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Da ufficio stampa

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro con l’autrice mercoledì 8 marzo alle 17

Marzia Schenetti presenta la sua trilogia contro la violenza sulle donne

07-03-2017

In occasione della Giornata della Donna, mercoledì 8 marzo alle 17 la biblioteca Ariostea ospiterà, in sala Agnelli, l’autrice Marzia Schenetti che presenterà la sua trilogia contro la violenza sulle donne: “Il Gentiluomo. Una storia di stalking” (Edizioni Il Ciliegio 2011 – Premio qualità), “Evil. L’uomo del male” (Edizioni Il Ciliegio 2013), “Le Gentildonne. Dopo lo stalking” (2015).

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Dallo stalking alla vittimizzazione secondaria
“Ho vissuto sulla mia pelle il fatto di essere vittima di molestie, nel mio caso stalking…”
La storia di Marzia raccontata attraverso tre libri è un inquietante esempio del difficile percorso di uscita dalla violenza. Un trittico fondamentale per capire le sfaccettature della violenza sulle donne da quelle più evidenti a quelle più nascoste e sotterranee che chiamano la collettività a una presa di coscienza.

8 marzo, Giornata Internazionale della Donna: uno sguardo al portafoglio e un altro alla grammatica italiana

di Annalisa Felletti *

07-03-2017

Celebriamola così la Giornata Internazionale della Donna, quest’anno. Quella che potrebbe sembrare un’astrusa provocazione, è nient’altro che un incoraggiamento a fare un paio di riflessioni.
La prima è una questione di numeri. A conti fatti, le donne guadagnano il 17 per cento in meno degli uomini, non in uno sperduto angolo del mondo, bensì nella nostra civilissima Europa. Lo ricorda la Confederazione europea dei sindacati, che ha deciso di dedicare le iniziative dell’8 marzo, con il sostegno di Cgil, Cisl e Uil, al tema della disparità salariale tra generi.
A livello internazionale il fenomeno si definisce “gender pay gap”, è calcolato sul salario medio lordo orario, e si conferma come un tema decisivo nella lotta contro le discriminazioni. La motivazione è facilmente intuibile; esso trascina con sé una mole di altre questioni sociali che ci toccano da vicino: dall’istruzione all’occupazione, dal welfare alle pensioni, dalla realizzazione in ambito affettivo/familiare, alla gratificazione di carriere professionali.
Sostanzialmente, le ragazze sono più brave negli studi (lo dicono le statistiche), ma spesso svolgono ruoli professionali meno remunerativi, quindi saranno pensionate più povere. In Italia, ad esempio, l’assegno pensionistico delle donne è più leggero del 30 per cento rispetto agli uomini. Anche questo è un dato certo.
Se la prima è una questione di numeri, la seconda è una questione di parole.
E’ più facile che un “petaloso” entri nel linguaggio comune prima che nei nostri dizionari, piuttosto che sia riconosciuta la cittadinanza di declinazioni femminili che conferiscono la dovuta e corretta visibilità alle donne nella lingua italiana e nella comunicazione attraverso i media. Non occorrono forzature, è sufficiente utilizzare forme femminili o comunque alternative previste dalla nostra grammatica.
Sono trascorsi già 30 anni dalla pubblicazione di uno scritto della linguista Alma Sabatini dal titolo “Il sessismo nella lingua italiana” (Presidenza del Consiglio dei ministri, 1987) eppure, quando si tratta di utilizzare il “femminile”, nella lingua parlata, nello scritto, sui media, si incontrano insospettabili e anacronistiche resistenze. Fino al paradosso, o al vero e proprio “orrore grammaticale”, per cui la tal donna è un grande architetto, ad esempio, o il ministro è incinta. Ministra, Avvocata, Magistrata, Assessora, Sindaca, Chirurga, Medica, e così via, sono professioni, posizioni professionali che esistono nella realtà, tanto più nella grammatica.
Non è dunque una mania o una stravaganza promuovere e sostenere l’uso non sessista della lingua italiana.
L’obiettivo è la parità, non solo dei diritti tra donna e uomo, così come sancita dalla Costituzione e dalle altre leggi dello Stato, ma anche di valori tra i generi, mettendo in luce quegli aspetti lasciati in ombra da un’ideologia che vuole la donna in una posizione di inferiorità.
Se “ciò che non si dice, non esiste”, le donne sono destinate a rimanere le più povere, le più sfruttate, le più disoccupate, e via così. Portafoglio e grammatica, numeri e parole, due facce della stessa medaglia! Non a caso, nella giornata internazionale dedicata alla donna ci sarà una mobilitazione mondiale promossa dalla rete “Non una di meno”, con assemblee, manifestazioni, presidi, flash mob, per i diritti delle donne e di tutte le persone discriminate per genere.
Quanto sia importante il ruolo della comunicazione e dei media è evidente. Allora, questo 8 marzo, facciamoci un augurio e un regalo: da oggi in poi scegliamo con cura le parole da dire e da scrivere, diamo il giusto peso alle parole e raccogliamo finalmente l’invito di Alma Sabatini di 30 anni fa. Non arrendiamoci all’uso sessista delle parole. Buon 8 Marzo!

 

*Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 9 marzo alle 16,30 nella residenza municipale di Ferrara

Presentazione del manoscritto di Giorgio Bassani ‘Gli occhiali d’oro’ donato al Comune di Ferrara

07-03-2017

Giovedì 9 marzo alle 16,30, nella sala di Giunta della residenza municipale di Ferrara (p.zza Municipio 2), sarà presentato alla stampa il manoscritto del romanzo di Giorgio Bassani ‘Gli occhiali d’oro’, donato al Comune di Ferrara da Portia Prebys.
All’incontro con i giornalisti saranno presenti, oltre alla stessa Portia Prebys, il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, il dirigente del Settore comunale Attività culturali Giovanni Lenzerini e il dirigente del Servizio comunale Musei d’Arte antica e Storico scientifici Angelo Andreotti.

Nel corso dell’incontro il manoscritto potrà essere visionato da giornalisti, fotografi e video operatori.

CITTADINANZE ITALIANE – Mercoledì 8 marzo alle 9 nella sala degli Arazzi

In Municipio le cerimonie di giuramento di otto nuovi cittadini

07-03-2017

L’assessore comunale al Decentramento Simone Merli, affiancato da un rappresentante della Prefettura e dall’Ufficiale di Stato civile del Comune di Ferrara, conferirà ufficialmente mercoledì 8 marzo alle 9 nella sala degli Arazzi della residenza municipale otto cittadinanze italiane. Nel corso di una breve cerimonia, che culminerà nel giuramento, i nuovi cittadini riceveranno una copia della Costituzione italiana accompagnata da una lettera di benvenuto del sindaco.

Si tratta di T. E. A. nata a Starachowice (Polonia) il 26/11/1980 e B. A. nata a Douar Aslim El Foukani Tamnougalte Mezguita (Marocco) il 01/01/1953 che acquistano la cittadinanza italiana per matrimonio; e di A. M. nata a Durazzo (Albania) il 17/06/1951, O.J. A. nato Beit El Faqs (Libano) il 04/09/1981, B. M. nata a Bascalia – Lapusna (Moldavia) il 29/12/1953, S. L. nato a Tirana (Albania) il 09/03/1958, B. F. nato a Kenitra (Marocco) il 19/01/1959, J. R. M. nato a Cugir (Romania) il 24/08/1976 che acquistano la cittadinanza italiana per residenza.

