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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Dopo Gabriele Salvatores, che lo scorso anno ha girato in centro storico le magnifiche riprese dello spot Barilla, che hanno fatto il giro del mondo, un altro Premio Oscar, Luis Bacalov, è in arrivo a Comacchio. Nell’ambito della prestigiosa rassegna musicale “Emilia Romagna Festival”, venerdì 22 luglio, alle ore 21.30 il compositore, e direttore d’orchestra argentino si esibirà in concerto nell’Arena di Palazzo Bellini, in un imperdibile recital pianistico. Luis Bacalov, che ha conseguito il Premio Oscar nel 1995 con la colonna sonora del film “Il Postino”, diretto da Massimo Troisi, è uno tra i più apprezzati musicisti cinematografici. Il nome del musicista argentino, che ha intrapreso la formazione pianistica a soli 5 anni niente poco di meno che al fianco di Enrique Barenboim, è strettamente legato a brani del genere tango. Nel 1960 Bacalov ha cominciato a muovere i primi passi come compositore per il mondo del cinema con lo pseudonimco di Luis Enrìquez, collaborando con registi del calibro di Lattuada, Damiani, Scola, Giraldi, Wertmuller, Pasolini, Fellini, Rosi e Corbucci. Non dimentichiamo che le musiche composte per diverse pellicole sono valse a Bacalov la nomination per altri prestigiosi premi internazionali.

Nel 2013 esce Django Unchained, attesissimo film di Quentin Tarantino in cui il regista e sceneggiatore americano riporta l’essenza estetica del western all’italiana, ispirandosi al Django originale dell’epica coppia Sergio Corbucci – Franco Nero. L’omaggio a Corbucci è racchiuso nella colonna sonora, con la ripresa del tema principale del fuoriclasse Luis Bacalov, Django. Un inno trionfale al protagonismo eroico del western vecchia maniera, quando lo sguardo fiero del cowboy solitario si stagliava sulle distese desertiche del selvaggio west.

Luis Bacalov svolge inoltre un’intensa attività come pianista e direttore d’orchestra. La sua composizione per soli, coro e orchestra intitolata Misa Tango, e registrata dalla D.G.G. sotto la direzione di Myung-Whun Chung con Placido Domingo, Ana Maria Martinez e Hector Ulises Passarella, è stata eseguita a Roma con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Per la stessa etichetta Luis Bacalov ha registrato nella sua rielaborazione per pianoforte e orchestra due tanghi di Piazzolla e il suo Tangosain. L’intero album DGG-Universal ha ricevuto una nomination al Latin American Grammy Awards 2001. Nel 2003 inaugura la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, dirigendo l’Orchestra della Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Recentemente ha registrato il suo Triple Concierto, per soprano, bandoneon e pianoforte, presentato in prima esecuzione dalla Santa Barbara Symphony Orchestra sotto la direzione di Gisèle Ben-Dor.

Insieme a Morricone, dagli anni ’60 Bacalov è stato un arrangiatore richiestissimo dai musicisti italiani, da Claudio Villa, a Milva, da Sergio Endrigo, a Mia Martini, sino a Claudio Baglioni, Lucio Dalla, e tanti altri.
Per la rassegna Emilia Romagna Festival, il Premio Oscar propone oltre 60 anni di onorata carriera italiana, dopo aver recuperato tutta la sua argentinità, la sua origine tanghera, da cui mai nessun vero argentino potrebbe mai allontanarsi del tutto.

Così, da solo con il suo pianoforte, ripercorrerà nell’arena di Palazzo Bellini il tango di autori come Vicente Greco, Carlos Gardel, Angel Villoldo e l’immancabile Astor Piazzolla. E quando esce dal territorio argentino, va a pescare comunque un tango dello spagnolo Isaac Albeniz. In questo suggestivo suggestivo concerto, c’è tutto Bacalov, compreso il meraviglioso tema da Oscar de “Il Postino.” Ingresso nell’arena di Palazzo Bellini gratuito.

Questo il programma del recital pianistico:

LUIS BACALOV pianoforte

Ignacio Cervantes 3 Danze

Isaac Albeniz Tango

Vicente Greco Rodriguez Peña

Luis Bacalov Policier Mélancolique

Carlos Gardel El Dia que me Quieras

Luis Bacalov Seducciòn

Astor Piazzolla Decarisimo

Luis Bacalov Ricercare Baires

Angel Villoldo El Choclo

Luis Bacalov Ricercare Baires

Luis Bacalov Kill Bill

Luis Bacalov Tangana Ostinato

Luis Bacalov Il Postino

Astor Piazzolla Invierno Porteño

Astor Piazzolla Libertango

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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