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da: ufficio comunicazione ed eventi Unife Unife

Proseguono i riconoscimenti, anche internazionali, per le attività di trasferimento tecnologico dell’Università di Ferrara.

A varcare gli oceani questa volta è ZENITH INGEGNERIA SRL, spin off dell’Ateneo operante nel campo della Topografia e della Cartografia, invitato lo scorso 16 giugno ad Anaheim in California (USA) per partecipare a Hexagon Live 2016, evento mondiale dedicato alle ultime tendenze nel settore delle tecnologie dell’informazione geospaziale e industriale.
Presenti all’appuntamento l’Ing. Luca Ercolin, in qualità di Rappresentante aziendale, e l’Ing. Alessio Furini, speaker ufficiale, per presentare un lavoro di rilevazione svolto a Ferrara nel settore del tridimensionale con tecnologia Laser Scanner, selezionato per rilevanza fra numerosi altri progetti internazionali.
“L’oggetto del lavoro che abbiamo presentato – spiegano Ercolin e Furini – riguarda la rilevazione con tecnologia Laser Scanner 3D del Castello Estense di Ferrara a seguito delle scosse sismiche del 20 e 29 maggio 2012. Il lavoro ha portato alla raccolta di tutte le informazioni geometriche necessarie per comprendere la distorsione generale dell’intero complesso post sisma, oltre che alla restituzione del sottotetto dei corpi di collegamento delle torri – fino ad allora sconosciute – e alla conoscenza di tutte le particolarità geometriche strutturali degli orizzontamenti voltati e della scala elicoidale. Le informazioni ricavate dallo studio ci hanno permesso di comprendere la consistenza di tutti gli elementi strutturali necessari agli Ingegneri strutturisti che si sono occupati del progetto di miglioramento sismico, al Laboratorio Prove Materiali che ha integrato la diagnostica sulla base geometrica ricavata e, infine, alle imprese specializzate, che sono intervenute operativamente nelle fasi di consolidamento strutturale.”
Zenith Ingegneria nasce nel 2007 dall’entusiasmo di tre Ingegneri (Luca Ercolin, Maria Paternò di Sessa, Sergio Tralli) e del Prof. Paolo Russo che è riuscito a trasmettere loro la passione per la Topografia. La sintesi della conoscenza ad alto contenuto innovativo e tecnologico dell’Università e dell’esperienza operativa maturata dai soci in precedenti attività professionali ha permesso a Zenith Ingegneria di consolidarsi come realtà in grado di operare nel settore della geodesia, della topografia e della cartografia, applicate all’ingegneria civile, ambientale e industriale, ai Beni Culturali e recentemente all’Archeologia (Grande Progetto Pompei).

Zenith Ingegneria progetta, sviluppa e applica sistemi di rilevamento del territorio e dell’ambiente costruito, nonché di monitoraggio delle deformazioni del terreno e delle strutture, con particolare attenzione alla ricerca delle soluzioni tecnologicamente più avanzate, anche basate sull’impiego dei più moderni strumenti di misura e di elaborazione dei dati. Dispone infatti di stazioni totali ad alta precisione e di livelli digitali, di laser scanner 3D, di ricevitori GPS di ultima generazione e software per il trattamento numerico dei dati e la modellazione 3D.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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