MUSEI CIVICI E CONSERVATORIO – Dal 7 marzo al 16 maggio concerti gratuiti in via Cisterna del Follo

A Palazzo Bonacossi undici appuntamenti per scoprire il talento musicale degli allievi del Conservatorio

07-03-2017

(Comunicato a cura del Conservatorio Frescobaldi)

Maestri e allievi pronti a condividere il palco insieme, confrontandosi con alcuni ospiti di prestigio internazionale. Un vasto repertorio racchiuso in undici appuntamenti, pensati per rendere accessibile a tutti la musica da camera, toccando vari stili e periodi storici. Da martedì 7 marzo alle 18, ritorna la rassegna “I concerti di Palazzo Bonacossi”, la serie di pomeriggi musicali a cadenza settimanale promossa dal Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica di Ferrara.

Nel Salone d’Onore di via Cisterna del Follo, fino al prossimo 16 maggio, Palazzo Bonacossi torna ad essere sede di conoscenza e valorizzazione musicale, ospitando la quinta edizione della rassegna ideata nel 2013 e curata da Luigi Di Ilio, docente del Conservatorio “Frescobaldi”. «Il progetto – spiega Luigi Di Ilio – è nato dal forte desiderio di dare vita a un’attività che desse lustro ai docenti del nostro Conservatorio, e con loro agli allievi, rendendo noto il loro talento alla cittadinanza pur non avendo a disposizione l’Auditorium. Da qui è nata la collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica». Negli anni, infatti, la manifestazione ha coinvolto sia docenti che allievi, che hanno avuto la possibilità di confrontarsi in tale occasione con musicisti provenienti da altre scuole e istituzioni. I concerti di Palazzo Bonacossi si rivolgono alla cittadinanza, sia per appassionati ed esperti di musica che per curiosi ascoltatori.  A ogni concerto si può accedere gratuitamente.

Quest’anno saranno rappresentate le diverse aree d’insegnamento dell’Istituto ferrarese di alta formazione musicale. La Musica Antica e i docenti che la insegnano saranno protagonisti in due appuntamenti, il primo il 31 marzo con un ospiti d’eccezione per il concerto integrale per fagotto di Vivaldi. Insieme a Marco Lugaresi, docente di fagotto del “Frescobaldi”, suoneranno infatti gli allievi del fagottista Robin O’Neill, docente alla prestigiosa “Royal Academy of Music” di Londra, e l’Ensemble Archi del Conservatorio “Maderna” di Cesena. Questo evento sancisce ancor più una collaborazione presente tra il nostro Conservatorio e la più antica scuola di musica del Regno Unito. Il secondo appuntamento con la Musica Antica sarà invece l’11 aprile, con il “Primrose Consort” impegnato nell’esecuzione di musiche inglesi del primo Seicento. Anche questo concerto vede la partecipazione di numerosi ospiti, specialisti in tale repertorio, oltre ai docenti Gianni Lazzari e Marina Scaioli.

Spazio anche al repertorio classico, tra Sette, Otto e Novecento. Il primo concerto in cartellone a Palazzo Bonacossi, quello di domani 7 marzo, sarà con il Trio “arTre”. La formazione, composta dal trio classico per eccellenza (violino, violoncello e pianoforte), eseguirà un raro brano di Raffaello Lazzari, musicista di Secondo Ottocento ancora poco conosciuto, e il primo Trio di Mendelssohn, autore per eccellenza del Romanticismo tedesco, mentre il 14 marzo il concerto sarà dedicato a Chopin, Wieniawski e Brahms, con la partecipazione del mezzosoprano Agata Bienkowska, docente del Conservatorio, polacca, che farà sentire  i lieder di Chopin nella lingua originale.

Ci saranno concerti incentrati su un unico autore, come l’appuntamento monografico del 28 marzo con l’integrale di Ravel per violino e pianoforte, a cura dei docenti del “Frescobaldi” Alessandro Perpich al violino e Andrea Ambrosini al pianoforte, e quello del 16 maggio (evento che conclude la rassegna) con le Sonate di Mozart per violino e pianoforte con Alessandro Perpich e Luigi Di Ilio. Pur essendo concerti assai diversificati, il filo rosso che collega tra loro la maggior parte degli eventi di questa edizione della rassegna è proprio l’attenzione al repertorio francese tra Otto e Novecento. Come il 21 marzo con l’ensemble di ottoni (tromba, corno e trombone) e pianoforte, che proporranno Satie e Poulenc (ma anche Kosma, compositore ungherese naturalizzato francese) e il 9 Maggio con Debussy e Ravel, con un organico del tutto particolare. Si tratterà infatti di un’insolita formazione: ben sette elementi con arpa, flauto, clarinetto e quartetto d’archi.

Il 4 Aprile Marco Gerboni, docente di sax al Conservatorio di Ferrara, porta a Palazzo Bonacossi il “Frescobaldi Saxophone Ensemble”, formato dagli allievi della sua classe, che proporrà musiche, originali e in trascrizione, di Rossini, Geiss, Bach e Hindemith. Il 18 Aprile è invece il momento di un ensemble di fiati che con il pianoforte proporrà composizioni di Magnard e Tischhauser. Infine, a conclusione della rassegna, il 2 Maggio sarà proprio Luigi Di Ilio a regalare alla cittadinanza brani di Schumann e Liszt per pianoforte solo.

«Quello tra Conservatorio e Musei Civici di Arte Antica è un rapporto di collaborazione fondamentale – spiega Fernando Scafati, direttore del Conservatorio Frescobaldi -. Negli anni, in attesa di poter riavere funzionante l’Auditorium per i concerti, il Palazzo Bonacossi è diventato per noi una risorsa importante per poter far conoscere le nostre proposte concertistiche». A stringere ancor più il legame tra le due istituzioni è la presenza del pianoforte del Conservatorio, che è stato ormai “adottato” nel palazzo di via Cisterna del Follo. «Al contempo – conclude Scafati -, con questa rassegna si porta la musica a Museo Riminaldi, contribuendo a farlo conoscere e a valorizzarlo».

