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Da: Comune di Ferrara

Assessorato ai Servizi alla Persona – All’iniziativa di sabato 29 ottobre era presente Chiara Sapigni, responsabile del Coordinamento Politico sull’Immigrazione di Anci regionale
La struttura di accoglienza per minori stranieri non accompagnati di Budrio ha aperto le porte alla comunità
A un mese dall’inizio dell’accoglienza, la casa Salina Aria in via Zenzalino Nord 140 a Vedrana di Budrio, dove sono ospitati minori stranieri non accompagnati, ha aperto le porte alla comunità per far conoscere le attività sviluppate nell’ambito del progetto di hub regionale diffuso del Fondo
Asilo, Migrazione e Integrazione del Ministero dell’Interno partito nel settembre di quest’anno.
Presenti all’evento Giulio Pierini, Sindaco di Budrio; Chiara Sapigni, Responsabile del
Coordinamento Politico sull’Immigrazione di Anci Emilia-Romagna; Luca Rizzo Nervo, Assessore
Sanità, Welfare, Innovazione sociale e solidale del Comune di Bologna; Carlo De Los Rios, Direttore Generale Cooperativa Camelot che gestisce la struttura di Budrio.
Capofila del progetto è l’Anci – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – dell’Emilia-Romagna,
che ha vinto un bando finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione dell’Unione Europea,
volto a qualificare il sistema di prima accoglienza dei minorenni stranieri che giungono nel nostro
paese via mare e via terra, o che vengono rintracciati nel territorio.
Il progetto prevede 50 posti per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati, per un periodo
di 60/90 giorni. 30 posti sono a Budrio, in provincia di Bologna, e 20 a Ravenna, secondo il
principio dell’accoglienza diffusa, che punta a distribuire i posti per assicurare un impatto
sostenibile e programmato sui Comuni e sui territori di accoglienza.
A gestire il progetto sono Camelot a Budrio e Persone in Movimento a Ravenna, due cooperative
con un’esperienza pluriennale nella progettazione e gestione dell’accoglienza di richiedenti e
titolari di protezione internazionale, sia minori che adulti, donne e uomini.
Nella struttura di Vedrana a Budrio ad oggi tutti i 30 posti disponibili sono occupati da minori con
un’età compresa tra i 14 e i 17 anni, provenienti da Burkina Faso, Gambia, Guinea Conakry, Mali,
Nigeria e Senegal.
Fin dal loro arrivo a Budrio, oltre all’alloggio, sono stati loro garantiti vitto, assistenza legale e
sanitaria e servizi di mediazione culturale per facilitare una comunicazione condivisa all’interno
della casa e supportarli nelle modalità di relazione con la comunità che li circonda.
Vengono inoltre coinvolti in attività per aumentare progressivamente la loro indipendenza come la
collaborazione alle faccende domestiche e alla preparazione del pranzo e in particolare la
frequentazione delle lezioni di italiano.
Per lo sviluppo del progetto, la cooperativa Camelot mette a disposizione educatori e operatori
sociali che frequentano quotidianamente la casa, incontrano i ragazzi e dormono con loro per
monitorare che le buone norme di convivenza interna e con gli abitanti vengano rispettate,
consulenti legali che raccolgono la storia di ragazzi, forniscono un supporto nella ricostruzione
documentale e li assistono nel percorso fino all’audizione con la Commissione Territoriale per il
riconoscimento della protezione internazionale, insegnanti di italiano per stranieri e una cuoca per
la preparazione dei pasti.
Gli operatori della struttura di Budrio, sono impegnati in azioni finalizzate ad individuare, in
accordo con il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati del Ministero dell’Interno,
progetti di seconda accoglienza adatti alle loro caratteristiche personali, e in cui potranno
proseguire l’accoglienza e il percorso di autonomia e integrazione fino alla maggiore età.
Grazie alla disponibilità di una decina di volontari del territorio di Budrio, saranno presto avviate
nuove attività dentro e fuori la casa come, ad esempio, partite di calcio nel campo sportivo del
paese e la coltivazione di un orto.
