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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

INCONTRO IN COMUNE – Giovedì 5 marzo alle 15 rappresentanti e soci ANFN saranno ricevuti dal sindaco Tiziano Tagliani

I primi 10 anni dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose

 

 

05-03-2015

Giovedì 5 marzo alle 15, nella residenza municipale (sala di Giunta) i rappresentanti e alcuni soci della sezione ferrarese dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose saranno ricevuti dal sindaco Tiziano Tagliani in occasione dei 10 anni di attività dell’associazione che raccoglie famiglie con cinque o più componenti tra genitori, figli naturali, adottati, in affido e altri famigliari (nonni, zii, ecc.) compresi nello stesso nucleo. Sarà l’occasione per illustrare le attività svolte fino ad oggi a livello nazionale e locale, consegnare al primo cittadino la documentazione prodotta dall’associazione in occasione del decimo compleanno, valutare azioni comuni in favore delle famiglie numerose del territorio ferrarese.

Nelle foto alcuni momenti dell’incontro svoltosi giovedì 5 marzo in residenza municipale tra il sindaco Tiziano Tagliani e i rappresentanti ferraresi dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose. 

 

LA SCHEDA – a cura dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose – Ferrara

L’ANFN (Associazione Nazionale Famiglie Numerose) è stata fondata nel 2004 da alcune famiglie di Brescia. In soli 10 anni ha superato i 17.000 iscritti in tutta Italia. Considerato che l’iscrizione riguarda la famiglie nel suo insieme e che il numero medio di componenti delle famiglie iscritte è superiore a 6 il totale degli iscritti ha sfondato il tetto delle 100.000 persone in appena 10 anni.

Le famiglie associate sono composte da almeno 5 persone tra genitori, figli naturali, adottati, in affido e altri famigliari (nonni, zii…) compresi nello stesso nucleo.

Al termine del 2014 l’Associazione ha tenuto la propria assemblea nazionale prendendo consapevolezza dei risultati raggiunti in questi 10 anni. Un decennio di impegno delle famiglie per le famiglie in un contesto che rimane, comunque, non favorevole soprattutto per il sistema fiscale che penalizza la scelta di sposarsi e mettere al mondo dei figli.

Il sito http://www.famiglienumerose.org rende conto di quanta attività ci sia nell’Associazione: dal contributo alle famiglie in difficoltà (sempre in aumento…), alle convenzioni per acquisti agevolati, alle vacanze a misura di famiglia, allo scambio di competenze e di case.

Un mondo che in questi anni non ha smesso di chiedere un cambio culturale ma contemporaneamente ha dimostrato di sapersi auto-organizzare con la semplicità tipica di chi guarda al futuro con entusiasmo (e per questo investe nei figli che sono l’unica spinta reale per il futuro).

Nel corso dell’assemblea nazionale sono stati presentati il DVD con la storia dei 10 anni dell’ Associazione ed il libro “Il Ritorno della Cicogna”. A sette anni di distanza dal primo testo che si chiamava “Tutti Vostri?” l’ANFN (nell’anno che ha reso evidente il fenomeno dell’inverno demografico nel nostro paese) si ripropone come un motivo di speranza per l’Italia.

 

 

Giovedì 5 marzo alle 15, nella sede del Comune, i libri e il dvd dell’Associazione verranno consegnati ufficialmente a Tiziano Tagliani, Sindaco di Ferrara e Presidente della Provincia.

All’appuntamento di giovedì pomeriggio saranno presenti alcune famiglie delle 70 che hanno aderito all’ANFN: un piccolo gruppo per una realtà che raccoglie famiglie dai 5 ai 13 componenti, per un totale di 450 persone fra la città e la provincia (con un gruppo molto significativo a Cento).

Gli aspetti che oggettivamente mettono in difficoltà le famiglie con figli riguardano principalmente decisioni prese a livello nazionale: la lettura del libro consentirà al Sindaco, se lo riterrà, di giocare il proprio ruolo nelle sedi opportune.

In ambito più locale l’attenzione è sulle modalità di gestione del sistema tariffario valutando attentamente gli esiti dell’applicazione del nuovo ISEE.

