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Da: Organizzatori

Interno Verde 2019: la quarta edizione del festival dedicato ai giardini ferraresi sarà all’insegna dell’amore. Ilturco, l’associazione che ha ideato e cura la manifestazione, ha scelto San Valentino per annunciare le date della prossima edizione – che si terrà sabato 11 e domenica 12 maggio – e presentare il filo conduttore che guiderà l’organizzazione del fitto programma di eventi che come ogni anno accompagnerà i visitatori di giardino in giardino: l’amore in tutte le sue forme e declinazioni, per coinvolgere chi felicemente l’ha trovato e chi lo sta cercando.
Le iscrizioni vere e proprie si apriranno tra qualche mese ma per la festa degli innamorati è stata preparata una sorpresa: un regalo speciale e gustosissimo, una scatolina che comprende il biglietto di auguri e l’ingresso per due persone al festival, abbinato a due tenerine mignon cucinate e confezionate da Cioccolateria Rizzati, eccellenza artigianale, certificata biologica. Saranno a disposizione presso la sede dell’associazione, in via del Turco 39, aperta dalle 9 alle 19, da oggi fino a giovedì 14 febbraio compreso.
«Nel 2018 ci siamo impegnati per dare nuova vita al Mercato Coperto e l’intero evento è stato pensato in quell’ottica», spiegano gli organizzatori. «Siamo contenti che, anche grazie al nostro impegno, uno spazio dimenticato e sottoutilizzato abbia ritrovato un posto nel cuore dei ferraresi, e che a distanza di pochi mesi dal festival, che l’ha scelto come proprio centro nevralgico, si siano fatti avanti degli investitori intenzionati a ristrutturarlo e riqualificarlo. Quest’anno non ci concentreremo su un luogo ma su un sentimento: la primavera è per antonomasia la stagione dell’amore. Ilturco farà del suo meglio per accogliere con un pizzico di romanticismo le persone che si vogliono bene e offrire a chi cerca l’anima gemella – con la spontaneità e la leggerezza che sempre lo contraddistingue – l’opportunità di divertirsi e mettersi in gioco».
Il format della manifestazione sarà inalterato: per un weekend chi vorrà esplorare e apprezzare l’anima più nascosta e rigogliosa del capoluogo estense potrà approfittare dell’eccezionale apertura al pubblico di decine di meravigliosi giardini privati, a disposizione della collettività grazie alla preziosa partecipazione delle famiglie, delle associazioni, delle aziende e delle istituzioni locali. «Stiamo definendo proprio in queste settimane tutti i dettagli del programma e possiamo già confermare la presenza di tanti spazi inediti, luoghi di grande fascino e suggestione, oltre che ricchi di storia e di storie».
Per informazioni sulla manifestazione, per candidare il proprio giardino o per sapere qualcosa di più sulle iniziative collaterali in programma: www.internoverde.it – info@internoverde.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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