La giornata di apertura alla cittadinanza, è stata per tutti coloro che hanno partecipato l’occasione
di conoscere i ragazzi accolti nella struttura e gli operatori di Camelot che li seguono, e partecipare
assieme a loro alle iniziative organizzate: la realizzazione di cartelloni per approfondire
informazioni sui paesi di provenienza dei ragazzi, la possibilità di suonare con loro strumenti
tradizionali e la degustazione di piatti multietnici per conoscersi anche attraverso le tradizioni
gastronomiche.
Per contatti: Segreteria Anci Emilia-Romagna – 051.6338911 – segreteria@anci.emilia-romagna.it
Miryam Cafaro, Assistente Direzione Amministrativa Anci Emilia-Romagna – 345.1358276
miryam.cafaro@anci.emilia-romagna.it
L’assessora comunale alla Sanità e Servizi alla Persona Chiara Sapigni, responsabile del Coordinamento Politico sull’Immigrazione di Anci Emilia-Romagna, interverrà sabato 29 ottobre dalle 16 alle 18, all’apertura alla comunità della casa Salina Aria (via Zenzalino Nord 140) a Vedrana di Budrio. All’iniziativa, promossa da Anci-Associazione Nazionale dei Comuni Italiani dell’Emilia-Romagna insieme al Comune di Budrio, saranno inoltre presenti il sindaco di Budrio Giulio Pierini, l’assessore Sanità-Welfare-Innovazione sociale e solidale del Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo e il direttore generale della Cooperativa Camelot Carlo De Los Rios.
Nella struttura sono accolti minori stranieri non accompagnati, per condividere le attività sviluppate nell’ambito del progetto di hub regionale diffuso del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione del Ministero dell’Interno partito in settembre.
L’iniziativa di sabato 29 novembre sarà l’occasione per incontrare i ragazzi accolti e gli operatori della cooperativa Camelot che gestiscono la struttura, e partecipare assieme a loro alle iniziative organizzate per l’occasione, oltre a degustare i piatti multietnici per conoscersi anche attraverso le tradizioni gastronomiche.
Per contatti: Segreteria ANCI Emilia-Romagna – 051.6338911 – segreteria@anci.emilia-romagna.it
Miryam Cafaro, Assistente Direzione Amministrativa Anci Emilia-Romagna – 345.1358276 miryam.cafaro@anci.emilia-romagna.it

Biblioteca Ariostea – ‘Le parole della democrazia’: conferenza giovedì 3 novembre alle 17
La ‘Politica’ raccontata da Gianfranco Pasquino

Proporrà un approfondimento sul significato del concetto di ‘politica’ e sulla sua evoluzione storica la conferenza di Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza della politica all’Università di Bologna, in programma giovedì 3 novembre alle 17, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L’incontro, che sarà introdotto da Pietro Pinna, rientra nel programma del ciclo ‘Le parole della democrazia’, promosso dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.
