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da: Manrico Mezzogori*

Controdeduzioni al documento del Sig.Saltari del 17/6/2014 prot.gen. n.0037360 inviato al Sindaco di Comacchio,al Prefetto di Ferrara e alla Presidente della Provincia.

LE MENZOGNE DI SALTARI

Mi è stato insegnato nella mia famiglia sin da piccolo a non avere paura della democrazia ma a difenderla anche contro i potenti troppo spesso abituati a pensare di essere al di fuori delle leggi e dei Regolamenti. Il Prefetto di Ferrara è a conoscenza,in virtù di n.4 Esposti inviati,di come il Sig. Saltari e la Presidente della Provincia abbiano gestito la Conferenza territoriale socio-sanitariacome se si fosse trattato di una proprietà personale,o meglio di una proprietà di Partito! I 4 Esposti sono oltremodo chiarificatori di tale metodo. E ci si meraviglia che il Prefetto di Ferrara non abbia trovato nulla da ridire,come se fosse normale far approvare Documenti di Programmazione sanitaria anonimi o far approvare Bilanci delle Aziende sanitarie senza i Verbali del Collegio Sindacale! Solo perchè sono stati approvati dai Sindaci. Come se i Sindaci in questo Paese non fossero soggetti anch’essi ,e sopratutto anch’essi in quanto Pubblici Ufficiali,al rispetto delle leggi e dei Regolamenti. Eppure sono i Prefetti che sciolgono con Decreti i Consigli comunali per contiguità con interessi estranei al buon funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni. Naturalmente non siamo tutti uguali. E anche i Prefetti non sono tutti uguali. Ma le leggi dello Stato sono uguali per tutti a prescindere dalla diversità personale e dalle opinioni politiche. Nella mia esperienza personale ho conosciuto Prefetti che hanno imposto a certi Direttori Generali ASL,più che altro militanti di Partito,il rispetto delle leggi o la sostituzione con Commissari ad acta. Ho conosciuto Prefetti che hanno imposto a Presidenti regionali di scendere dal loro piedistallo e parlare con i cittadini. (Trattativa 1° Accordo Regionale sul S.Camillo). (Alleg. n.1-2) E ho conosciuto tutti i Direttori Generali ASL dal loro insediamento. Saltari è una fotocopia di Miozzo,che in virtù di affinità politiche vengono nominati Direttori Generali,ossia Commissari politici. Protetti politicamente e magari protetti da Governi amici e/o Ministri amici,[…]. Quello che è stato attuato nei confronti di un ospedale costato 13 milioni di euro,funzionante e attivo sino al 2011,è un chiaro lavoro sporco! Dimostrato e dimostrabile in qualsiasi aula di Tribunale. Per salvare una casta politica dalle mani bucate! Il libello di Saltari è la conferma delle menzogne di una Dirigenza sanitaria che tale non è. Questo signore ha aperto un Punto di Primo intervento estivo con il chiaro intento di ostacolarne il funzionamento […]. Le accuse che lo scrivente ha mosso a questo Signore sono esplicite: sabotaggio di un Pubblico servizio sanitario! Il farcito documento di Saltari è soltanto fumus. La scarsa conoscenza della normativa in materia di sanità,che pure dovrebbe eccellere dal momento che è stipendiato per questo lavoro,è pari alla sua ignoranza in materia urbanistica e territoriale. Da quando “ tutto il Comune di Comacchio è sottoposto a vincolo paesaggistico”? Lo ha deciso Saltari? E dove avrebbe tratto tali informazioni,leggendo Tex Willer? Forse il Sig. Saltari nella sua endemica confusione,confonde il vincolo paesistico ( non paesaggistico) al quale è assoggettato solo il Centro storico di Comacchio ( non tutto il Comune) di cui alla L.1089/1939,e non ai sensi del D.Lgs n.42/04 (Codice Urbani). E che cosa c’entra il Codice Urbani con il Parco del Delta del Po? Nulla. Il Parco regionale del Delta del Po è stato istituito con L.R. n.27 /1988 e non dal Codice Urbani. Probabilmente la rimozione delle vecchie insegne,peraltro luminose,e la loro sostituzione con le nuove non necessita del nulla osta dell’Ente gestione Parco in quanto non sono insegne pubblicitarie ma indicanti un servizio pubblico: art.17 – Norme di attuazione – Stazione Centro storico di Comacchio. Eppure egli dispone di un folto stuolo di funzionari e Dirigenti che spesso vengono impiegati per compiti non attinenti alle funzioni per le quali ricevono il loro stipendio. Da quando rientra nelle funzioni di un infermiere cancellare le scritte interne sul manto stradale? Un folto stuolo di funzionari che avrebbero dovuto avvertirlo delle sciocchezze scritte,ma troppo impegnati da affinità politiche a bighellonare all’interno di un’Azienda pubblica a “far la guerra a quelli della Consulta Popolare” in un crescendo da MinCulPop! E di menzogne![…]. In 6 mesi non è stata mai inoltrata al Comune di Comacchio nessuna richiesta di autorizzazione per l’installazione delle necessarie insegne indicanti l’apertura del PPI presso l’ospedale di Comacchio! E non