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da: ufficio stampa Hera

Sabato mattina, al Liceo Carducci le “Letture teatralizzate”

Si conclude sabato 14 la settimana ferrarese del Pozzo di Scienza di Hera con il gran finale delle “letture teatralizzate” , in scena al Liceo Carducci di Ferrara.
Le “Letture teatralizzate di alcuni dei più celebri brani di letteratura e saggi sulla cultura del cibo sono la novità di questo 2015. Messe “in scena” dalla Compagnia del Teatro dell’Argine di San Lazzaro, i testi proposti alle classi sono stati scelti direttamente dagli insegnanti tra un ventaglio di proposte e le letture saranno seguite da un momento di approfondimento e discussione con gli studenti. I brani sono tratti da “Il mondo Anna” di Jostein Gaarder, “Solar” di Ian McEwan, “Un’idea di felicità” di Luis Sepúlveda e Carlo Petrini. Le letture in programma con il Pozzo di Scienza di Hera hanno il patrocinio del Centro per il Libro e la Lettura, l’istituto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali presieduto dal libraio bolognese Romano Montroni,

Il Pozzo di Scienza 2015: le novità
L’appuntamento con le “Letture Teatrali è la conclusione della settimana ferrarese del ‘Pozzo’, terza tappa del programma itinerante che in due mesi toccherà le principali città emiliano-romagnole. All’ombra del Castello Estense, il Pozzo di Scienza ha coinvolto 10 tra principali istituti del capoluogo e dei comuni limitrofi, per un totale di 1.700 studenti (11.000 in tutta la regione), con incontri tenuti da giornalisti ed esperti e con laboratori dedicati a “FOODING: allenare la mente per nutrirsi meglio”. Il tutto sulla scia dei temi legati all’Expo di Milano che nel 2015 segnerà l’Italia, ovvero il cibo, l’alimentazione, la gestione sostenibile delle risorse globali. Tutti apprezzati gli incontri e i laboratori. In modo particolare è stata molto apprezzata dai ragazzi la conferenza sulla Gastronomia Molecolare presentata da collaboratori del gruppo di ricerca di Davide Cassi, professore di Fisica all’Università di Parma ma anche direttore del Laboratorio di Fisica Gastronomica e collaboratore di chef e pasticceri di tutto il mondo.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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