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da: Associazione Zone K

Il Circolo Arci Zone K di Malborghetto di Boara ospiterà venerdì 29 gennaio 2016 un altro interessantissimo evento, che vedrà protagonista il cantautore e chitarrista modenese Davide Ravera.
Attivo da una quindicina d’anni, la sua carriera si evolve attraverso diversi cicli creativi: “Gospel”, il nuovo lavoro del 2015, rappresenta il capitolo più maturo di questo percorso originatosi tra le ceneri del beat e la deflagrazione del punk. Dopo una giovinezza burrascosa, si dedica alla musica di strada nei primi anni ’90. Con la polistrumentista Anna Palumbo dà poi vita al duo “Frontline Serenaders” con cui si spinge fino in Olanda e UK per un breve tour europeo (2001). Da quell’esperienza nasce nel 2008 il primo album, “Dr. Dave & Mr. Haze – The 2001 Recordings”, cd in inglese autoprodotto a marchio Hazy Music. Nel 2010 Davide pubblica “Bolero”, album registrato un paio di anni prima che raccoglie 13 brani canzoni in italiano del periodo 1999-2007. Chiuso il primo ciclo della sua produzione musicale e dopo un paio di anni di tour intensivo, Davide investe le proprie energie in collaborazioni con interessanti e importanti realtà artistiche del territorio. E’ nel movimento ’“Emilia Ruvida”, organizza “Dedalo nel Frignano” nel 2011, fonda il collettivo MOB factory; con la sua etichetta Hazy Music lavora alla co-produzione di importanti progetti quali il ritorno della Paolino Paperino Band e il debutto dei Monolith.
Prodotto da Umberto Palazzo e registrato da Davide Cristiani presso il suo Bombanella Soundscapes nelle campagne di Maranello, l’album “Gospel” offre due riflessioni filosofiche e 12 storie di vita cruda e reale, ambientate in larga parte tra i portici di una Modena malata e peccatrice ma non per questo esclusa da una possibilità di redenzione. Ogni passaggio nella storia di “Gospel” (l’organicità del materiale scritto in pochi mesi, l’essenzialità dei primi demo su smartphone, la scelta di Palazzo come producer e la filosofia del “recording” di Cristiani, il largo impiego di presa diretta, analogico e macchinari vintage fino all’approdo in Arizona per il mastering di Jim Blackwood, già a lavoro con Calexico e Giant Sand) parla della ricerca di un suono immediato e senza sconti, aperto all’invenzione senza velleità sperimentali e in nome di un’efficacia che mette al bando ogni narcisismo.
Il Circolo aprirà alle ore 18 e il live avrà inizio alle 22.00 circa. Ingresso Up To You e riservato ai soci Arci. Info-line 346.0876998

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it