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Intelligenza Artificiale

Due studenti del Dipartimento di Ingegneria di Unife nel team della University of West Florida che si è aggiudicato il terzo posto nella challenge del Governo degli Stati Uniti “AI tracks at sea”

Muddasar Ali e Raffaele Galliera, studenti del corso di laurea magistrale in Ingegneria Informatica e dell’Automazione del Dipartimento di Ingegneria di Unife, sono tra i vincitori della “AI tracks at sea”, una challenge del governo degli Stati Uniti incentrata sullo sviluppo di un sistema di visione artificiale che individua le tracce del traffico marittimo attraverso l’uso esclusivo della capacità di rilevamento passivo delle telecamere di bordo.

La challenge, indetta dalla Naval Information Warfare Center Pacific (NIWC PAC) e dall’Ufficio di coordinamento della scienza, tecnologia, ingegneria e matematica navale (STEM) gestito dall’Office of Naval Research statunitense, ha coinvolto 32 team facenti capo a istituzioni pubbliche, come Università e centri di ricerca, e realtà private statunitensi.

La University of West Florida (UWF), dove Galliera e Ali stanno completando il proprio corso di laurea magistrale con un percorso di doppio titolo, opportunità di internazionalizzazione del Dipartimento di Ingegneria di Ferrara, ha preso parte alla challenge con due team, aggiudicatisi il terzo e il quinto posto.

Partecipando alla competizione, i due studenti hanno potuto dare prova delle competenze e delle conoscenze in tema di Intelligenza Artificiale acquisite durante il percorso di studi in Ingegneria Informatica e dell’Automazione di Ferrara e in fase di completamento presso l’Università della Florida.

Quando abbiamo scoperto che ci eravamo classificati terzi nella competizione – afferma Galliera non riuscivamo a crederci. Per tutto il giorno della gara abbiamo parlato delle sfide e della complessità della challenge, di quello che avevamo fatto per rispondere ai requisiti richiesti ed eravamo davvero molto felici e orgogliosi di quanto avevamo realizzato”.

Il terzo posto ha consentito al gruppo di aggiudicarsi un premio di 35.000 dollari (a beneficio del Dipartimento di Computer Science di UWF).

La notizia dell’ottimo posizionamento nella competizione governativa statunitense è immediatamente arrivata al Dipartimento di Ingegneria di Ferrara, dove docenti, ricercatrici e ricercatori hanno espresso parole di stima e orgoglio per il percorso intrapreso dai ragazzi e per gli ottimi risultati raggiunti in poco tempo.

In particolare la Professoressa Evelina Lamma, coordinatrice del gruppo di ricercatori impegnati sul tema “Intelligenza artificiale” del Dipartimento di Ingegneria di Unife e del laboratorio di ricerca industriale Mechlav del Tecnopolo di Ferrara, ha sottolineato l’importanza di condividere con gli studenti impegno e curiosità nel trattare tematiche di centrale importanza per lo sviluppo tecnologico: “Il risultato conseguito da Raffaele e Muddasar ci rende orgogliosi e ci premia di riflesso, testimonianza anche dell’ottima preparazione che i nostri studenti conseguono presso i nostri corsi di studio, nonché dell’entusiasmo e della volontà con cui partecipano attivamente, insieme a noi docenti, al percorso formativo in settori oggi in forte espansione e applicazione in molti ambiti, come quello dell’Intelligenza Artificiale.”

Proprio in questo campo Il Dipartimento di Ingegneria riveste un ruolo di prestigio a livello internazionale con l’area di Artificial Intelligence. In particolare il corso di Unife sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale in campo medico, tenuto proprio dalla Prof.ssa Lamma per la laurea magistrale in Medicina, è stato inserito pochi mesi fa da Wired nella top ten mondiale degli strumenti formativi per le applicazioni 4.0 in Medicina, unica segnalazione di Atenei italiani in una lista che comprende il Mit di Boston, Harvard, Cambridge, e Duke University.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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