Skip to main content

Da ufficio stampa

Nuovi servizi di raccolta rifiuti e riorganizzazione delle stazioni ecologiche di base a Porotto, Casaglia e Ravalle. Obiettivi: migliore qualità della raccolta differenziata, conferimento più agevole dei rifiuti e decoro urbano

Un nuovo passo avanti per il progetto iniziato nel 2010 a sostegno della raccolta differenziata dei rifiuti voluto da Hera in collaborazione con il Comune di Ferrara e ATERSIR. Dal mese di marzo le località di Porotto, Casaglia e Ravalle saranno coinvolte in una serie di azioni di riorganizzazione del servizio di raccolta rifiuti. Nel corso del 2017 saranno coinvolte altre zone del Comune di Ferrara.

Le modifiche che verranno apportate al servizio sono essenzialmente due: raccolta domiciliare dei rifiuti, che però riguarderà solo alcune vie a bassa densità abitativa, e completamento della riorganizzazione delle isole ecologiche di base iniziata nel 2010.

Raccolta rifiuti domiciliare
In alcune vie a bassa densità abitativa sarà introdotta la raccolta domiciliare per plastica, carta, vetro e lattine, potature, organico e rifiuti indifferenziati.
Per familiarizzare con le nuove modalità, i cittadini riceveranno la visita degli informatori ambientali di Hera. Visita anticipata con una lettera informativa, inviata a tutte le famiglie.
Gli incaricati di Hera, facilmente riconoscibili grazie ai tesserini di riconoscimento con il logo Hera, avranno il compito di incontrare le famiglie per spiegare loro i comportamenti da adottare per svolgere al meglio la raccolta differenziata.
Essi, inoltre, lasceranno gratuitamente alle famiglie visitate un kit per il corretto conferimento dei rifiuti: 5 pattumelle per la raccolta domiciliare di organico, carta, plastica, vetro, lattine e indifferenziato, una guida e il calendario delle giornate di raccolta.

Riorganizzazione delle isole ecologiche di base
Saranno ridefinite alcune posizioni delle isole ecologiche di base, e i cassonetti per rifiuti indifferenziati localizzati in postazioni singole verranno accorpati nelle isole ecologiche. Ogni postazione isola ecologica sarà composta da una dotazione completa di cassonetti stradali per plastica, carta, vetro, organico, sfalci/ potature e indifferenziato. Questo permetterà di mettere a disposizione dei cittadini tutti gli strumenti necessari a conferire agevolmente i rifiuti in modo differenziato,
seguendo criteri di razionalizzazione del servizio e nel rispetto delle distanze prescritte dal Regolamento ATERSIR.

Decoro urbano
Particolare attenzione sarà posta al decoro urbano con attività di manutenzione di tutti i contenitori stradali iniziando dai cassonetti di carta e plastica. Verrà effettuata sui cassonetti una adeguata manutenzione e verranno sostituiti i più obsoleti. Verranno inoltre attivate le pulizie radicali delle aree di alloggiamento cassonetti ottenendo un miglioramento del decoro dei quartieri.

Benefici del progetto
Il progetto di riorganizzazione della raccolta rifiuti, che in questi ultimi anni ha data ottimi risultati, è finalizzato a promuovere atteggiamenti più responsabili da parte di tutti volti ad aumentare e migliorare la raccolta differenziata.
La raccolta domiciliare in alcune vie a bassa densità abitativa è attivata per facilitare il conferimento differenziato e in sicurezza, dei rifiuti in zone dove le isole ecologiche di base sono più disagevoli da raggiungere.
Il contemporaneo potenziamento delle isole ecologiche, accompagnato dalla riduzione dei cassonetti dell’indifferenziato dislocati in posizioni singole, consentirà ad ogni cittadino di conferire nella stessa posizione tutte le frazioni di rifiuto. Grazie a questo doppio intervento, sarà possibile rendere più efficiente il servizio e orientare maggiormente i cittadini al conferimento differenziato dei rifiuti.

tag:

HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it