Politica
Né definire né studiare la politica è impresa facile (ma neanche ‘farla’ è facile). Nel corso del tempo, gli uomini e le donne hanno cercato e sperimentato, spesse volte inventato modalità diverse per convivere e per organizzarsi al fine di perseguire nel migliore dei modi i loro obiettivi di vita, ma si sono anche sanguinosamente scontrati nella definizione e nel perseguimento di questi fini, dentro i loro territori e nel conflitto fra territori. La guerra, come scrisse memorabilmente von Clausewitz, è “la continuazione della politica con altri mezzi”. Gli uomini e le donne continuano incessantemente a cercare le migliori modalità di convivenza, ma anche di libertà personale e di assegnazione, distribuzione, ridistribuzione delle risorse e dei valori per loro importanti all’interno di ciascuna società utilizzando tutti gli strumenti a loro disposizione. In ogni tempo e in ogni luogo non sono mancati coloro che hanno non soltanto criticato, ma disprezzato la politica. I critici della politica dispongono anche di buoni argomenti. Spesso, la politica “politicata” è inquinata dalla corruzione e macchiata dall’incompetenza; spesso i politici sono inadeguati e autoreferenziali e gli stessi cittadini sono egoisti e menefreghisti; spesso i meccanismi e le strutture della politica sono carenti e obsoleti; spesso è la stessa politica malfatta che peggiora le condizioni, le opportunità, la qualità della vita. La critica è tanto necessaria quanto utile. Però, un conto è la legittima critica delle modalità con le quali viene fatta la politica in un sistema politico e dei comportamenti concreti dei singoli politici e del ceto politico nonché dei propri concittadini. Infatti, rarissimamente la società civile è effettivamente migliore della “sua” politica. Un conto, sostanzialmente diverso, è il rigetto totale e indiscriminato della politica. Questo atteggiamento è, da un lato, irrealistico e illusorio, poiché in tutti i sistemi politici ci sono e ci saranno sempre uomini e donne che vorranno fare politica e che la faranno. Dall’altro, è antidemocratico e controproducente. Sono i regimi non democratici, in tutta la gamma delle loro forme, che mettono fine alla politica, all’espressione delle preferenze da parte di donne e uomini liberi, alla loro competizione e alla loro ricomposizione possibile e mutevole, alle loro opportunità di scelta fra alternative.
(G. Pasquino, Politica e istituzioni, Milano, Egea-UniBocconi, 2016)

Istituto di Storia Contemporanea – Scadrà giovedì 1 dicembre il bando provinciale aperto a scuole, Enti locali, fondazioni e associazioni no-profit
‘Viaggi della Memoria’, progetti per aiutare i giovani a ricordare i drammatici eventi della storia del Novecento
Si chiamano ‘Viaggi della Memoria’ i progetti finalizzati a preservare e a trasmettere ai giovani il ricordo dei drammatici eventi legati alla storia del Novecento. Non solo, intendono valorizzare il ruolo e l’attività dei luoghi cardine, potenziare gli strumenti rivolti allo studio e alla formazione, e a promuovere la riflessione sul significato attuale di quelle vicende. Trarre insegnamento dal passato favorisce la partecipazione dei nuovi cittadini alla vita democratica, contrastando ogni forma di pregiudizio, di razzismo, di xenofobia e di violenza, specie in un periodo tanto controverso.
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha affidato all’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, come a tutti gli altri organi di conservazione e divulgazione della storia comune, il ruolo di capofila per raccogliere le idee sul territorio. Scuole di qualsiasi ordine e grado, enti locali, fondazioni e associazioni no-profit della nostra provincia potranno presentare i progetti entro e non oltre giovedì 1 dicembre, presso i locali dell’Istituto stesso, in vicolo Santo Spirito, 11.
La documentazione necessaria per compilare la domanda è reperibile su www.isco-ferrara.com; per ulteriori specifiche scrivere a istitutostoria.ferrara@gmail.com o chiamare 0532/207343.
La direttrice Anna Quarzi è appena rientrata dall’ultimo viaggio, insieme alle classi dell’Istituto tecnico ‘Aleotti’, dei licei ‘Roiti’ e ‘Dosso Dossi’. Dove e come si può conservare la memoria per progettare il nostro futuro?, è la domanda che ha spinto il gruppo di giovani e adulti, di allievi, docenti e ricercatori a recarsi in Francia, per completare un percorso iniziato in Germania l’anno scorso. Dal Meis di Ferrara, che ha collaborato con l’Anpi alla resa dei contenuti e alla realizzazione dell’itinerario, sono arrivati al Memorial des Enfants Juifs Extermines d’Izieu, al Centre d’Histoire de la Resistance et de la Deportation di Lione, fino a Grenoble, dove molti ebrei ferraresi fuggirono dopo le Leggi razziali del 1938. «Visitando i luoghi in cui si sono manifestati con forza i grandi avvenimenti – spiega la direttrice – i ragazzi toccano con mano le stanze e gli oggetti di altri esseri umani. Possono così rendersi conto dell’intensità del vissuto altrui, che nessun libro per quanto ben scritto ci potrà mai restituire. Gli allievi del “Dosso Dossi”, una volta tornati dal Campo di concentramento di Saschenhausen, hanno montato un resoconto video, ma senza usare le foto di ciò che hanno visto, bensì le inquadrature dei loro occhi intenti a orientarsi – e conclude – È la prova di cosa suscita la storia dentro di loro e non più come fosse un’eco lontana».