In allegato il programma completo dei Concerti a Palazzo Bonacossi 2017

SALA NEMESIO ORSATTI – Giovedì 9 marzo 2017 alle 21 a Pontelagoscuro (via Risorgimento 4)

Eccesso di peso nell’età evolutiva: un incontro di informazione e formazione

07-03-2017

Un incontro formativo e informativo aperto a tutti sulle problematiche dell’eccesso di peso nell’età evolutiva quello in programma per giovedì 9 marzo 2017 alle 21 nella sala Nemesio Orsatti di Pontelagoscuro (via Risorgimento 4, a Ferrara) a cura della Pro loco di Pontelagoscuro con il patrocinio del Comune di Ferrara.
Durante la serata sarà presentato il libro “Perle e Delfini” dall’autrice Rita Tanas, pediatra che si propone di contrastare i problemi di squilibri alimentari offrendo soluzioni semplici e possibili per i professionisti, gli educatori e le famiglie.
L’ingresso è libero. Su richiesta potrà essere rilasciato anche un attestato di partecipazione.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Una pediatra racconta la sua “cura” per bambini e ragazzi con problemi di peso, che per questo non cessano di essere belli e simpatici come Perle e Delfini, costruita con pazienza, come un intrigante puzzle.
Dopo anni di una coinvolgente esperienza ambulatoriale Rita Tanas affronta il problema con il bambino/ragazzo e la sua famiglia, partendo dall’esplorazione dei motivi che li ha portati all’incontro, e attraverso l’ascolto della loro storia arriva a creare, aumentare e poi sostenere una motivazione forte; far rinascere l’auto-efficacia a un percorso di cura, anche nelle famiglie più demoralizzate. E’ l’ora dei cambiamenti!
Il libro propone ai professionisti interessati gli ingredienti di una metodica di cura lungamente sperimentata, in modo semplice, affinché possano realizzarla con successo da soli o in collaborazione con altri professionisti/educatori. Non solo le solite informazioni e istruzioni per una migliore alimentazione e attività motoria nella vita quotidiana, cose che tutti sanno, ma che non sanno come realizzare senza perdere la voglia di… essere se stessi; l’autrice si è fatta un po’ prendere la mano, così capita spesso che le sue informazioni si trasformino in suggerimenti appassionati e le sue riflessioni debordino nella psicologia.
“Perle e Delfini” rappresenta la tensione e il desiderio di curare insieme e senza “prescrizioni” una malattia difficile da accettare come malattia, troppo stigmatizzata, lasciando la possibilità ai curati di prendersi cura della propria immagine interiore, non solo quella corporea, di sentirsi sani e in forma e i veri artefici della propria vita e salute. La cura si libra e volteggia fra le trappole del consumismo, del cibo industriale e del desiderio di magrezza.
Rita Tanas si schiera in difesa del rispetto profondo della persona e del bambino, del suo diritto di vivere la sua vita in libertà e salute; della sua richiesta di aiuto per avvicinarsi a un percorso non facile, lungo, pieno di ostacoli, e tanto più difficile quanto più si tarda a cominciarlo. Non più controlli e divieti, ma una sequenza strutturata di incontri e azioni per l’empowerment delle famiglie, che miscela sapientemente sicurezza, tempistica, rispetto della sostenibilità e consapevolezza critica.
Come conciliare infatti libertà e salute? felicità e restrizione? tutti sentono che la restrizione è foriera di sofferenza e non può quindi portare alla salute. “Perle e Delfini” affronta questo dilemma e offre soluzioni semplici e possibili per i professionisti, gli educatori e le famiglie che abbiano il coraggio di mettersi in gioco ed accettare la sfida della “malattia” più impegnativa del secolo.
Rita Tanas condivide coi partecipanti questo suo sogno per recuperare il sorriso di tanti bambini e ragazzi belli e simpatici come Perle e Delfini.
Rita Tanas è pediatra endocrinologa esperta di obesità e disturbi del comportamento alimentare. Ha lavorato presso la Pediatria Ospedaliera di Ferrara, pubblicato articoli su riviste italiane ed estere e collaborato all’edizione dei libri “Obesità in età pediatrica e adolescenziale” (2005) e “Sovrappeso e obesità nel bambino da 0 a 6 anni” (2010). Cura la formazione di professionisti sanitari all’Educazione terapeutica familiare per il trattamento dell’obesità, con corsi residenziali e a distanza in Italia e Spagna.

ASSESSORATO SERVIZI ALLA PERSONA – Accanto al capofila Centro Donna Giustizia i Comuni di Ferrara, Cento, Codigoro e Comacchio

“Verso l’autonomia: percorsi di uscita dalla violenza”, un progetto per sostenere le donne e i loro figli vittime di violenza

07-03-2017

Ammonta a 277.780 euro il costo del progetto “Verso l’autonomia: percorsi di uscita dalla violenza”, recentemente attivato nel nostro territorio e destinato al potenziamento delle forme di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso il rafforzamento dei servizi territoriali, del Centro Antiviolenza e dei servizi di assistenza e di accoglienza già esistenti. Il progetto, con capofila l’associazione di promozione sociale Centro Donna Giustizia di Ferrara, vede il contributo di 250 mila euro concessi dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e un cofinanziamento a carico dei Comuni di Ferrara (euro 13.911), Cento Comacchio e Codigoro.

L’iniziativa è stata illustrata in mattinata (martedì 7 marzo) nella residenza municipale dall’assessora ai Servizi alla persona/Politiche familiari di Ferrara Chiara Sapigni, dalla presidente di Centro Donna Giustizia Paola Castagnotto e dalla coordinatrice del progetto Monica Borghi. Erano inoltre presenti le assessore alle Pari opportunità dei Comuni di Cento e di Comacchio Mariacristina Barbieri e Alice Carli e la sindaca e l’assessore alle Pari Opportunità di Codigoro Alice Zanardi Samuele Bonazza.

“Questo – ha affermato in apertura l’assessora di Ferrara Chiara Sapigni – è un ulteriore tassello dell’impegno messo a regime in questi anni nel contrasto della violenza di genere e il risultato di una collaborazione forte del nostro territorio. Da tempo infatti gli Enti locali affiancati al Centro Donna Giustizia e al suo progetto ‘Uscire dalla violenza’ collaborano alla realizzazione dei Centri antiviolenza e alle Case rifugio. Questo primo nucleo storico oggi si allarga ulteriormente: saranno così ampliate le azioni già avviate con un potenziamento dell’offerta di aiuto e una garanzia di continuità degli sportelli d’ascolto delle donne vittime di violenza di Ferrara, Cento, Comacchio e Codigoro”.

 

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

IL PROGETTO – VERSO L’AUTONOMIA: PERCORSI DI USCITA DALLA VIOLENZA.

€ 250.000 concesso dal DIPARTIMENTO PARI OPPORTUNITA’

€ 27.780 a carico di:
partner COMUNE DI FERRARA € 13.911,00
partner COMUNE DI CENTO € 6.113,00
partner COMUNE DI COMACCHIO € 5.171,00
partner COMUNE DI CODIGORO € 2.585,00

€277.780 COSTO COMPLESSIVO PROGETTO

DURATA 24 MESI

Azioni previste nel progetto/servizio
(Il progetto dovrà ricomprendere almeno quegli interventi individuati come requisiti minimi dall’art. 5 dell’Avviso)
– potenziare le forme di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli anche attraverso il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, del Centro Antiviolenza e dei servizi di assistenza, prevenzione e contrasto della violenza contro le donne che a diverso titolo entrano in relazione con le vittime;
– promuovere l’orientamento lavorativo rivolto alle donne ospiti dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio;
– potenziare case di semi-autonomia anche attraverso il consolidamento di contratti di locazione con privati già – sperimentati in questo biennio, per donne con figli minori vittime di violenza che abbiano già̀ completato un percorso presso le case di accoglienza;
– individuare adeguate misure di supporto volte a garantire i servizi educativi e di sostegno scolastico per i minori vittime di violenza assistita;
– individuare adeguati interventi per il recupero e l’accompagnamento dei soggetti responsabili di atti di violenza nelle relazioni affettive, anche al fine di limitare i casi di recidiva (prosecuzione e dettagli nell’allegato a fondo pagina)

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Centro Donna Giustizia – “Uscire dalla violenza”: a chi si rivolge e come opera

Il fenomeno della violenza di genere è in aumento. Per questo sono nati i Centri Antiviolenza rivolti alle donne e pensati e costruiti da donne. A Ferrara c’è il Centro Donna Giustizia che ha attivo al suo interno il “Progetto uscire dalla violenza”

A chi si rivolge?

