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Da: Regione Emilia-Romagna

Giornata della Memoria. La Regione lancia il film “Son morto che ero bambino”. Anteprima alla Camera dei Deputati con l’assessore Mezzetti il 23 gennaio. La presentazione al Mast a Bologna il 30 gennaio col presidente Bonaccini e Francesco Guccini

La realizzazione del film è di Nene GrignaffinieFrancesco Conversano in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna. Il 27 gennaio, giorno della Memoria, sarà trasmesso alle ore 21 su Rai Storia. Dal 23 gennaio l’intervista alla regista on line su RadioEmiliaRomagna

Un film per ricordare l’eccidio degli ebrei, attraverso lo sguardo di uno dei cantautori italiani più amati, Francesco Guccini, autore de “La canzone del bambino nel vento”, entrata nella storia della musica come ‘Auschwitz’. La pellicola, dal titolo “Son morto che ero bambino- Francesco Guccini va ad Auschwitz”, è stato realizzatoda Nene Grignaffini e Francesco Conversano, con il sostegnodella Regione Emilia-Romagna.

In occasione della Giornata della Memoria, il film verrà presentato in anteprima a Roma alla Camera dei Deputati lunedì 23 gennaio, alle ore 17, alla presenza dei due registi, della presidente della Camera, Laura Boldrini, della presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, dell’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti, dell’insegnante dell’Istituto Comprensivo “S. D’Acquisto” di Gaggio Montano (Bo), Raffaella Zuccari, di monsignor Matteo Maria Zuppi, vescovo di Bologna, di Walter Veltroni e Sami Modiano, testimone della Shoah deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Il film verrà poi presentato a Bologna nella sede della Fondazione Mast (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia via Speranza,42), lunedì 30 gennaio, alle ore 18,30, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e del cantautore Francesco Guccini.

“Il film– afferma l’assessore Mezzetti-, è una testimonianza legata a uno dei cantautori più significativi a livello mondiale, Francesco Guccini, che con ‘La canzone del bambino nel vento’, ci ha regalato un brano fondamentale per la cultura di un’intera generazione. Il film racconta anche gli sguardi e la costernazione delle nuove generazioni di fronte allo sterminio degli ebrei, l’orrore nei loro occhi. Alla domanda ‘come è stato possibile?’ può esserci solo una risposta univoca: mai più. Un film quindi doveroso, per una regione come la nostra che ha visto stragi ed eccidi tra i civili, soprattutto in un momento in cui il revisionismo trova sempre più seguaci e vi è quindi la necessità di confermare e ricordare la verità con ulteriori testimonianze”.

Il film prende ispirazione da “La canzone del bambino nel vento”, un brano culto per un’intera generazione, entrata nella storia della musica come “Auschwitz”, che il giovane Francesco Guccini pubblicò nel 1966. A cinquant’anni di distanza, nel marzo scorso Guccini ha intrapreso il viaggio nei luoghi che hanno ispirato il brano, salendo sul Treno della memoria, organizzato da Cgil-Cisl-Uil Lombardia, insieme al vescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi e agli alunni della classe 2°B della scuola media Salvo d’Acquisto di Gaggio Montano. La documentazione di questo viaggio, nella memoria dello sterminio, è stata affidata alle telecamere di Nene Grignaffini e Francesco Conversano. La produzione è Movie Movie, realizzata in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, e la fotografia a cura di Roberto Cimatti.

Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, il film verrà trasmesso alle ore 21 su Rai Storia, canale 54 del digitale terrestre, mentre già dal 23 gennaio sarà disponibile su RadioEmiliaRomagna, la radio web della Regione, l’intervista alla regista Nene Grignaffini./C.L.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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