Assessorato al Commercio – Sabato 5 novembre 2016, dalle 15 alle 23 circa nelle vie del centro storico di Ferrara
‘Noctis Domini, i signori della notte’, animazioni, trucco e sfilata a tema

Sabato 5 novembre 2016, dalle 15 alle 23 circa, nelle vie più caratteristiche di Ferrara si svolgerà la seconda edizione della manifestazione ‘Noctis Domini, i Signori della Notte’, organizzata dalla oramai già conosciuta in territorio ferrarese Ombre D’Arte, la stessa associazione culturale che ha portato una ‘zombie walk’ a tema hollywoodiano all’interno del FeComics & Games nel giugno scorso. Quest’anno il programma diventa più ampio, partendo da un pomeriggio che coinvolgerà anche le famiglie, con grandi e piccini, e alcuni negozi del centro cittadino in una caccia al tesoro con vampiretti, streghette e maghetti, piccoli lupi mannari e mostriciattoli, accompagnati dai genitori e dallo staff della stessa Ombre D’Arte, alla ricerca degli indizi che aiuteranno gli spiriti intrappolati per Halloween a ritrovare la strada di casa.
Si partirà quindi dalle 15 alle 16.30 in piazza della Cattedrale e piazza Municipio con l’iscrizione alla caccia al tesoro, con presenti due bravissime truccatrici (Emma Peonia di The Dog Fx e Selene Greco) per piccoli e grandi mostriciattoli, per poi partire per le quattro tappe del centro dove divertirsi ed entrare in un mondo magico e suggestivo. Questa sarà solo l’inizio di una giornata in cui verranno tenuti anche diversi set fotografici in giro per il centro con vampiri, licantropi, streghe e stregoni e cacciatori tutti rigorosamente con un abbigliamento a tema gotico, vittoriano, steampunk e cosplay.
Culmine dell’evento sarà la sfilata con punto di ritrovo e partenza piazza Municipio (ore 21 ritrovo, inizio evento e sfilata ore 21.30). Nel corso dell’iniziativa, a partecipazione gratuita e rivolta ad un pubblico prettamente adulto, ma graditi anche i più piccoli, obbligatoriamente accompagnati dai genitori, sono previsti animazioni, giochi di ruolo e improvvisazioni.
Finale intorno alle 23 nel Chiostro San Paolo (entrata Via Boccaleone 19) con un buffet del costo di € 10 a persona, pagabili in loco, con spritz, vino, bibite e stuzzichini.
La singolare parata, che si avvale del patrocinio del Comune di Ferrara, è uno degli avvenimenti creati dall’organizzatrice Roberta Mercatelli – presidente dell’associazione culturale Ombre D’Arte – e con il supporto e la collaborazione di: FeComics & Games, Contrada Rione San Paolo, San Marino Comics, Steampunk Nord Est Italia e Zombie Walk Venezia, oltre alla sponsorizzazione di You & Tea di via de Romei 36/a.
Il progetto ha già riscosso l’interesse degli appassionati, l’attenzione del social network e buoni riscontri nel centro cittadino, anche fra i commercianti. Seppur non esistano reali barriere architettoniche nel tragitto proposto, si chiede la presenza di un accompagnatore per le persone disabili.
La pagina di Facebook ‘Noctis Domini: i Signori della notte, le Origini’ fornisce le informazioni per prenotare la realizzazione del trucco teatrale ad effetto, eventuali convenzioni di pernottamento ed eventuali sull’evento.
