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Da UniFe

La scuola al tempo dei social network: a questo tema, tanto attuale quanto controverso, è dedicato il recente numero monografico della rivista dell’Università degli Studi di Ferrara “Annali online della Didattica e della Formazione Docente”, disponibile on on line (http://annali.unife.it/adfd).
Consapevoli che nei meandri della Rete i minori (così come gli adulti) possono perdere il controllo non solo dei loro dati personali, ma anche della loro dignità, le curatrici – Arianna Thiene (Dipartimento di Giurisprudenza) ed Elena Marescotti (Dipartimento di Studi Umanistici) – hanno promosso una ricerca interdisciplinare finalizzata ad indagare le più recenti iniziative adottate al fine di arginare i rischi provenienti da Internet per i diritti dei bambini e dei ragazzi.
Lo studio – pubblicato pressoché contestualmente all’entrata in vigore della Legge n. 71/2017 per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo – raccoglie, con ricchezza di prospettive provenienti da un dibattito che trascende i confini del nostro Paese, riflessioni giuridiche e pedagogiche volte ad aiutare i lettori (in primis insegnanti, educatori, dirigenti scolastici, genitori) ad orientarsi nell’intricato universo normativo relativo ai diritti e alle libertà dei minori.
Grazie ad un approccio scevro da pregiudizi, è emersa l’importanza del ruolo della Famiglia e della Scuola per un’educazione digitale che metta in luce le potenzialità della Rete come fonte di opportunità, di accesso al sapere, di comunicazione, di sviluppo delle competenze e delle relazioni sociali.
Questa discussione delle idee – resa possibile grazie al contributo puntuale e generoso di studiosi di tutta Italia e non solo – ha coinvolto competenze e saperi diversi, tutti necessari per fornire un quadro critico, ma allo stesso tempo propositivo. L’indagine è stata impreziosita da ricerche empiriche che hanno investito tutti i gradi del sistema scolastico e da recensioni di testi che sembrava doveroso segnalare per sollecitare una riflessione sulla privacy, come intuizione di fondo dell’esistenza.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it