di Federica Mammina
“Sei troppo pessimista”. Questa è una delle frasi che mi sono sentita ripetere più spesso nella mia vita. E in effetti un fondamento di verità c’è perché sono una di quelle persone che di fronte alle sfide, alle situazioni nuove e agli obiettivi pensa che la percentuale maggiore di probabilità vada a braccetto con il fallimento. Insomma, riconosco in me una certa tendenza al pessimismo leopardiano. Non per niente è il mio poeta preferito.
Bisogna riconoscere prima di tutto che il pessimismo e l’ottimismo sono atteggiamenti innati, attitudini che fanno parte del corredo di cui siamo dotati alla nascita, che dobbiamo imparare a gestire prima che gestiscano noi. Ciò che mi ha sempre colpito però è la condanna senza riserve che accompagna l’individuare un atteggiamento pessimista in qualcuno e di contro la bonaria indulgenza nel riconoscere un atteggiamento ottimista. Ma abbandonare l’abituale schema che ci porta ad attribuire necessariamente una valenza negativa al pessimismo e positiva all’ottimismo solo sulla base del segno positivo o negativo che precede i pensieri, potrebbe farci accettare anche l’ipotesi che un sano pessimismo produca realismo e che uno squilibrato ottimismo generi immobilismo.
“Il pessimismo è pericoloso solo se induce alla resa; ma altrimenti il male lo fa l’ottimismo e il tranquillismo che inducono a non far niente”
Giovanni Sartori
Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…
Ferrara film corto festival
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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.
Redazione di Periscopio
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it