Sembra che le premesse di attenzione alle famiglie vengano smentite dalle prime esperienze concrete: se questo si dovesse verificare anche a Ferrara si auspica che il peso di tale indicatore vada mitigato attraverso altri strumenti che ne compensino le storture a svantaggio delle famiglie con figli. L’incontro sarà l’occasione per riproporre la disponibilità dell’Associazione per essere da supporto ai problemi che coinvolgono le famiglie ferraresi. Le famiglie numerose si propongono come patrimonio a disposizione del nostro territorio. Caratterizzate da esperienze di accoglienza, solidarietà e stile di vita sobrio “molte sono già impegnate in esperienze di affido, affiancamento famigliare, di volontariato – affermano i rappresentati ferraresi dell’Anfn – a dimostrazione che dove si è in tanti c’è sempre posto per qualcun altro”.

In particolare verrà ribadita la proposta, avanzata già due anni fa, che il Comune si faccia promotore di incontri di informazione e formazione per le famiglie che chiedono di sposarsi civilmente: se la proposta verrà accolta le famiglie numerose sono disponibili a mettere a disposizione la loro esperienza soprattutto nella gestione della vita quotidiana per “tenere insieme” la famiglia investendo più sulle risorse sociali che su quelle economiche.

SCHEDA SUL LIBRO “IL RITORNO DELLA CICOGNA

A sette anni da «Tutti vostri?» ecco «Il ritorno della cicogna», un libro che ­ nell’anno dello sboom demografico ­ suona come provocazione ma anche come motivo di speranza. Curato dal deputato family-friendly Mario Sberna, fondatore e primo presidente dell’ANFN e dalla giornalista Regina Florio, consigliere nazionale Anfn e vicepresidente dell’Elfac ­ la federazione che riunisce tutte le associazioni familiari d’Europa ­ si arricchisce della prefazione di monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio pro-famiglia. Le vignette di Francesco Rizzato danno lo spunto per contributi di papà, mamme e figli di famiglie numerose – da Costanza Miriano a Pierluigi Bartolomei, da Barbara Mondelli ad Alberto Pellai – che raccontano un pezzo del loro vissuto. Per riflettere su come vengono percepite, all’esterno, le coppie con (tanti) figli. Per riflettere sul rapporto di coppia, dando qualche spunto sulla bellezza del per sempre.
Il libro ­ grazie ai contributi di Carlo Dionedi, Alfredo Caltabiano, Alessandro Soprana, del presidente del Forum Francesco Belletti e del vice Bolzonaro ­ offre molti spunti anche sulle politiche familiari, spesso rimaste nel cassetto dei sogni e che mai dovremo stancarci di proporre.
La pubblicazione è edita dalla cooperativa Firenze 2000, la stessa che stampa il nostro periodico “Test Positivo”.

 

 

 

SCHEDA SUL DVD “ANFN LA NOSTRA STORIA” IL DOCU-FILM CHE RACCONTA LE FAMIGLIE NUMEROSE D’ITALIA

Quarantamila km percorsi a bordo della mitica Fiat Scudo 7 posti. Sessanta set allestiti per lo più di fronte ai divani di casa. Ore ed ore di montato da selezionare. “La nostra associazione ha ormai dieci anni di vita. Agli esordi eravamo pochi, pochissimi, oggi siamo più di 17mila. Rischiamo che questa avventura ci sfugga di mano. Se, invece, riusciremo a non dimenticare le nostre origini, leggeremo meglio anche il nostro futuro”. È il pensiero di Mauro Bazzani, 53 anni, regista e direttore di fotografia, sposato con Cristina, 54 anni, genitori di otto figli. Originari di Torino, da sei anni i Bazzani vivono a Roma. In questa avventura Mauro è stato affiancato da almeno cinque componenti della famiglia: Lorenzo è operatore steadycam, Nicolò è assistente alla regia e montatore, Francesca è stylist e make up artist, Diego fonico e microfonista. Infine la moglie Cristina, che ha vestito i panni della giornalista.

Dall’Alto Adige a Trapani, Mauro Bazzani e la sua famiglia sono stati accolti con grande cordialità: ospiti in tante case hanno tessuto una fitta rete di relazioni che non si è certo interrotta una volta spente le telecamere.