A tutte le donne che hanno subito violenza: fisica, psicologica, sessuale, economica, stalking.

Come opera?

Attraverso una équipe multi professionale, coordinata da una psicologa – psicoterapeuta, referente del Progetto.

Se hai bisogno di aiuto o di informazioni, troverai ad accoglierti operatrici costantemente formate sulla violenza di genere e in rete con le metodologie accreditate anche dagli altri centri dell’Emilia Romagna e dai centri antiviolenza aderenti alla Rete Nazionale D.i.Re. (Donne in rete contro la violenza).

È possibile ricevere un’informazione legale gratuita.

È prevista consulenza e sostegno psicologico, individuale e/o di gruppo, per le donne che ne fanno richiesta.

Se sei disoccupata o hai perso il lavoro a causa della violenza, è attivo uno sportello di orientamento al lavoro con operatrici formate e tutor di affiancamento.

Nel 2016 il Progetto “Uscire dalla violenza” ha accolto e seguito 256 donne, provenienti dal capoluogo e dal territorio in provincia di Ferrara.

In quanto donna hai la possibilità di usufruire di operatrici durante tutta la settimana con colloqui appositi ed individuali nella ASSOLUTA PRIVACY E RISERVATEZZA anche durante il fine settimana.

Se non puoi più tornare nella tua abitazione, perché hai paura e temi per la tua incolumità ti sarà data Ospitalità in emergenza e un posto al sicuro dove rifugiarti nell’immediato.
È possibile concordare un’ospitalità programmata, per la messa al sicuro delle donne e dei/lle loro figli/e e sviluppare una fase progettuale tra l’operatrice e la donna che ha subito violenza con o senza figli.

Il Progetto Uscire dalla violenza è in rete con:
Questura – Prefettura di Ferrara – Carabinieri – AUSL – ASP e Servizi socio-sanitari –
altre associazioni del privato sociale.

Scegli te stessa. Non restare sola, dalla violenza si può uscire assieme.

DOVE
Progetto Uscire dalla violenza – donnagiustizia.fe@libero.it
– a Ferrara Tel. 0532-247440-410335
tutti i giorni dal lunedì al venerdì 8 – 16, sabato 9 – 15 e domenica 9 – 13, c/o Centro Donna Giustizia;
– a Cento, Punto Antiviolenza Decentrato, chiama il 3396841906, il lunedì e mercoledì 14 – 18, c/o Sportelli Sociali Polifunzionali;
– a Comacchio e Codigoro, Sportello Iris, chiama il 3459689898, a Comacchio il martedì 9 – 12 e il mercoledì 15 – 18, c/o Centro Laguna a Codigoro il venerdì 15 – 18, c/o Casa della Salute.
1522 numero verde nazionale h. 24

PREMESSA
Il Centro antiviolenza di Ferrara, Centro Donna Giustizia, costituitosi associazione nel 1992, è il riferimento sul territorio per le donne e per i servizi che si occupano di problematiche attinenti violenze e discriminazioni. Da più di vent’anni sono state molte le azioni e le iniziative di prevenzione e di contrasto alla violenza, che a visto il coinvolgimento di diversi soggetti istituzionali. Una parte di questi ha permesso di costituire e giungere all’adesione del Protocollo di contrasto della violenza contro le donne coordinato dal 2010 dalla Prefettura di Ferrara, di cui è soggetto partner anche il Comune di Ferrara e il CDG.
Le diverse collaborazioni e i progetti sviluppati grazie anche ai bandi vinti, ha permesso un maggior intervento dell’Associazione, che ha potuto ampliare e consolidare i servizi offerti, tra cui il numero di posti letto, da 8 a 16, l’apertura 7 giorni su 7, la presenza continua e costante del personale formato sulla tematica, l’apertura di sportelli dislocati sul territorio, il potenziamento della rete locale e provinciale per il contrasto alla violenza attraverso azioni, raccordi, formazioni e progettazioni a sostegno di questo obiettivo. Gli interventi sistematici e coordinati sul territorio sono stati realizzati proprio grazie a diversi bandi statali e regionali a cui il CDG – Uscire dalla violenza – ha partecipato e vinto, in forma singola e/o con gli enti locali, l’AUSL, l’Ospedale e altre associazioni e che hanno contribuito all’aumento dei servizi offerti di cui sopra.
L’ACCOGLIENZA E L’OSPITALITÀ
Nell’anno 2016 i dati raccolti dal progetto Uscire dalla violenza evidenziano un incremento di donne accolte rispetto gli anni precedenti: sono 256 le donne accolte, 20 donne in più rispetto il 2015, che erano state 236. Di queste 247 hanno subito violenza e 188 sono mamme con 242 figli/e, di cui 180 ASSISTONO O SUBISCONO violenza.
In particolare nel 2016, rispetto gli anni precedenti sono aumentate le donne italiane, da 141 a 163, mentre quasi costanti, anzi in calo, le donne straniere da 94 nel 2015 a 92 nel 2016.
E’ prevalente la fascia d’età 40-49, quindi donne adulte e in piena fase lavorativa. Il dato over 60, o con più di 70 anni è preoccupante, perché potrebbe sottolineare sia situazioni di violenza di lunga data, che a causa dell’invecchiamento rendono le donne ancora più vulnerabili, sia condizioni di donne che dal marito passano a subire violenza dai/lle figli/e.
Dove risiedono le donne accolte?

– Distretto Nord: 120 Ferrara, 9 Copparo, 3 Tresigallo, 2 Ro Ferrarese, 1 Masi Torello, 1 Iolanda di Savoia, 1 Berra (Tot. 137).

– Distretto Sud-Est 15 Comacchio, 8 Fiscaglia, 7 Argenta, 4 Ostellato, 3 Lagosanto, 3 Codigoro, 2 Mesola, 1 Goro (Tot. 43).

– Distretto Ovest: 37 Cento, 11 Poggiorenatico, 5 Bondeno, 4 Sant’Agostino, 3 Vigarano, 2 Mirabello (Tot. 62).

– Residenza totale donne accolte (256): Capoluogo di Provincia- Ferrara 120, Altri Comuni della Provincia 122, Altri Capoluoghi R. E-R 3, Altre Regioni d’Italia 6, Non so 3, Altro (estero) 2.

