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Presieduto dal Prefetto, dr. Michele Campanaro, si è riunito stamane, presso il Municipio di Comacchio (FE), il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per la pianificazione dei servizi di vigilanza e controllo del territorio sul litorale ferrarese in vista della stagione estiva.
Alla riunione erano presenti il Sindaco di Comacchio, dr. Marco Fabbri, il Sindaco di Fiscaglia, dr.ssa Sabina Mucchi, intervenuta in rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale insieme con il comandante della Polizia Provinciale, dr. Claudio Castagnoli; i vertici di Questura, Comando Provinciale dei Carabinieri, Comando Provinciale della Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Polizia Stradale e Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco; il Segretario Generale della Camera di Commercio di Ferrara, dr. Mauro Giannattasio, insieme con i rappresentanti provinciali di Ascom e Confesercenti.
“Dal tavolo odierno – ha osservato il Prefetto – è venuto fuori un modello di forte sinergia fra pubblico e privato, capace di mettere a punto e condividere strategie sempre più efficaci nella gestione del sistema sicurezza”.
Il Prefetto ha, quindi, illustrato le modalità d’impiego dei concorsi – per complessive 61 unità aggiuntive, tra Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza – autorizzati dal Ministero dell’Interno per le esigenze di rafforzamento del dispositivo ordinario, ai fini del potenziamento dei servizi di vigilanza estiva. Un forte impegno è stato, altresì, assicurato dalla Guardia Costiera che, nell’ambito della operazione “Mare Sicuro 2018”, garantirà, lungo i 40 km. del litorale del Circondario marittimo da Comacchio a Goro, uno specifico dispositivo di sicurezza funzionale ai bisogni dell’utenza.
Attenzione particolare alla prevenzione ed al contrasto all’abusivismo commerciale ed alla contraffazione, attraverso l’elaborazione di una progettualità specifica, messa a punto con la collaborazione dell’Amministrazione provinciale e del Comune di Comacchio ed il sostegno economico della Camera di Commercio di Ferrara e delle associazioni di categoria. “Il progetto ˊUn mare di legalitàˋ – ha evidenziato il Prefetto – sostenuto dalle Amministrazioni Locali e dagli operatori economici, con l’impiego di volontari di tre Associazioni guidati dai Comandi della Polizia Provinciale e della polizia Municipale di Comacchio, è più di una campagna di informazione e sensibilizzazione sul consumo consapevole e sicuro. E’ la dimostrazione che, anche in questo settore, la condivisione e l’impegno comune consentono di raggiungere risultati insperati”.
Il progetto “Un mare di legalità” impegnerà i volontari delle Associazioni G.E.V., Agriambiente e Lida tutti i sabati e tutte le domeniche della stagione estiva, lungo i lidi di Comacchio, ove la Polizia Municipale garantirà un potenziamento dei servizi di vigilanza, con l’integrazione di 38 unità (3 a tempo indeterminato e 35 a tempo determinato), l’acquisto di quad per il controllo sull’arenile e l’ampliamento dei turni di servizio, nelle fasce notturne.

Ferrara, 20 giugno 2018

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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