L’incontro tra Mario Sberna ed Enrico Cinelli al supermercato di Brescia di fronte ad un banco del pesce, l’allargamento della base associativa da Brescia a tutta Italia, la designazione dei coordinatori territoriali ed il loro primo incontro nazionale a Roma (era il 2005). E poi le feste, gli animatori, il progetto Aiutiamoci, le vacanze a Grello, gli sportelli di consulenza, il banco alimentare, i gruppi di acquisto familiare. Di tutto questo e di molto altro si parla nel docufilm attraverso le parole dei suoi protagonisti.

“Anfn la nostra storia” è anche l’occasione per parlare della bellezza della famiglia, del valore sociale del matrimonio e del per sempre, della tutela della famiglia, specie se numerosa (così come contemplato dall’articolo 31 della Costituzione), della denatalità e del suo impatto sul PIL e sul welfare. E ancora: l’iniquità del sistema fiscale e finanziario, le politiche per la famiglia in Italia e in Europa, le discriminazioni a carico delle famiglie numerose in Italia. La (difficile) conciliazione tra famiglia e lavoro. La differenza tra maschio e femmina ed il ruolo del padre e della madre nella famiglia. Sono molti i contenuti che troveremo nel DVD.

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Venerdì 6 marzo alle 17 (sala Agnelli) per il ciclo ‘Viaggio nella Comunità dei Saperi’

Una conferenza di Manuela Gallerani su “Problematicismo ed engagement in Giovanni M. Bertin”

 

 

05-03-2015

Venerdì 6 marzo alle 17 alla sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17), per il ciclo ‘Viaggio nella Comunità dei Saperi – Istruzione e Democrazia’, la docente di Pedagogia generale e sociale dell’Università di Bologna Manuela Gallerani interverrà su “Problematicismo ed engagement in Giovanni Maria Bertin”. Introdurrà Daniela Cappagli. L’iniziativa è a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Giovanni Maria Bertin fu Filosofo e Pedagogista (1912-2002). E’ stato docente di Pedagogia all’università di Catania e di Bologna e Preside della Facoltà di Magistero di Bologna.
Il suo pensiero è legato al razionalismo critico di A. Banfi, di cui fu allievo a Milano. Con richiami frequenti alle posizioni filosofiche del maestro, ha sviluppato il tema della problematicità dell’esperienza, di quella pedagogica in particolare. Ha analizzato il problema educativo nella sua complessa fenomenologia, anche attraverso un serrato confronto con le principali correnti filosofiche e pedagogiche contemporanee e nella prospettiva di un’etica e pedagogia dell’impegno razionale.
Educare alla ragione significa, promuovere e perseguire il “maturare di un’intelligenza che sappia lottare contro ciò che intelligente non è, ciò che è preconcetto, capzioso, retorico, mistificatorio; che senta il dovere di vedere chiaro, di informarsi con esattezza, di documentarsi, di considerare le questioni da molteplici punti di vista; che rifiuti di formarsi opinioni e convinzioni sotto la pressione di emozioni, suggestioni, slogan”. [da “Educazione alla ragione”],

MUSEO DI STORIA NATURALE – Laboratori sabato 7 e domenica 8 marzo alle 15.30 in via De Pisis

‘Il sentiero di Pollicino’ per Apprendisti Scienziati dai 5 ai 7 anni

 

 

05-03-2015

Nuove avventure attendono i ragazzi dai 5 ai 7 anni che sabato 7 e domenica 8 marzo alle 15.30 prenderanno parte ai laboratori per ‘Apprendisti scienziati’ organizzati dal Museo civico di Storia Naturale (via De Pisis 24) sul tema “Il sentiero di Pollicino”.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Un cucciolo nato da poco si è smarrito: aiutiamolo a ritrovare la sua mamma! Scopriremo così il modo di comunicare della sua specie, il cibo adatto, dove abita, come costruisce la tana, e tanto altro ancora. Un emozionante percorso a tracce, animato, drammatizzato e giocato per avvicinare i più piccoli alle prime, straordinarie conoscenze “scientifiche”.

Per partecipare è necessaria la prenotazione da effettuare contattando la sezione didattica del Museo di Storia naturale: tel. 0532 203381 – 206297, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzodido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale) (partecipazione al costo di 4 euro a persona).

CONSIGLIO COMUNALE – Lunedì 9 marzo alle 9 in residenza municipale

I ragazzi del progetto ‘Combus’ presentano proposte di trasformazione urbana al Consiglio comunale

 

 

05-03-2015

Sarà dedicato a “Ragazzi in azione!” – progetto Combus e proposte di trasformazione urbana, il ‘Consiglio comunale a tema’ in programma nella mattinata di lunedì 9 marzo alle 9 nella residenza municipale.