Per info: associazione culturale Ombre D’Arte, email ombredarteassociazione@gmail.com, Roberta Mercatelli cell. 347 6910702, Marco Castelli cell. 333 5393994
Link: https://www.facebook.com/events/585617934925804/
Pagina di Ombre D’Arte: https://www.facebook.com/OmbreDarte/?fref=ts

Servizi alla Persona – Giovedì 3 novembre alle 21 lo spettacolo ‘L’uomo invisibile’ al Ctu (via Savonarola 19)
‘Uno sguardo al cielo’: percorso di avvicinamento all’elaborazione del lutto

Giovedì 3 novembre 2016 alle 21 al Centro teatro universitario di Ferrara (via Savonarola 19) prosegue la rassegna teatrale che fa parte del ciclo di iniziative ‘Uno sguardo al cielo’ con lo spettacolo ‘L’uomo invisibile’ di Paolo Musio. Tutti gli appuntamenti nella locandina e nel Programma di sala (allegati scaricabili in fondo alla pagina).
Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione obbligatoria tramite invio di una mail a conversazionilutto@unife.it o telefonando al numero 349 3593164
La presentazione alla stampa del ciclo di iniziative (su CronacaComune, 27 settembre 2016)
Si è svolta in mattinata (martedì 27 settembre) la presentazione del nuovo ciclo di eventi, il quinto, ‘Uno sguardo al cielo’, un percorso di avvicinamento all’elaborazione del lutto organizzato dall’Università di Ferrara in collaborazione con Amsef Srl e onoranze funebri Pazzi e il patrocinio e la collaborazione dell’Amministrazione comunale di Ferrara.
Nel corso dei prossimi mesi sono previste numerose attività ed eventi rivolti all’intera cittadinanza: dalla presentazione di libri d’autore con la partecipazione delle autrici, al Servizio di Consulenza psicologica per persone che hanno affrontato o si trovano coinvolte in perdite gravi o lutti, a laboratori di educazione alle tematiche della morte rivolti alle scuole di diverso ordine e grado fino alla programmazione di cinque rappresentazioni teatrali.
All’incontro con i giornalisti erano presenti l’assessora comunale alla Sanità, Servizi alla persona e Politiche familiari Chiara Sapigni, la docente di psicologia dinamica del dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Ferrara e responsabile scientifica del progetto ‘Uno Sguardo al cielo’ Paola Bastianoni, il docente di storia di teatro e dello spettacolo del dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Ferrara Daniele Seragnoli, l’amministratore unico di Amsef Srl Paolo Panizza e la rappresentante di onoranze funebri Pazzi Michela Pazzi.
Il progetto ‘Uno sguardo al cielo’
Il progetto ‘Uno sguardo al cielo’ organizzato e promosso dalla prof.ssa Paola Bastianoni del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara (www.unosguardoalcielo.com) nasce nel 2012, grazie alla volontà del dott. Paolo Panizza amministratore unico di Amsef Srl, con l’obiettivo di aiutare le persone colpite da eventi dolorosi e traumatici e – al contempo – di sostenere chi vuole avvicinarsi al tema della morte e all’elaborazione dei vissuti legati ad eventi drammatici e faticosi. Dal 2015 partecipa al progetto anche l’agenzia di servizio funebre Pazzi.
La progettualità per l’anno 2016 si articola in numerose attività ed eventi che coinvolgono l’intera cittadinanza.