Aumentano decisamente nei tre distretti, in particolare a Ferrara, Comacchio e Cento, dove gli sportelli diventano una realtà integrata e funzionale per il territorio.

LE FORME DI VIOLENZA E L’AUTONOMIA DELLE DONNE
Ogni donna può subire più forme di violenza. Praticamente quasi tutte soffrono di violenza psicologica, a cui segue quella fisica e quella economica. Il quadro verte su un aggravamento, rispetto l’anno precedente, dei soprusi psicologici e dei ricatti di tipo economico, che costringono le donne a rimanere a fianco del maltrattante, barattando la propria libertà e la propria salute psicofisica, incluso quello di eventuali figli/e, con un’illusoria sicurezza economica.
Il 34% (86) sono donne che non hanno un lavoro (“Disoccupate” più “Altro”) e 42 di loro dichiara di essere disoccupata a causa delle violenze e più della metà non è autonoma economicamente.
LA FUGA
Quando sono costrette ad allontanarsi dalla propria abitazione a causa della violenza sono ospitate in un primo momento – 4 o 5 giorni – in B&B: 32 donne e 29 minori, mentre entrano, per un periodo di tempo più lungo, nella casa rifugio: 25 donne e 26 minori, per 1374 giorni di ospitalità per le donne e 1243 per i minori.
L’AUTORE DELLE VIOLENZE
L’autore delle violenze è, nell’78% dei casi, la persona con cui la donna ha o ha avuto una relazione d’amore, in cui l’ex raggiunge il 17%. Questo dato indica la pericolosità delle conseguenze della violenza quando la donna decide di separarsi e quindi arriva al Centro Donna Giustizia quando ha già interrotto la relazione, ma le violenze non cessano.
Nel 14% dei casi la violenza è perpetrata all’interno della famiglia da parenti (padre, fratelli, etc.) e in questa percentuale ricadono le violenze dei figli sulle madri, che da un marito violento passano ai figli che agiscono altrettanto e anche le situazioni che provengono da altre culture e che continuano a portare avanti la cessione delle figlie attraverso i “matrimoni forzati”, ben più violenti di quelli “combinati”.
La maggior parte dei maltrattanti ha un’età over 50 e sono italiani, molto di più delle donne che si rivolgono al CDG: 179 uomini italiani su 163 donne italiane, segno sempre più evidente che la violenza non è “affare” di altre culture.

IL CONTRASTO ALLE VIOLENZE SULLE DONNE A FERRARA E PROVINCIA
AUMENTANO LE DONNE CHE CHIEDONO AIUTO
I dati sono evidenti all’interno di un confronto degli ultimi 5 anni del Progetto Uscire Dalla Violenza: da 195 nel 2012 alle 256 donne accolte del 2016.
L’ospitalità è aumentata (da n. 22 – 12 donne e 10 figli/e, nel 2012 – a n. 51 – 25 donne e 26 figli/e, del 2016) e sono aumentati i giorni di permanenza, segno di un percorso più stabile e concordato, grazie ad una presa in carico consolidata, da parte di un’équipe formata sul fenomeno della violenza.
Molte sono le richieste di aiuto arrivate nel corso dell’anno 2016, le donne, in particolare, chiedono informazioni, consigli e cercano un luogo dove possano essere ascoltate senza essere giudicate.
7 GIORNI SU 7
La possibilità di garantire una maggiore presenza oraria di operatrici in accoglienza sia durante la settimana, sia nel w-e, garantisce sicuramente un maggiore aiuto alle donne.
I w-e di apertura sono 50 all’anno e anche nel corso del 2016 sono aumentate le richieste e le attività. Molte sono le donne che chiamano proprio in quei giorni e/o che lasciano un messaggio telefonico in segreteria per essere poi richiamate. A volte sono donne nuove, che ancora non sono passate dal Centro antiviolenza e quello che riportano è che nel w-e hanno più paure, i dubbi assalgono e chiedono confronto, informazione, sfogo perché si sentono sole e non sanno a chi rivolgersi. In questo senso sono stati 8 gli inserimenti in alloggio di emergenza durante i week-end, questo significa che le donne sono scappate dalla situazione di violenza e quel giorno stesso sono state ricoverate in B&B di nostra fiducia.

COSA FARE: GLI INTERVENTI
Diversi sono gli interventi dopo il 1° colloquio, per questo motivo le operatrici lavorano con la donna per il suo sostegno e rafforzamento e continuamente con la rete circostante per la sua attuazione. Svariati sono le operazioni di raccordo, progettazione, coordinamento con i soggetti esterni coinvolti, che se condiviso e non imposto, favorisce la buona riuscita della relazione di aiuto e l’uscita da situazioni di violenza e dal danno psicofisico sia per le donne sia per i/le figli/e.
L’attività dell’ACCOGLIENZA rimane uno dei cardini del Centro Antiviolenza, è l’operatrice formata adeguatamente all’ascolto e al supporto delle donne vittime di violenza, che le accoglie e che, per prima, si rapporta al racconto o alla narrazione delle varie tipologie di abusi – anche quello psicologico ed economico, oltre che fisico e sessuale – ai quali le donne sono ancora sottoposte.
Negli ultimi due anni all’interno dell’équipe del progetto si affiancano giovani volontarie del Servizio Civile che spesso, nell’affiancare le operatrici, instaurano relazioni significative con le donne accolte effettuando accompagnamenti e attività di rinforzo e di sostegno al percorso di uscita dalla violenza.
RISULTATI SPORTELLO DI ORIENTAMENTO AL LAVORO
Una piccola nota a parte per questa attività, al momento coordinato dalla Scuola Arti e Mestieri Angelo Pescarini di Bagnacavallo (RA) e finanziato dalla Regione Emilia Romagna e dal Fondo Sociale Europeo. Le azioni sono gestite dai centri appartenenti al Coordinamento dei Centri antiviolenza dell’Emilia Romagna e ha previsto una serie di azioni fino a dicembre 2016.
Nel 2016 sono 130 le donne che soffrono di violenza economica, sul totale delle donne accolte solo il 50% è autonoma economicamente, ma circa il 60% dichiara di non avere un reddito individuale sufficiente. Nell’anno 2016 sono state 35 le donne inserite nello sportello di queste 27 non vivono più con il maltrattante, dato importante a sostegno che l’autonomia economica delle donne è fondamentale per l’interruzione delle violenze.
COME CONOSCONO IL CENTRO
Molte sono le donne che arrivano tramite pubblicità diretta, o internet o il 1522. Questo significa che la violenza, che crea negazione, isolamento e un “silenzio assordante”, può essere contrastata attraverso la diffusione di una cultura in grado di riconoscere i segnali della violenza e di svelarne gli stereotipi. Questa cultura ha reso possibile, per molte donne, di chiedere aiuto agli sportelli presenti sul territorio: posti in cui si sono registrate le maggiori affluenze, quindi a Ferrara, Cento e Comacchio.
Le donne cercano quindi di capire, di trovare soluzioni: chiedono consigli, aiuti legali e psicologici.
Nonostante questo e l’ormai affermata capacità professionale dell’équipe si assiste ad una instabilità sempre più disarmante rispetto la distribuzione delle risorse, che lascia impotenti e schiacciate da una macchina burocratica appartenente ad altri livelli.