esiste nessuna richiesta in tal senso inoltrata all’Amministrazione Provinciale! Esibisca questo Signore copia del documento! Tutta la paccottiglia citata nel libello di Saltari non riguarda la segnaletica del Punto di primo intervento bensì altre tipologie. Perchè Saltari evita di dire al Prefetto che le vecchie insegne sono coperte? Infatti il furbesco Saltari,conferma che soltanto il 28 di maggio,ovvero 3 giorni prima l’apertura del PPI di Comacchio, “previo accordo (telefonico) con l’Arch.Fedozzi per accelerare le procedure per una installazione temporanea delle insegne…”! L’Arch. Fedozzi è stato contattato solo dopo che i cittadini della Consulta Popolare hanno chiamato il Sindaco di Comacchio e il Direttore del Distretto Sud-Est!”
Saltari si rivela inoltre per un incorreggibile blasfemo della lingua italiana. Come è possibile affermare “per accelerare le procedure” se non esiste nessuna richiesta! Il solito tentativo di camuffare la realtà. E l’apoteosi che conferma per noi che tale pseudo tecnico sanitario in verità è stato ingaggiato per affinità politiche è la seguente affermazione: “ Su richiesta del Sindaco di Comacchio ( dopo 10 giorni. ndr.) tale insegna verrà illuminata”! Scioccante e stupefacente! Un presunto Direttore Generale AUSL che concede insegne luminose solo “perchè richieste dal Sindaco”! Un servizio sanitario,quale è un PPI,di Emergenza-Urgenza del 118,H24,senza insegne luminose! Spieghi Saltari come sia possibile che un servizio sanitario H24 non sia indicato con insegne luminose! Ma lo saranno,a fine stagione,(questo è il vero obiettivo di Saltari) perchè lo ha richiesto il Sindaco! […]. E come può un cittadino-utente sapere al buio che c’è un servizio sanitario aperto? Può dimostrare,con esempi e non con chiacchiere,il Sig. Saltari,se esiste in questa Regione un solo Punto di primo intervento H24 che non sia illuminato? Noi possiamo dimostrare il contrario! ( Alleg. n.3 – Punto di primo intervento di Cattolica) . Oltre a questo il Sig. Saltari impedisce il pieno funzionamento del PPI di Comacchio spegnendo il monitor interno collegato con Valle Oppio; impedendo l’utilizzo degli strumenti tecnologici presenti,quali EMOCROMO,ECOGRAFO,ELETTROCARDIOGRAFO,ecc. Le strumentazioni più semplici per un pieno funzionamento di un PPI. In sostanza si buttano soldi pubblici per dimostrare l’apertura di un servizio e si opera in tutte le maniere per sabotarle! Vi è in tutta la Regione Emilia-Romagna un PPI,H24,che non sia indicato con insegne luminose? Non esiste! Quali sono le norme di legge per il funzionamento di un PPI? Perchè non c’è più il radiologo H24 come c’è sempre stato ma soltanto H12? Perchè se un cittadino-utente si presentasse al PPI di Comacchio dopo le 20.00,pur presentando problemi sanitari a bassa complessità ma necessitante di una radiografia dovrebbe rimettersi in marcia per andare al PS di Valle Oppio e attendere magari 10-12 ore? E a che cosa serve aprire un PPI estivo in queste condizioni,solo per propaganda? E così che Saltari intende far funzionare la sanità pubblica? Perchè non è stata ripristinata l’ambulanza presso il PPI di Comacchio? Era stata tolta con l’accusa infamante che i cittadini della Consulta Popolare rappresentavano un problema di ordine pubblico! Perchè ora che è stato aperto il PPI di Comacchio non è stata ripristinata? Perchè il Prefetto non interroga gli agenti privati di sicurezza per verificare se c’è mai stato un problema di ordine pubblico? E quandanche non vengono attivati comportamenti scientemente ostacolanti ed ostruzionistici per impedire l’efficiente funzionamento del PPI di Comacchio si utilizzano mezzi meschini per offuscarne l’immagine quali l’utilizzo di materiale cartaceo per l’accettazione degli utenti con l’intestazione addirittura del Distretto di Copparo. Sono stato autorizzato dall’utente,peraltro consiliere comunale di Comacchio a riprodurre l’allegato n.4. Sembra chiaro allo scrivente che ci troviamo di fronte alla riproposizione di un sistema di potere […]. Naturalmente lo scrivente si assume tutte le proprie responsabilità rispetto alle proprie accuse. Certo che cosa si doveva sperare. Il Sig. Saltari afferma nel suo libello che i cittadini della Consulta si oppongono al cambiamento! Di quale cambiamento parla il Sig. Saltari! Il Sig. Saltari si riferisce all’opposizione dei cittadini di Comacchio alla più grande truffa organizzata ai danni dello Stato perpetrata in questa Provincia da coloro che rappresentavano le Pubbliche Istituzioni! E l’aver smantellato un ospedale nuovo da 13 mln di euro pienamente funzionante sino al 2011, sovvertendo procedure istituzionali sovraordinate in virtù di 2 Accordi Regionali sottoscritti,grazie alle centurie di Partito illegali,è per costui opposizione al cambiamento! E che altro dovevamo sperare […]