Nello specifico sono in programma:
>> 1. Un ciclo di Presentazione di libri d’autore alla presenza delle autrici e di Stefano Ravaioli che intervisterà le autrici. Nello specifico incontreremo:
a) in data 27 ottobre 2016 Claudia Ravaldi, autrice del volume ‘Piccoli Principi. Perdere un bimbo in gravidanza e dopo la nascita’, che condividerà con noi il tema del lutto in gravidanza.
b) in data 10 novembre 2016 Teresa Manes, autrice di ‘Punto a capo. La vita dopo il suicidio di mio figlio’, ci offrirà la sua testimonianza di sopravvissuta al suicidio del figlio
c) in data 1 dicembre 2016 Melita Cavallo, autrice del testo ‘Si fa presto a dire famiglia’ introdurrà, attraverso la propria pluridecennale esperienza di presidente di tribunale per minorenni, il tema della perdita che accomuna l’esperienza dei figli coinvolti nei dolorosi e complessi processi di separazione dai propri genitori.
d) in data 2 febbraio 2017 Rosy Genna autrice del volume ‘Metti le ali. Dalla perdita alla rinascita’ affronterà il tema dell’elaborazione del lutto, con particolare attenzione ai processi vitali conseguenti alle perdite di persone care.
e) in data 16 febbraio 2017 Paola Bastianoni, curatrice del volume ‘Dialoghi (in)interrotti: dall’educazione dalla morte al sostegno nel dolore della perdita’, porterà alla nostra attenzione una serie di contributi sul tema realizzati dai partecipanti all’ultima edizione di conferenze rivolte alla cittadinanza e dai corsisti del master ‘Tutela, diritti e protezione dei minori’ che hanno partecipato al concorso per la borsa di studio ‘Sara Cesari’.
Gli incontri si terranno presso la sala San Crispino della libreria IBS-Il Libraccio (Piazza Trento Trieste, 1) Ferrara, dalle ore 17 alle 19. Presenterà i libri Stefano Ravaioli giornalista di Telestense.
>> 2. Un Servizio di Consulenza psicologica. Il Servizio è rivolto alle persone che hanno affrontato e/o si trovano coinvolti in perdite gravi o lutti. Il servizio è gratuito e verrà svolto presso le sedi di Ferrara di Amsef e Onoranze funebri Pazzi. Per info e contatti visitare il sito www.unosguardoalcielo.com, chiamare il numero 349.3593164 o scrivere all’indirizzo mail conversazionilutto@unife.it
>>3. Laboratori di educazione alle tematiche della morte da realizzarsi nelle scuole di diverso ordine e grado.
In linea con le precedenti edizioni, si propongono anche per l’anno scolastico 2016-2017 alcuni laboratori da condurre nelle scuole di diverso ordine e grado. L’obiettivo principale è quello di effettuare percorsi di riflessione condivisa e guidata sui temi della separazione, perdita e morte e di esplorare insieme le reazioni ed i sentimenti connessi. I laboratori verranno effettuati con l’ausilio di sequenze filmiche.
>> 4. Rappresentazioni teatrali
In continuità con le precedenti edizioni, quest’anno il programma di Uno Sguardo al Cielo propone cinque spettacoli teatrali:
a) ‘Totò e Vicè’ di Enzo Vetrano e Stefano Randisi. (13.10.2016). I protagonisti, legati da un’amicizia assoluta, vivono frammenti di sogni che li fanno vivere in bilico fra il mondo terreno ed il cielo, in un limbo temporale fra passato e presente.
b) ‘Rumore di acque’ di Marco Martinelli con Alessandro Renda (20.10.2016). Storia di una vita che si salva evocata dal Generale che racconta la traversata di una coraggiosa donna tunisina. In scena, il ricordo, l’evocazione costante di chi non c’è più, di chi non ce l’ha fatta, di tragedie familiari ed esistenziali.
c) ‘Uomo invisibile’ di Paolo Musio (03.11.2016). Il testo esplora il tema dell’invisibilità come condizione del mondo contemporaneo, oppresso da un’identità frammentata e frammentaria.
d) ‘Ta-pum’ di Paola Sabbatani (17.11.2016). Concerto musicale racconto di canzoni italiane e di altri popoli che parlano della disumanità di ogni guerra, di lotta di resistenza e di amore.
e) Interventi ‘Appunti Antigone’ di Michalis Traitsis (24.11.2016). A partire dal dramma di Sofocle, lo spettacolo offre spunti di riflessione sul conflitto fra Antigone decisa a rispettare le regole della natura e la forza dello Stato e della legge, animata da una pietas universale.
