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Interpellanza su costi e investimenti legati al teleriscaldamento cittadino

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PREMESSO

che il Comune di Ferrara ha avviato nei primi anni ‘80 il progetto geotermia per l’utilizzo della
risorsa geotermica come fonte primaria per una rete di teleriscaldamento urbana;
oggi la rete di teleriscaldamento urbano è gestita da Hera ed è costituita da un sistema con
una potenza installata di 152,86 MWt (di cui derivanti da geotermia 14 MWt, da
termovalorizzazione dei rifiuti 30 MWt e tramite centrali termiche di integrazione e riserva a gas
metano 108 MWt – dati Hera) che non riesce a coprire tutto il territorio;

RILEVATO

che l’Amministrazione comunale ha deciso di candidare ai fondi PNRR un nuovo impianto
geotermico per l’estensione del teleriscaldamento a tutto il centro storico;

CONSIDERATO

che i costi del teleriscaldamento non sono mai stati particolarmente competitivi, e
ultimamente hanno avuto incrementi notevoli non giustificati, in quanto basandosi su fonti
locali (geotermia e termovalorizzazione dei rifiuti) non dovrebbero avere a che fare con
l’aumento delle materie prime energetiche di approvvigionamento estero;

SI CHIEDE AL SINDACO E ALL’ASSESSORE COMPETENTE

– a che tipo di teleriscaldamento si stia pensando riguardo all’ampliamento della rete, in
particolare a quali fonti energetiche per integrare la geotermia (rinnovabili?) e quale tipo di
estensione si intende dare rispetto alla rete attuale;- per quale motivo le tariffe del teleriscaldamento sono così alte e hanno subito i rincari in linea con gli aumenti del gas metano, se sono alimentate da fonti locali, rendendo la scelta del teleriscaldamento poco competitiva; e quali margini di riduzione delle tariffe ci sono in una negoziazione con Hera.

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