di Francesca Ambrosecchia
È un luogo di grande ricchezza culturale ma anche storica. È la biblioteca più conosciuta della nostra città, la Biblioteca Ariostea. Situata in Via delle Scienze, la grande raccolta di libri e manuali viene ospitata all’interno del Palazzo Paradiso risalente al 1391 (di cui in foto compare il portone d’ingresso).
Nel corso della sua storia il palazzo venne destinato a tutte le facoltà universitarie (i corsi erano sicuramente inferiori a quelli presenti attualmente nel nostro ateneo) dal 1567, dopo che il cardinale Ippolito II d’Este decise di darlo in affitto al Magistrato dei Savi. Funge solo da biblioteca civica com’è attualmente dalla seconda metà del ‘700, periodo a cui risalgono anche il teatro anatomico e lo scalone d’onore che si possono visitare durante l’orario d’apertura.
Particolarmente celebre al suo interno è la tomba monumentale di Ludovico Ariosto, da cui la biblioteca prende il nome, ma anche la presenza di circa 650 diverse edizioni delle opere dell’autore.
Tutti noi ferraresi almeno una volta abbiamo varcato questo portone per consultare un libro, studiare o partecipare a conferenze e dibattiti all’interno della Sala Agnelli e scattando questa foto non ho potuto fare a meno di ricordare come poco meno di un anno fa questo portone, simbolo della cultura cittadina venne danneggiato da svariati atti vandalici. Ciò non ha permesso alla cultura e alla vita al suo interno di fermarsi e oggi, con il suo nuovo portone la biblioteca continua ad essere più attiva che mai.
Redazione di Periscopio
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