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3.a COMMISSIONE CONSILIARE – Convocata per mercoledì 8 marzo alle 15 in sala Zanotti

Esame della delibera “Approvazione del piano regolatore dell’illuminazione comunale”

07-03-2017

La 3.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Fiorentini – si riunirà mercoledì 8 marzo alle 15 nella sala Zanotti della residenza municipale per l’esame della delibera di “Approvazione del Piano regolatore dell’Illuminazione comunale”. A relazionare sarà l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi.

Dall’8 marzo 2017 ogni secondo mercoledì del mese nella sede di Wunderkammer (via Darsena 57)

Sportello di consulenza e supporto per lavoratori freelance e con partita Iva

07-03-2017

Uno sportello di consulenza e supporto per lavoratori freelance e con partita Iva sarà attivo dall’8 marzo 2017 ogni secondo mercoledì del mese (ore 10-12) nella sede di Wunderkammer, a Palazzo Savonuzzi (via Darsena 57 a Ferrara). Lo sportello sarà gestito dall’associazione Acta in collaborazione con il consorzio Wunderkammer. Il punto di consulenza si trova nello spazio di BanCo, l’area riservata al co-working, dove diverse scrivanie e spazi sono a disposizione di persone che svolgono lavori diversi sia d’ufficio che di attività artigiana. Il primo appuntamento è gratuito (anche i successivi, se ci si iscrive all’associazione Acta).
All’incontro di presentazione di lunedì sono intervenuti l’assessora comunale al Lavoro di Ferrara Caterina Ferri, l’assessore comunale per la Smart City e al Commercio di Ferrara Roberto Serra, il vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto, la referente regionale Acta Irene Bortolotti, la presidente del Consorzio Wunderkammer di Ferrara Maria Giovanna Govoni.

IL COMUNICATO a cura degli organizzatori
Milano, Roma, Verona, Bologna, Parma, Cagliari e ora anche a Ferrara. Merito della collaborazione tra Acta e Consorzio Wunderkammer, che lunedì 6 marzo hanno presentato a Palazzo Savonuzzi il nuovo sportello Acta di consulenza e supporto ai lavoratori freelance e a partita Iva. L’ufficio avrà sede a BanCO, il coworking presente già dal 2014 a Wunderkammer di Ferrara, e sarà attivo ogni secondo mercoledì del mese (quindi nel caso di marzo, già mercoledì 8) dalle 10 alle 12.

Cos’è nello specifico Acta? Nata nel 2004 da un gruppo di professionisti che decisero di rivendicare pari diritti per il lavoro autonomo, oggi Acta è l’associazione senza fini di lucro dei consulenti del terziario avanzato che tutela le nuove realtà di lavoro autonomo, sempre più presenti e diffuse in Italia, supportando i lavoratori con partite Iva e i freelance con consulenze gratuite (per tutti il primo incontro, per chi si iscrive ad Acta anche i successivi). Vi aderiscono infatti ricercatori, formatori, informatici, designer, grafici, traduttori, interpreti, esperti di marketing, operatori audiovisivi, illustratori, organizzatori di eventi, consulenti e altri professionisti che operano nei settori creativi e delle nuove tecnologie.

A dare consulenza a Ferrara sarà Irene Bortolotti, referente regionale Acta e tra i coworker di BanCo al Wunderkammer. “Aperto su prenotazione – spiega Irene Bortolotti – lo sportello è pensato per dare informazioni ai freelance e ai lavoratori con partita Iva operanti sul territorio, che potranno saperne di più su diritti, obblighi, welfare, sistema fiscale, tariffario e risolvere molti dei dubbi derivanti dalle nuove professionalità, presenti sempre più nel mondo del lavoro oggi”. In Regione altri sportelli Acta sono già attivi solo nelle città di Bologna e Parma.

Lo sportello Acta è tra le nuove proposte di Wunderkammer. Tra le attività promosse dall’Aps Basso Profilo e dal Consorzio Wunderkammer attraverso lo spazio di coworking, lo sportello Acta rappresenta infatti un passo successivo del lavoro portato avanti con BanCO. “Il nostro coworking crea da tempo vere sinergie tra chi vi partecipa – sottolinea Maria Giovanna Govoni, presidente del Consorzio Wunderkammmer – come nel caso dello sportello Acta realizzato dalla nostra coworker Irene Bortolotti”. Il concetto di scambio è intrinseco nel significato stesso di “banco” (che può voler dire un tavolo di lavoro, un sedile, un insieme di pesci…), scelto infatti come nome del primo coworking a Ferrara. “Ciò è segno che con BanCO si sta creando una comunità di professionisti che non solo collaborano tra loro, ma che realizzano anche servizi per fruitori esterni al Consorzio – conclude la presidente di Wunderkammer -. Questa non è altro che parte di un processo che rimetterà al centro le libere professioni, soprattutto quelle creative”.

Nato nel 2014 e ideato da un gruppo di giovani creativi, designer e architetti, BanCO è un po’ ufficio e un po’ officina, ovvero è un incubatore di nuovi artigiani, una piattaforma pensata per consolidare il mercato del making, del fare. Il co-working si integra così con il co-manufacturing, uno spazio dove condividere vecchi e nuovi saperi attraverso 5 postazioni in open space, una sala riunioni, un’area caffè e relax, un ufficio-portineria, una sala polivalente di 200mq per meeting ed eventi, due ampie terrazze e un giardino sul fiume.

Lo sportello Acta sarà aperto dalle 10 alle 12
– Mercoledì 8 marzo
– Mercoledì 12 aprile
– Mercoledì 10 maggio
Si riceve su appuntamento, prenotando alla mail: sportelloemiliaromagna@actainrete.it, anticipando brevemente il proprio caso.

All’incontro sono intervenuti: Caterina Ferri, Assessore al Lavoro di Ferrara; Roberto Serra, Assessore per la Smart City e al Commercio di Ferrara; Massimo Maisto, Vicesindaco di Ferrara; Irene Bortolotti, Referente regionale Acta; Maria Giovanna Govoni, Presidente Consorzio Wunderkammer di Ferrara.

SCUOLA E FORMAZIONE – Mercoledì 8 marzo alle 17 al Centro Teatro Universitario (via Savonarola, 19)

“Sai cos’è il cyber bullismo?”: incontro coi ragazzi dell’Università e del liceo Roiti

07-03-2017

Mercoledì 8 marzo alle 17, al Centro Teatro Universitario (via Savonarola, 19) è in programma un incontro sul tema del Cyberbullismo, visto dagli occhi dei giovani intitolato “Sai cos’è il cyber bullismo?”, primo appuntamento del ciclo ‘Stay Tuned-I giovani di UniFE e del Roiti pensano’. L’incontro è aperto a tutti.

COMUNICATO a cura degli organizzatori
Al via “Stay Tuned. I giovani pensano”, il nuovo ciclo di incontri su argomenti di attualità e di interesse per giovani, famiglie e cittadinanza, promosso da UniFE e dal liceo scientifico Roiti, con il patrocinio del Comune di Ferrara, coordinato da Gian Andrea Pagnoni, docente del liceo Roiti, e di Maria Grazia Campantico, giornalista UniFE.