Insieme ai Consiglieri comunali nell’aula saranno presenti gli allievi delle classi 5.a delle Scuole Primarie di Baura, Cocomaro, Pontelagoscuro, Quartesana e Villanova e degli istituti Matteotti e Poledrelli che presenteranno, separati in due diversi turni, le proposte di trasformazione di otto spazi della città di Ferrara maturate nel corso della partecipazione al progetto.

Interverranno alla seduta le assessore comunali alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti e all’Urbanistica Roberta Fusari e le conclusioni saranno affidate al sindaco Tiziano Tagliani. In apertura la coordinatrice del progetto Serena Maioli illustrerà le caratteristiche dei laboratori ‘Combus’.

Il progetto è stato sviluppato dalla collaborazione di Amministrazione Comunale di Ferrara, Istituzione Servizi Educativi, Urban Center, Dipartimenti di Architettura, di Scienze Filosofiche e dell’Educazione dell’Università degli Studi di Ferrara con l’attività di mediazione dell’associazione Bambini Aurora.

 

Giornalisti, fotografi e videoperatori sono invitati.

ASSESSORATO AL LAVORO E ATTIVITA’ PRODUTTIVE – L’assessora comunale Caterina Ferri commenta i dati del 2014

“Sulla disoccupazione giovanile i primi segnali positivi di un cambiamento di rotta”

 

 

05-03-2015

“Speriamo si tratti di un cambiamento di rotta”, così l’Assessora comunale al Lavoro Caterina Ferri commenta i dati pubblicati sul sito del Comune di Ferrara relativi alla disoccupazione giovanile nel 2014, pubblicati sul sito istituzionale dell’Amministrazione e disponibili al seguente indirizzo: http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=6372. “Negli ultimi anni abbiamo registrato un aumento costante della disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 29 anni, con un preoccupante fenomeno di ragazzi che non cercavano lavoro né erano impegnati nello studio: i cosiddetti NEET. Adesso finalmente i dati del 2014 ci dicono che nel nostro comune cala la percentuale di giovani inattivi, e cala per entrambi i generi. Ciò che ancor più interessante – sottolinea l’assessora Ferri – è che contestualmente diminuisce del 5,5% la disoccupazione giovanile, ben oltre le aspettative. Ora dobbiamo lavorare perché questi dati positivi che riguardano i nostri ragazzi si traducano in nuovi posti di lavoro anche per i lavoratori più maturi, per i quali ancora non si leggono segnali di miglioramento, anche usufruendo dei Fondi messi a disposizione dall’Unione Europea per le imprese e i territori.”

 

PARI OPPORTUNITA’ – Sabato 7 marzo nuovo incontro organizzato da Fidapa

Il ciclo di conferenze “Il corpo delle donne nella pubblicità” fa tappa al Carpeggiani-Copernico

 

 

05-03-2015

Farà tappa sabato 7 marzo all’Istituto tecnico Carpeggiani-Copernico il nuovo appuntamento del ciclo di conferenze-laboratori “Il corpo delle donne nella pubblicità”, promosso e organizzato da FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni ed Affari) Sezione di Ferrara con il patrocinio del Comune di Ferrara. Nel corso della mattinata è previsto un intervento di Elena Buccoliero (sociologa – Ufficio Diritti dei Minori del Comune di Ferrara – Giudice Onorario del Tribunale per i Minori di Bologna) dal titolo “Tutta un’esibizione di sorrisi. Le età della donna attraverso le immagini”. L’incontro affronterà gli aspetti sociologici della comunicazione pubblicitaria, attraverso le sue diverse forme, indagherà i modelli sociali proposti, le motivazioni inconsce che condizionano le scelte e i comportamenti individuali che ne derivano.

