Skip to main content

Da: Ferrara Residency

A FluidHaze: thought-forms from Ferrara Residencyè la mostra conclusiva dell’esperienza di Ferrara Residency 2018, un progetto di residenza d’artista con cadenza annuale elaborato dall’associazione resina con lo scopo di ospitare un gruppo di artisti internazionali per quattro settimane di ricerca e creazione nella città di Ferrara.

La mostra è allestita presso la Porta degli Angeli (Gate|Porta) ed è aperta tutti i weekend dal 22 settembre al 14 ottobre 2018. I prossimi giorni e orari di apertura sono:
5, 6, 7 ottobre, 16:00- 19:00
13 Ottobre, 14:00 – 16:00
14 Ottobre, 12:00 – 14:00

Le opere degli artisti invitati, le cui pratiche spaziano dall’arte visiva a quella sonora, dialogano con gli spazi dell’antica porta della cinta muraria ferrarese, creando una tensione tra patrimonio storico e contemporaneo, caratteristica fondamentale del progetto Ferrara Residency.Le installazioni in mostra alternano indagini su luoghi e storie locali a esperimenti nei rispettivi campi di ricerca, concettuale ed estetica, rappresentando pensieri e forme ancora in via di definizione – da qui il sottotitolo Thought-forms from Ferrara Residency – offrendo allo spettatore la possibilità di uno sguardo privilegiato all’interno del processo creativo. Gli artisti selezionati per l’edizione 2018 di Ferrara Residency sono: Joe Campbell, Ruth Angel Edwards, Henry Bradley, Blue Maignien, Emilia Beatriz, Callum Hill.

resina, inoltre, ricorda il finissage della mostra che si terrà sabato 13 ottobre 2018 in occasione dell’iniziativa regionale “enERgie diffuse: Emilia Romagna, un patrimonio di culture e umanità”. L’evento in due atti Ferrara ResidencyFinissage – Hard timesrequirefurious dancing intende condividere l’esperienza di Ferrara Residency e riflettere su temi come creatività, mobilità e sostenibilità attraverso la lente delle residenze d’artista. Il primo atto si svolgerà dalle ore 15 alle ore 16 e prevede una visita guidata della mostra, presso lo spazio espositivo Gate|Porta con l’obiettivo di restituire al pubblico le modalità e i processi creativi e di ricerca degli artisti ospiti. Per giungere al luogo ospite del secondo atto, la Sala Bianca di Teatro OFF, si percorrerà in bicicletta il tratto di cinta muraria che collega i due siti. Dalle ore 17 a Teatro OFF è prevista una presentazione delle curatrici di resina dal titolo “Mobilità artistica e dialogo internazionale” in cui l’esempio di Ferrara Residency sarà discusso con l’obiettivo di aprire una conversazione sull’impatto e l’importanza di progetti di mobilità giovanile (fisica e di idee) nella scena politica/sociale contemporanea, e come affrontare questi progetti in modo etico e sostenibile. La presentazione verrà accompagnata dal lancio del catalogo di Ferrara Residency 2018.

A seguire, la programmazione dell’evento prevede la partecipazione di diverse realtà radicate sul territorio regionale. L’evento vedrà coinvolti Collettivo Munerude, compagnia di teatro danza con base tra Bologna e Torino; Collettivo HPO, un gruppo di giovani architetti della Facoltà di Architettura ‘B. Rossetti’ di Ferrara; e, infine, due giovani musicisti e DJ ferraresi, Anna Stefani e Marco Tomesani. Attraverso musica, performances e conversazioni, in un formato denso, carico di contenuti qualitativi, l’ottica con cui resina propone questo evento è quella dell’ascolto e della collaborazione, valorizzando modalità di intrattenimento alternativo, in una cornice che celebri estetiche minimali e sostenibili, atmosfere distese e sperimentali.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it