Le rappresentazioni teatrali si terranno al Centro Teatro Universitario (Via Savonarola 19) Ferrara alle ore 21.
Tutti gli eventi sono gratuiti, la prenotazione è necessaria. Per informazioni e contatti:
mail conversazionilutto@unife.it cell. 349.3593164 sito www.unosguardoalcielo.com

Museo di Storia Naturale – Domenica 6 novembre laboratorio per ragazzi dagli 8 ai 12 anni
Dagli Apprendisti scienziati un aiuto agli uccelli per superare i mesi invernali

Come fanno gli uccelli a trovare cibo e riparo nei freddi mesi invernali? A svelarlo, ai ragazzi dagli 8 ai 12 anni, sarà il laboratorio per ‘Apprendisti scienziati’ in programma domenica 6 novembre alle 15,30, al Museo civico di Storia naturale di Ferrara. I giovani partecipanti avranno l’opportunità di scoprire di cosa si nutrono gli uccelli selvatici, dove fanno il nido e come è possibile aiutarli a superare l’inverno costruendo, con materiali di recupero, una piccola mangiatoia da appendere in giardino o alla finestra.
Il laboratorio avrà inizio alle 15,30, per una durata di circa due ore e al costo di 6 euro per bambino e 2 euro per adulto (è necessaria la presenza di un adulto accompagnatore).
Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la sezione didattica del Museo (via de Pisis 24, Ferrara) al numero 0532 203381, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale).

Scuola di Musica Moderna – Venerdì 4 novembre 2016 alle 22 nell’aula magna di via Darsena 57 a Ferrara
Maurizio Ferrini in scena con lo spettacolo ‘… O no?’

Venerdì 4 novembre 2016 alle 22 nell’aula magna intitolata a Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna di Ferrara, via Darsena 57, andrà in scena lo spettacolo di Maurizio Ferrini ‘… O no?’.
Maurizio Ferrini, impegnato nella produzione del progetto artistico ‘… O no?’ prosegue il tour italiano, portando al pubblico alcune delle eccellenze della Romagna. Venerdì 4 novembre alle ore 22 Maurizio Ferrini e i suoi si esibiranno di fronte al pubblico della Scuola di Musica Moderna di Ferrara. E’ proprio dalla sua amata Romagna che prende vita il nuovo personaggio di Ferrini, Politico De Lirio a cui lo spettacolo si ispira. Una Romagna della seconda metà del ventesimo secolo raccontata in chiave ironica, nello stile di Ferrini. ‘…O no?’ non è solo un libro, l’interpretazione teatrale del personaggio pone di fronte all’attore cesenate la necessità di creare una unione di Arti scenografiche e musicali. L’esperimento è dunque uno spettacolo ricco di emozioni, come è facile immaginare pensando a Maurizio Ferrini ma con richiami forti dati dall’esibizione di Claudia Cieli e Claudio Bettocchi, accompagnati dalla pianista Oxana Tchijevskaia. E sarà proprio lei, la talentuosa pianista di San Pietroburgo a offrire al pubblico ‘note musicali’ che rievocano l’Unione Sovietica dissolta nel 1991 (data in cui è ambientata la fine del romanzo di Ferrini) e alcuni brani italiani, inni alla sinistra del periodo. L’esibizione è la replica della registrazione di 15 brani italiani da mattonella (allegata come cd al libro), della domenica pomeriggio del 29 luglio 1979, raccolta da Ferrini nel suo Dancing Cesenautica di Gambettola. A seguire un medley di motivi tradizionali russi e italiani, inni alla sinistra del periodo, tra i quali anche ‘Romagna mia’. La direzione e l’arrangiamento musicale sono del maestro Teo Ciavarella. Ingresso riservato ai soci.
