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da: organizzatori

Uscira’ giovedì 11 dicembre 2014 su tutti i portali digitali il singolo ” Il colore giallo” pubblicato dalla etichetta Jaywork di Paolo Martorana e Luca Facchini, composto da Leonardo Veronesi con la collaborazione di Mirko Guerra e Nicola Scarpante interpretato da Enrica Bee. “Il colore giallo” è un progetto particolare al quale hanno collaborato: Andrea Polidori: batteria
Pino De Fazio: pianoforte, archi
Leonardo Veronesi: Chitarre acustiche ed elettriche, ukulele, tastiere, cori
Mirko Guerra: programmazione, tastiere, editing, cori
Enrica Bee: voce, cori
Davide Viviani: mixaggio
Il brano è stato scelto e inserito nella colonna sonora del suo film dal regista Marco Lui. Il film intitolato “John- il segreto per conquistare una ragazza ” è uscito oggi ed è un film divertente, avventuroso, romantico e poetico adatto a grandi e piccoli. Il film, che presto sara’ proiettato anche a Ferrara, lo si trova in formato originale: un pennino USB.
Il colore giallo è un brano fresco, solare, intelligente, ironico che conferma la bravura di Leonardo Veronesi cantautore eclettico che spazia dall’essere autore per se e per altri interpreti, al teatro , ai live e ora si è cimentato con successo anche nell’ambito delle colonne sonore. Uscirà a breve anche il video clip ufficiale girato da Nicola Scarpante e Marco Lui. Un team di lavoro formato da artisti che stanno facendo un grande gioco di squadra ognuno mettendo a frutto al meglio le proprie specificità. Mirko Guerra (War-K) è cantante e musicista che si sta facendo spazio nel panorama musicale italiano e internazionale per doti canore e interpretative molto particolari; Nicola Scarpante produttore musicale e video maker è una garanzia di qualità e poi c’è l’interprete de IL COLORE GIALLO Enrica Bee, una voce potente e aromiosa che le permette di spaziare in ogni genere musicale.
Enrica Bee ( Enrica Bolognesi)
fin da piccola manifesta una grande passione per la musica che la porta a studiare canto in modo continuativo alternando le lezioni alle esibizioni live con coverband. Successivamente prosegue la sua esperienza musicale come solista esibendosi in locali e in occasione di eventi.
Nel 2008/2009 la redazione di Telestense la contatta per partecipare ad una serie di puntate della trasmissione sportiva “Domenica Con Te” in qualità di intrattenitrice musicale all’interno del programma in onda la domenica pomeriggio.
Dopo questa esperienza decide di intraprendere un percorso musicale alternativo fondando un gruppo “Enrica B Band”. Il risultato è una band che propone cover di musica leggera italiana e cover rock internazionale riarrangiate in chiave acustica.
Nel 2012 conosce il cantautore Leonardo Veronesi con il quale inizia a collaborare come corista e partecipa al progetto acustico di inediti e cover selezionate che lo stesso Veronesi porta in giro per locali e teatri.
Ed ora ha pubblicato il suo primo singolo: “Il colore giallo” un brano che allieterà il nostro Natale!!!

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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