A riconferma della malafede di questo Signore,nominato Direttore Generale più per meriti politici che per meriti tecnici,consuetudine in questo Paese, Saltari è un emerito abusivo. Per far contenti i suoi padrini politici,e relative protezioni,egli in violazione di precisi disposti legislativi nazionali e regionali,e pensando di essere intoccabile,ha fatto e disfatto secondo i suoi voleri. Dovrebbe essere noto a tutti,Presidenti di ex-Provincia,Assessori regionali,Presidenti di Regione,Sindaci,Amministratori Pubblici,Direttori Generali ASL con doppio stipendio,Dirigenti vari,Sindacati e sindacalisti di diversa fattura,perchè anche loro fanno parte della vigilanza delle Istituzioni democratiche,magari a part time,e a seconda delle circostanze,che l’attivazione di servizi socio-sanitari ,quali la Medicina di gruppo,gli Ospedali di comunità ecc. necessitano di obbligatorie autorizzazioni regionali e comunali? (Alleg. n.5). Provi a spiegare il Sig. Saltari al Prefetto come sia possibile che un Direttore Generale di un’Azienda Pubblica,e quindi rappresentante legale,sia sprovvisto di tali autorizzazioni? Provi a spiegare al Prefetto perchè un Direttore Generale esercita abusivamente attività sanitarie presso l’ospedale di Comacchio in violazione di precisi disposti legislativi ( art.8 ter del D.Lgs 502/92 e s.m.i.) ? Forse che il Sig. Saltari è in possesso di una particolare dispensa che lo esenta dal rispettare le leggi dello Stato quandanche le stesse leggi regionali? No di certo. Soltanto quella arroganza che caratterizza da sempre la concezione di immunità e di impunità di chi appartiene a sistemi di potere sovrapponibili alle Istituzioni democratiche. Un classico all’italiana che in questa ex-Provincia ha sempre assunto proporzioni gigantesche. La doppia truffa organizzata ai danni dello Stato con l’appalto illegale di Valle Oppio,al fine di favorire imprese economiche affini ne è un caso emblematico. Ed è stato possibile grazie ad un sistema di potere addentellato in tutti i gangli della Pubblica Amministrazione,compresa quella dello Stato! Lo stesso dicasi dell’imbroglio di Cona,il vero motivo per il quale le centurie di Partito hanno organizzato un vero golpe sanitario abusando dei propri ruoli istituzionali. Si doveva coprire l’insostenibilità economica di una struttura ospedaliera sovradimensionata e fuorilegge nella dotazione dei posti-letto (almeno 250 in più). Struttura avvallata dai vertici regionali e provinciali,in contrasto con la stessa programmazione sanitaria regionale. Una struttura ospedaliera per la cui realizzazione sono stati necessari ben 16 anni e 6 visite del Gabibbo! Dai costi esorbitanti! Ma nella “normalità” a detta della casta sacerdotale di Partito che da sempre sguazza nell’oro pubblico. Quanto denaro pubblico è stato dilapidato da costoro per aver realizzato una struttura sovradimensionata che per reggersi abbisogna di un bacino di utenza da 600.000-1.000.000 di abitanti? (DL n.95 del 6/7/2012). E quanto denaro pubblico è stato colpevolmente sperperato da costoro per aver realizzato una struttura ospedaliera con 250 posti letto in più rispetto agli indici di legge previgenti nel 2000? Come è possibile che la struttura di Cona sia stata progettata e realizzata con gli stessi posti letto degli ospedali di Baggiovara e Policlinico di Modena messi assieme? Come possibile che la struttura di Cona sia stata realizzata con 24 sale operatorie (delle quali 4 sono ancora chiuse),4 in più di tutte le sale operatorie presenti negli ospedali di Baggiovara e Policlinico di Modena messe assieme? Perchè la Regione ha avvallato una struttura in netto contrasto con la stessa programmazione regionale? Una atavica consuetudine! Ci provarono anche con Valle Oppio e furono i cittadini di Comacchio a scoperchiare l’ennesima truffa,costringendo la Regione a fare marcia indietro. Questi sono fatti e non chiacchiere alla Calvano! E per coprire questo imbroglio che le centurie di Partito hanno inscenato,utilizzando illegalmente i propri ruoli istituzionali,una sorta di guerra civile contro i cittadini di Comacchio. Esattamente come accadde negli anni novanta!

[…]

Tanto era doveroso segnalare al Sig. Prefetto rappresentante dello Stato,e quindi Pubblico Ufficiale,onde accertare se quanto da me esposto possa essere lesivo delle Pubbliche Istituzioni,e in questo caso ricorre l’obbligo di informare l’autorità giudiziaria,oppure viceversa sono coloro che dovrebbero rappresentare le Pubbliche Istituzioni che disattendono ai propri obblighi di legge,e anche in questo caso il Sig. Prefetto non può esimersi dall’informare l’autorità giudiziaria.

In fede
Manrico Mezzogori presidente della Consulta popolare del San Camillo.
Consulta popolare San Camillo

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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