Per info: Scuola di Musica Moderna di Ferrara, via Darsena 57, tel. 0532 464661, fax 0532 1861671, www.scuoladimusicamoderna.it, amfscuoladimusica@fastwebnet.it

Meis – Mercoledì 2 novembre a Tel Aviv. Presenti autorità di Stato e il sindaco Tagliani – Aggiornamento
Il ministro Franceschini in Israele presenta il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara

Il Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani insieme alla delegazione italiana in missione in Israele, guidata dal presidente Sergio Mattarella, ha incontrato questa mattina il Primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme.
Successivamente la delegazione si è recata a Tel Aviv, presso il Museo Eretz Israel.
Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha presentato il progetto del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara assicurando la volontà di portare a compimento i lavori entro i primi sei mesi del 2017. “Il museo – ha affermato Dario Franceschini – sarà un luogo vivo, ricco di eventi e manifestazioni di rilevanza nazionale ma anche luogo di approfondimento sui temi della pace e della fratellanza tra i popoli e dell’incontro tra culture e religioni diverse; dove i giovani potranno conoscere più estesamente la storia, il pensiero e la cultura dell’ebraismo italiano”. Il Ministro ha anche dichiarato che, dopo questa prima presentazione del Meis a Tel Aviv, il progetto sarà presentato anche in altre Città.
Dario Disegni, il Direttore, ha ricordato i l percorso per la realizzazione del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah a Ferrara, partendo dalla sua nascita grazie al voto unanime del 17 aprile 2003 da parte dei gruppi parlamentari
Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle comunità ebraiche, ha ringraziato a nome di tutta la Comunità Ebraica Italiana per quanto si sta facendo per diffondere la cultura del popolo ebraico.
Il Sindaco di Ferrara, nel suo intervento, ha ricordato la tragica e disumana vicenda della Comunità Ebraica europea e i valori fondamentali di libertà, democrazia, uguaglianza e rispetto dei diritti umani ereditata dall’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale, aggiungendo come “in un periodo di forte intolleranza, in cui sono radicati pregiudizi e stereotipi, l’antidoto migliore è il dialogo e l’ascolto: conoscere ciò che è successo per impedire nuovi orrori, trasformare l’ignoranza in conoscenza e l’intolleranza in comprensione “.
La delegazione italiana in missione in Israele, guidata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontra oggi il Primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, per poi spostarsi a Tel Aviv. Qui, presso il Museo Eretz Israel, il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, presenterà il grande progetto del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. A intervenire davanti al Capo dello Stato, il Presidente del Meis Dario Disegni, il Direttore, Simonetta Della Seta e la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, insieme al Sindaco della città di Ferrara Tiziano Tagliani.
Diecimila metri quadrati, sette edifici (due che facevano parte dell’ex carcere cittadino e cinque modernissimi), uno spazio per il percorso espositivo permanente, uno per le mostre temporanee, auditorium, biblioteca, archivio, sale per attività didattiche, aule per laboratori e incontri, caffetteria, parco e ristorante gourmet. Il Meis è rivolto agli italiani di tutte le età, per spiegare loro che il retaggio ebraico, radicato nella penisola con una presenza di 2.200 anni, è parte del bagaglio nazionale. Ma il Museo conta di attirare anche un pubblico internazionale.
Il Meis, nel cui Consiglio di Amministrazione siedono autorevoli rappresentanti del MIBACT, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ferrara e dell’Ucei (l’ex Presidente Renzo Gattegna parteciperà alla presentazione di Tel Aviv), ha radunato attorno a sé anche un Comitato scientifico internazionale di quindici esperti, tra storici, rabbini, sociologi, uomini della comunicazione e competenti in museologia. Tra questi, nomi come Paolo Mieli e Aldo Grasso, Alain Elkann, Donatella Calabi, Manuela Consonni ed Enzo Campelli.
In occasione della presentazione del Meis, verrà mostrato anche il manoscritto (quattro grandi quaderni autografi) de ‘Il Giardino dei Finzi Contini’ di Giorgio Bassani, tra i documenti più importanti e più internazionalmente noti della presenza ebraica ferrarese.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it