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LA CURIOSITA’
Davanti all’università un “vaffa” poco accademico

IMG_1920Un vero e proprio tazebao in grande stile, un “vaffanculo” a tutto e tutti. È stato questo, stamattina, il risveglio del dipartimento di Studi umanistici di via del Paradiso che, sulla strada davanti ai cancelli dell’ingresso principale, si è ritrovato questa enorme scritta ad accogliere studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo.
Un’opera curiosa che stuzzica qualsivoglia passante a fermarsi e leggerla integralmente, una dichiarazione di sicuro tutt’altro che banale. Un semplice messaggio? Una bravata giovanile? Uno sfogo originale? Gli spunti di riflessione che vengono proposti sono molteplici e diversi: si condannano allo stesso modo l’amore e gli iPhone, l’identità di genere e i dopo-sbornia, il senso di responsabilità e il wi-fi lento. Una generazione e una gioventù arrabbiata o annoiata? Un modo insolito per manifestare il disagio diffuso dei giorni nostri o il solito atto di vandalismo frutto del gusto a trasgredire?
Il dibattito è aperto..

VAFFANCULO A:
Fra, l’amore, me, la vita, la morte, l’aspettativa, l’attesa, al dovere, ai piatti da lavare, te, al wi-fi lento, ai ritardi, al pressing, alla fottuta percezione, al futuro, ai SOLDI, alla birra che cade, alle cagaminchia, agli stronzi, ieri, alla testa, l’università, ad Alex l’Ariete, alle fighe di legno, all’identità di genere, alle galere(?), alla “c” che non si legge, al jazz dei fighetti, al senso del dovere, all’iPhone, al dopo sbornia, a chi ci vuole male, le responsabilità, allo sport!

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Andrea Vincenzi



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)