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da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

“Disegnare il design. Talk and sketch, conversazioni con disegno”. E’ questo il titolo del workshop che si terrà giovedì 26 e venerdì 27 maggio presso Palazzo Tassoni Estense, sede del Dipartimento di Architettura, (via della Ghiara, 36), organizzato dal Corso di laurea in Design del prodotto industriale dell’Università di Ferrara.

Obiettivo è permettere agli studenti di entrare in contatto con esperti del mondo del design che abbiano, rispetto allo sketch, diversi punti di vista ed approcci metodologici ed operativi, per comprendere le potenzialità di questo strumento relativamente al design di prodotto, sperimentando direttamente quanto appreso.

“Nel 1550 Giorgio Vasari definiva architettura, scultura e pittura come ‘arti del disegno’ – affermano gli organizzatori – individuando nello strumento segnico il mezzo principe di prefigurazione (projectum) dell’opera. Nella didattica del design, sebbene progetto e rappresentazione non debbano essere confusi (un disegno non necessariamente è un progetto e chi sa disegnare non necessariamente sa progettare), è oggi necessario riportare il disegno a mano libera, nelle le sue varie forme, al centro dell’interesse degli studenti di progetto. Lo sketching, dalle tecniche grezze del rough sketch a quelle più raffinate e dinamiche, rappresenta infatti uno dei più rapidi, immediati ed efficaci strumenti di ricerca formale e di sintesi concettuale, estremamente utile ai designer nella definizione dell’idea iniziale (concept) di progetto, nello studio di dettagli, nella verifica spaziale, nella schematizzazione di processi”.

I quattro esperti, Massimo Iosa Ghini, architetto e fondatore dello studio Iosa Ghini Associati, Giacomo Tappainer, architetto e concept designer, Stefano Fariselli, architetto e senior designer Techpath e Silvia Sguotti, designer Studio Altramarca, racconteranno, disegnando, il proprio modo di intendere il disegno per la concezione degli oggetti, conversando con i curatori Giuseppe Mincolelli e Dario Scodeller e con altri docenti del corso di laurea. Mani e disegni degli ospiti saranno ripresi da una videocamera e proiettati su uno schermo per consentire agli studenti di disegnare e conversare con loro.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it