L’iniziativa comprende una serie di appuntamenti con protagonisti studenti e studentesse che, attraverso interviste, video, dibattiti e testimonianze, avranno l’opportunità di confrontarsi con specialisti di settore per approfondire tematiche percepite come particolarmente rilevanti al giorno d’oggi nel mondo dei giovani.
La cornice in cui si terranno gli eventi sarà il Centro Teatro Universitario, partner del ciclo, per sottolineare la valenza di sperimentazione degli appuntamenti, vissuti come veri e propri processi di aumento di conoscenza e maggiore consapevolezza collettiva.
Per la preparazione degli incontri i giovani si avvalgono anche di mezzi e metodologie multimediali messi a disposizione da se@unife, il Centro di tecnologie per la comunicazione, l’innovazione e la didattica a distanza dell’Ateneo estense, diretto dal Prof. Livio Zerbini.
Primo appuntamento: mercoledì 8 marzo alle ore 17, al CTU (via Savonarola, 19), sul tema Cyberbullismo, visto dagli occhi dei giovani.
L’incontro si aprirà con il saluto del Prof. Daniele Seragnoli, direttore del CTU. A seguire, la tematica sarà trattata in maniera interattiva con un dialogo fra giovani, spettatori e gli esperti invitati: Prof. Stefano Caracciolo, ordinario di Psicologia clinica di UniFE, Dott.ssa Linda Borra, psicologa specialista in problematiche dell’adolescenza, e Ten. Col. Andrea Firrincieli, Vice Comandante Arma Carabinieri Ferrara.
Presenti inoltre al dibattito gli studenti UniFE Sofia Grandi, Matteo Negro, Gaia Rizzoli e gli studenti del Roiti Tilaun Andreoli, Victoria Marchetti, Andrea Pelati. L’evento è aperto a tutta la cittadinanza.

Per info: Maria Grazia Campantico, Centro di Tecnologie per la Comunicazione l’Innovazione e la Didattica a Distanza, Università degli Studi di Ferrara, via Scienze 27/B, Ferrara, tel. 0532 293243, cell. 338 6195376

URBANISTICA E TRIBUTI – Illustrata la delibera dagli ass. Fusari e Vaccari

La nuova determinazione dei valori venali per le aree fabbricabili ai fini IMU

07-03-2017

Si è tenuta questa mattina, martedì 7 marzo in residenza municipale, una conferenza stampa per presentare la delibera relativa alla ‘revisione dei valori delle aree edificabili ai fini IMU’. Nel corso dell’incontro sonostati illustrate le modifiche del Regolamento dell’imposta municipale propria con l’aggiornamento della tabella dei valori venali delle aree fabbricabili del Comune di Ferrara e l’aggiornamento delle tabelle dei valori delle Monetizzazioni urbanistiche.

Sono intervenuti gli assessori alla Contabilità/Bilancio Luca Vaccari e all’Urbanistica Roberta Fusari, il dirigente comunale del Servizio Ufficio di Piano Antonio Barillari, la dirigente del Settore Finanze e Bilancio Piera Pellegrini e il responsabile Unità Organizzativa Imu-Tasi-Ici del Servizio comunale Servizi Tributari Enrico Scalambra.

All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti degli Ordini e Collegi professionali Architetti, Ingegneri e Geometri che hanno espresso soddisfazione per il percorso avviato in sinergia con l’Amministrazione comunale “andando a stimolare con questa azione un settore oggi in una fase delicata a causa della situazione economica generale”.

La delibera, che oggi ha superato il vaglio della Giunta, verrà ora esaminata nella 1.a Commissione consiliare quindi approderà in Consiglio comunale per la definitiva discussione e approvazione entro la fine di questo mese.

 

LA SCHEDA – Determinazione dei valori venali per le aree fabbricabili ai fini IMU

Nella seduta odierna (7mar2017) la Giunta comunale ha assunto una delibera – prossimamente all’esame della I Commissione poi del Consiglio comunale – nella quale vengono rideterminati i valori di riferimento per le aree fabbricabili, che costituiscono la base di calcolo dell’IMU.

A seguito dell’entrata in vigore dell’IMU, il Comune di Ferrara commissionava uno studio destinato ad assegnare un valore venale alle aree in questione, che venne assunto come riferimento per l’imposizione IMU a partire dall’1/1/2014. Per effetto della crisi di mercato, queste valutazioni risultano ormai eccessive, per cui su sollecitazione di alcuni consiglieri comunali e degli ordini professionali e alla luce degli strumenti urbanistici approvati, è stata costituita una Unità di Progetto, che ha effettuato una accurata revisione delle tabelle vigenti.

La nuova tabella contenente i valori di riferimento è il risultato dei lavori dell’Unità di Progetto ed è allegata alla delibera in oggetto, insieme alla relazione tecnica. La base di partenza è costituita dai valori forniti dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare, rettificati per una serie di parametri sostanzialmente riconducibili alle capacità edificatorie, il valore così determinato viene rapportato al tipo di strumento urbanistico in cui è inserita l’area.

Ai fini IMU la riduzione media dei valori delle aree è pari all’11,8%, dato che ovviamente incorpora sensibili differenze tra le varie zone del territorio comunale.
Si stima che la riduzione di base imponibile non si traduca in una automatica diminuzione di gettito, ma venga compensata da versamenti allineati ai nuovi valori.
Da non trascurare, infine, la riduzione del potenziale contenzioso.

Questa modifica dei valori venali ai fini IMU comporterà un successivo aggiornamento dei valori di monetizzazione, che afferiscono agli oneri urbanistici. La Giunta Comunale potrà rivedere al ribasso le attuali tariffe di monetizzazione allineandole ai nuovi valori di riferimento; le riduzioni saranno consistenti, una media del 50% dei valori attuali, riducendo quindi l’onerosità degli interventi di trasformazione della città, così come richiesto dal Consiglio Comunale, e per favorire l’emersione dei tanti piccoli interventi (ad esempio il cambio d’uso) che talvolta vengono realizzati senza titolo edilizio. Maggior equità sul territorio e migliore controllo delle trasformazioni dell’esistente.

(A cura degli Assessorati comunali all’Urbanistica e alla Contabilità e Bilancio)

 

SCUOLA DI MUSICA MODERNA – Giovedì 9 marzo 2017 alle 21 nell’aula magna Stefano Tassinari (via Darsena 57)

Da “Sweet Home Alabama” a “Cocaine”, serata alla riscoperta del pop rock

07-03-2017

Serata dedicata al  pop rock quella di giovedì 9 marzo 2017 alle 21 per il ciclo “Amf Jam”, jam session guidate dagli insegnanti della Scuola di musica moderna di Ferrara. La tematica di questo appuntamento sarà affrontata attraverso l’esecuzione e l’analisi dei brani “Sweet Home Alabama”, “Cocaine”, “Can’t Find My Way Home”. Una lezione-concerto nell’aula magna Stefano Tassinari della sede della Scuola di musioca moderna in via Darsena 57 a Ferrara.

