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Comunicato stampa Italia Nostra di Ferrara.

La cura del complesso ambientale e monumentale delle Mura:

Nell’ottobre 2020 con una lettera al Sindaco (che si rende nota in allegato) Italia Nostra esprimeva soddisfazione per la decisione dell’Amministrazione Comunale di procedere alla manutenzione straordinaria di un chilometro di mura ogni anno, ma anche preoccupazione per i criteri e le modalità d’intervento, auspicando che si intervenisse sulla base del manuale tecnico predisposto in occasione del restauro generale delle Mura, restauro unanimemente riconosciuto di grande qualità.

Italia Nostra ricordava inoltre che il progetto Mura non era stato del tutto realizzato, soprattutto nelle proposte progettuali finalizzate a ridare continuità all’intero percorso della cinta muraria, chiedendo su questo l’orientamento della attuale Amministrazione anche cogliendo l’occasione della revisione del piano urbanistico generale e l’opportunità del recovery plan.

Italia Nostra ribadiva inoltre la necessità di istituire un osservatorio permanente composto di esperti, una sorta di “Opera delle Mura”, per salvaguardare in modo adeguato un organismo monumentale-ambientale-urbanistico, indissolubilmente legato al parco urbano, così complesso, ma anche tanto importante per la qualità della vita nella città. A quella lettera fece seguito una risposta cortese dell’assessore Maggi, ma senza alcun esito concreto.

Numerosi episodi che coinvolgono il complesso delle Mura, alcuni dei quali molto preoccupanti, inducono ora con forza a riproporre i contenuti di quella lettera:

  • l’abbattimento contemporaneo di 12 robinie pluridecennali, alcune delle quali apparentemente sane ad un esame visivo dei tronchi recisi, sul terrapieno di via Baluardi ha distrutto, ben che vada per decenni, l’importante effetto paesaggistico del filare
  • il progetto Mura aveva giustamente liberato il vallo (un tempo occupato dall’acqua) dalla vegetazione infestante per favorire la visibilità anche a distanza della cerchia muraria, salvaguardando soltanto alcune presenze arboree importanti come zone d’ombra lungo i percorsi; ora, perseverando nell’errore già commesso sul lato nord, si stanno piantando a caso, soprattutto nel vallo sud, alberi di ogni tipo, senza alcun sensato o riconoscibile criterio paesaggistico
  • è comparso l’uso di erba sintetica in una zona attrezzata per esercizi ginnici su un tratto del terrapieno delle mura rinascimentali, che aggiunge dubbi di coerenza con il Progetto Mura a quelli già manifestati in occasione degli interventi alla porta dell’Amore e ai fornici di via Azzo Novello
  • sorge forte il dubbio che la manutenzione del primo chilometro di mura sia iniziata senza campionature preventive di finitura e di stuccatura che, sulla base delle linee guida, possano garantire un risultato unitario e coerente all’immagine dell’intera cerchia muraria
  • il proliferare di vegetazione su lunghi tratti della cortina muraria rischia di aggravarne rapidamente il degrado, richiamando la necessità di non abbandonare la manutenzione ordinaria.

 Italia Nostra, legittimata dall’importante ruolo avuto in passato per il recupero delle Mura, chiede all’Amministrazione Comunale attenzione e risposte alle proposte e ai motivi di  preoccupazione  sopra esposti.

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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