 

LA SCHEDA – “Il corpo delle donne nella pubblicità” seconda annualità

F.I.D.A.P.A BPW Italy (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) Sezione di Ferrara, promuove, per il secondo anno consecutivo, il progetto “Il corpo delle donne nella pubblicità”, ciclo di conferenze-laboratori riservato agli studenti degli Istituti di istruzione secondaria della città: Liceo Statale Carducci, Istituto Tecnico Industriale Carpeggiani-Copernico, Liceo Artistico Dosso Dossi, Istituto Tecnico per Geometri G.B.Aleotti. Il progetto focalizza l’attenzione, in modo interdisciplinare, su aspetti specifici dei messaggi pubblicitari che, sempre con maggiore insistenza, utilizzano il corpo femminile per la promozione dei prodotti da sottoporre al mercato. Le conversazioni hanno lo scopo di condurre i giovani studenti alla lettura critica delle immagini pubblicitarie, aiutandoli a cogliere i messaggi espliciti e sottesi che esse promuovono, a riconoscere le forme di comunicazione rivolte ad influenzare gli atteggiamenti e le scelte degli individui, a riflettere sui modelli culturali che essi trasmettono e all’interiorizzazione dei valori ai quali tendono. 
In programma gli interventi dei relatori, che affronteranno il tema sotto vari aspetti: per la comunicazione Dalia Bighinati (Giornalista, autrice televisiva Telestense e TeleFerraraLive) con “Cosa significa quello che vediamo? Effetto specchio nella comunicazione”, per l’ambito sociologico Elena Buccoliero (Sociologa – Ufficio Diritti dei Minori del Comune di Ferrara -Giudice Onorario del Tribunale per i Minori di Bologna) col titolo ” Tutta un’esibizione di sorrisi. Le età della donna attraverso le immagini”, per l’aspetto legislativo Maria Silvia Giorgi (Magistrato) tratterà su “Pubblicità e legalità”, per l’ambito psico-educativo Deanna Marescotti (Psicologa, counsoller) “Identità di genere e pubblicità” e, per l’aspetto etico, Piero Stefani (Teologo, Biblista, Docente universitario) con “Vestirsi, svestirsi agli occhi di altre culture”. 
Referente del progetto per FIDAPA BPW ITALY Sezione di Ferrara Emanuela Sgroi, responsabile della Commissione Legislazione, che si avvale della collaborazione di Beatrice Morsiani.
Il Progetto ha il patrocinio del Comune di Ferrara.

 

(Comunicato a cura degli organizzatori)

 

La finanza locale e le incertezze che pesano sulle città capoluogo

 

di Tiziano Tagliani *

05-03-2015

Sui bilanci dei Comuni e di tutti gli enti locali gravano non solo i tagli previsti dalla Legge di Stabilità, ma anche le numerose questioni ancora aperte, su tutte: le effettive modalità di calcolo – a livello di singolo ente – del Patto di Stabilità interno e l’effettivo ammontare dei tagli previsti dalla Legge di Stabilità per ogni Comune.

Come è facile intuire, senza definire questi elementi è impossibile redigere i Bilanci di Previsione per il 2015, o – come nel caso del Comune di Ferrara, che aveva approvato il proprio previsionale entro dicembre, nei termini di legge – procedere alle variazioni necessarie per liberare potenziali risorse.
Ancora una volta, infatti, ci si trova nell’assurda situazione di non poter spendere le poche risorse disponibili per i vincoli derivanti dal Patto di Stabilità, stando almeno alle varie ipotesi di calcolo circolate informalmente.
Peggio ancora: queste poche risorse, derivanti da percorsi virtuosi di buona gestione, potrebbero venir assorbite da tagli, che non tengono conto di percorsi di risanamento, ma semplicemente scaricano su Comuni ed enti locali incrementi di spesa a livello centrale. In tal caso sarebbe inevitabile procedere a riduzioni di servizi o aumenti di imposte, ovvero utilizzare entrambe le leve, come già annunciato da alcune importanti città.

Anche le incertezze sul futuro immediato delle Provincie (bilancio, funzioni, personale, beni immobili ecc.) pesano in modo consistente sulle città capoluogo e, in modo parzialmente diverso, sulle nuove città metropolitane.

È necessario quindi fare rapidamente chiarezza: non basta far slittare i termini di approvazione dei bilanci, ma bisogna intervenire rapidamente per Decreto sulla finanza locale, ripristinando il fondo compensativo stante il rinvio della local-tax, allentando il Patto di Stabilità interno, distribuendo i tagli previsti dalla Legge di Stabilità in modo da favorire e non penalizzare l’avvio di percorsi virtuosi di risanamento dei bilanci.

 

* Sindaco di Ferrara

 

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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