L’IIS Montalcini unito ad altri Enti per dire no alla violenza sulle donne
Da: Addetta Stampa IIS Montalcini
Oggi 25 novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, le classi del Liceo e dell’Ipsia di Argenta hanno inaugurato in via Matteotti di fronte all’entrata dei giardini pubblici la panchina rossa contro il femminicidio alla presenza delle autorità comunali, del coordinamento delle donne SPI CGiL, AViS, AIDO ed altri enti che quotidianamente dai oppongono ad ogni forma di violenza soprattutto nei confronti delle donne.
Successivamente presso il Centro culturale Mercato il Dirigente scolastico del Montalcini prof. Diego Nicola Pelliccia, l’assessora alle pari opportunità Anna Ferrari, la segretaria del coordinamento donne dello SPI CGIL prof. Biagia Cobianchi hanno inaugurato la mostra contenente i pensieri e le riflessioni dei ragazzi su questa importante tematica, frutto di un lavoro di quattro anni di selezione, condivisione, confronto di quanto é emerso da gruppi di lavoro di studenti, docenti e specialisti.
La mattinata é proseguita con la visione di un filmato sul tema del femminicidio realizzato nell’ambito di un progetto PON del Miur vinto dall’Istituto Montalcini sulle competenze globali di cittadinanza dal titolo ‘donne in un mondo a colori’ contro ogni forma di pregiudizio, di stereotipo e di violenza di genere.
Per finire l’inaugurazione dell’albero delle donne, anch’esso ideato dagli studenti del Montalcini, quale simbolo di rinascita e di positività che protende verso l’alto, verso il cielo, verso il sole, quindi verso ciò che é di buon auspicio.
A questo albero sono appese delle scarpe rosse, dello stesso colore del sangue versato da tantissime donne in tutto il mondo, un mondo, che, come dicono i giovani dovrebbe essere a colori e non adombrato da odio, violenza, prevaricazione dell’uomo nei confronti della donna.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)