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Da: Informazioni Aldo Sindaco
Domenica 26 maggio a Ferrara andremo a fare una scelta importantissima con forti ricadute per i nostri concittadini. Come professionisti della sanità abbiamo sentito di spenderci in prima persona candidandoci al consiglio comunale per la lista Gente AModo a sostegno di Aldo Modonesi sindaco. Lo abbiamo fatto per condividere idee ed esperienze e perché Aldo Modonesi ha garantito un forte impegno per migliorare i servizi sociosanitari a favore dei ferraresi.
Ferrara è in una condizione di privilegio, come tutta la Regione Emilia-Romagna, in quanto a servizi sanitari, ma le criticità non mancano. A partire dal quadro demografico con molti anziani e pochi bambini. Ecco perché pensiamo sia necessario intervenire anche in ambito sociale in modo da prevenire il disagio e ridurre i costi della sanità: non si può parlare di servizi sanitari senza coinvolgere la comunità e l’ambiente, forti determinanti della salute.
Promuoviamo la Casa della Salute Cittadella San Rocco come luogo ideale per l’integrazione dei professionisti sanitari e sociali e come sede di erogazione di servizi che potranno ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso di Cona (ambulatori di guardia medica e ambulatori della cronicità).
Proponiamo l’infermiere di comunità e il medico di famiglia nelle frazioni e quartieri per avvicinare i cittadini ai servizi, soprattutto anziani fragili.
Sosteniamo l’integrazione fra le due aziende sanitarie per rendere più efficiente ed efficace il sistema sanitario provinciale soprattutto sui tempi di attesa per gli interventi chirurgici a minore complessità.
Sosteniamo la collaborazione con l’Università per favorire l’aumento e la permanenza a Ferrara degli studenti e dei professionisti della salute mettendo a disposizione servizi (abitazioni,trasporti…).
Rafforziamo la domiciliarità sanitaria e sociosanitaria (assegni di cura, interventi di supporto sociale) soprattutto al momento del ritorno a casa dopo il ricovero ospedaliero.
Siamo convinti che sia importante l’impegno per l’area dei minori con la collaborazione della Pediatria di Famiglia che ha contribuito a raggiungere ottime coperture vaccinali nell’infanzia.
Ribadiamo l’importanza strategica del coinvolgimento delle associazioni di volontariato che operano nell’ambito sociosanitario e del Terzo Settore.
Aldo Modonesi ha costruito un programma credibile e puntuale che va ben oltre questi punti e noi siamo a disposizione sua e dei ferraresi a costruire una sanità più efficace ed efficiente, vicina alle persone e ai loro bisogni.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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