosto che amichevoli o partite a scala 40…!!!
Perché qualcuno di voi scenderebbe in campo con un obbiettivo diverso…?”

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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