(Comunicato a cura della Associazione musicisti di Ferrara)
Allo scopo di far incontrare persone con la stessa passione per la musica e quindi farle suonare insieme, l’Associazione musicisti di Ferrara organizza per il secondo anno consecutivo una serie di appuntamenti a ingresso libero denominati AMF JAM, jam session guidate dagli insegnanti della Scuola di musica moderna di Ferrara con inizio alle 21 a giovedì alterni nell’aula magna Stefano Tassinari in via Darsena 57.
Gli incontri sono il frutto dei quindici anni di esperienza di musica d’insieme che in precedenza si svolgevano alla Biblioteca Giorgio Bassani di Ferrara di sabato pomeriggio e poi sempre nell’aula magna della scuola di musica, da quando nel 2012 è avvenuto il trasferimento in via Darsena 57. Da un paio di anni, insomma, la formula è cambiata e quindi il ritrovo è diventato serale.
Si formeranno quindi gruppi di musicisti provenienti dalla scuola di musica e non e di qualsiasi età e livello, finalizzati alla prova musicale pratica; queste session possono essere seguite anche da appassionati che non praticano lo strumento o si sono avvicinati da poco allo studio dello stesso, per poter apprendere come viene svolta una prova finalizzata alla costruzione di un brano.
Verranno affrontati molti generi inerenti la musica moderna e ogni session avrà una tematica diversa. Giovedì 9 marzo 2017 alle 21 sarà la volta del pop rock con i seguenti brani: Sweet Home Alabama, Cocaine, Can’t Find My Way Home.
Coordineranno la prova Roberto Formignani e Viviana Corrieri rispettivamente insegnanti di chitarra e canto presso la Scuola di Musica Moderna gestita dalla scrivente associazione.

Accordi, musica e testi si possono trovare sul sito: www.scuoladimusicamoderna.it sezione AMF JAM

Per info: Associazione musicisti di Ferrara – Scuola di musica moderna, via Darsena 57, Ferrara, email amfscuoladimusica@fastewbnet.it, tel. 0532 464661. fax 0532 1861671

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 7 marzo 2017

Street art: contributi regionali per il progetto ‘Fm street map’; supporto del Comune al Ferrara Film Festival e alla Ferrara Marathon 2017

07-03-2017

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 7 marzo:

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:
Street art: all’associazione Basso Profilo contributi regionali per il progetto ‘Fm street map’
Si propone come punto di riferimento per tutti gli amanti dell’arte urbana in generale, e del writing in particolare, il progetto ‘FM street map – Ferrara Mappa della street art’, ideato dal Servizio Giovani del Comune di Ferrara, per il quale l’associazione Basso Profilo riceverà l’ultima quota (di 6mila euro) del contributo regionale previsto. Nel 2015, infatti, il progetto ha ottenuto un finanziamento regionale complessivo di circa 20mila euro, come ‘attività a favore dei giovani in attuazione della L.R. 14/08’ di cui la quota assegnata oggi dalla Giunta a Basso Profilo rappresenta l’ultimo 30%.
Il progetto è sfociato nella realizzazione del sito www.ferrarastreetart.it, online dall’aprile 2016 e in continuo aggiornamento, che contiene una mappa dei graffiti e dei murales più significativi realizzati sui muri di Ferrara e provincia, gallery fotografiche che documentano gli interventi e informazioni sugli artisti e sui progetti che li hanno accompagnati. Il sito mette inoltre a disposizione una seconda mappa dedicata esclusivamente alla segnalazione di spazi disponibili per writer e street artist e propone una selezione di notizie a tema a carattere nazionale.

Prestiti interbibliotecari: revisione delle tariffe delle spese postali
E’ stata disposta a seguito dell’aggiornamento, nel gennaio scorso, delle tariffe di Poste Italiane la revisione dei costi dei prestiti interbibliotecari richiesti dagli utenti del Servizio comunale Biblioteche ed Archivi. Le nuove tariffe approvate oggi dalla Giunta prevedono una quota di 4,63 euro per le spese postali del prestito interbibliotecario tramite raccomandata da 0 a 2 kg e di 7,30 euro da 2 a 20 Kg.

Sostegno all’organizzazione del ‘Ferrara Film Festival’
E’ in programma in città dal 21 al 26 marzo prossimi il ‘Ferrara Film Festival’ per la cui realizzazione l’Amministrazione comunale garantirà all’Associazione Perpetuus il proprio supporto organizzativo e logistico. In programma, in diverse sedi del centro storico, la presentazione di pellicole provenienti da varie nazioni e l’organizzazione di mostre, workshop e incontri, sul tema dell’arte cinematografica.

 

Assessorato al Decentramento e Sport, assessore Simone Merli:
Dal Comune agevolazioni e collaborazioni per la Ferrara Marathon 2017

Anche quest’anno il Comune di Ferrara non farà mancare il proprio supporto organizzativo e logistico, oltre che il proprio patrocinio, alla manifestazione podistica internazionale ‘Ferrara Marathon e Half Marathon’, evento promosso e curato dall’Atletica Corriferrara Asd di Ferrara e in programma per domenica 19 marzo 2017. La Giunta comunale ha infatti approvato una serie di agevolazioni e autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico e l’utilizzo di spazi comunali a titolo gratuito per la durata della manifestazione.

 

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818 

 

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo Fratelli d’Italia-An in Consiglio comunale

Richiesta in merito alla morte della signora residente in via Pescherie Vecchie

07-03-2017

Ecco l’interpellanza pervenuta:
– il consigliere Balboni (gruppo Fratelli d’Italia-An in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora alla Sanità e Servizi alla persona Chiara Sapigni in merito alla morte della signora residente in Via Pescherie Vecchie.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

MUSEO DI STORIA NATURALE – Attività didattiche per ragazzi l’11 e 12 marzo in via de Pisis 24

Piccoli Indiana Jones alla scoperta dei segreti dell’archeologia

07-03-2017

Un pomeriggio al Museo di Storia Naturale di Ferrara per scoprire i segreti del mestiere dell’archeologo. L’appuntamento, per i ragazzi dagli 8 ai 12 anni, è con i laboratori per ‘Apprendisti scienziati’ in programma sabato 11 e domenica 12 marzo alle 15,30, nella sede del museo civico di via de Pisis 24. Attraverso un gioco di gruppo, i partecipanti potranno imparare come si svolge uno scavo archeologico e potranno osservare alcuni reperti ritrovati, compiendo un viaggio nella storia. A conclusione dell’esperienza potranno poi costruire un piccolo ricordo da portare a casa.
I laboratori avranno una durata di circa due ore. Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la sezione didattica del Museo (via de Pisis 24, Ferrara) al numero 0532 203381, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com. Il costo è di 6 euro per bambino e 2 euro per adulto. E’ necessaria la presenza di un adulto accompagnatore.
L’iniziativa rientra nel programma inverno-primavera 2017 dei laboratori per ‘Apprendisti scienziati’ organizzati dal Museo civico in collaborazione con l’Associazione Didò, che conduce le attività. Il calendario completo alla pagina: www.comune.fe.it/storianaturale

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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