Skip to main content

Da Hera

La multiutility sostiene il progetto Eco Festival; iniziative per informare sulle nuove modalità di raccolta rifiuti e la raccolta differenziata e l’acqua di rete.

Un’operazione ‘verde smeraldo’ per informare i cittadini sulle nuove modalità di raccolta rifiuti, ridurre i rifiuti, intensificare la raccolta differenziata e promuovere l’uso dell’acqua di rete; è questo ciò che farà Hera nell’ambito del ‘Ferrara Busker Festival’ nella sua 30a edizione. Il Gruppo Hera, main sponsor della manifestazione, contribuirà in modo attivo alle otto giornate ferraresi dell’Eco Festival’.

Fieri di fare la differenza
È allestito in piazza Trento Trieste, presso la Sorgente Urbana, il gazebo Hera e tutte le sere del Festival: dalle 21 alle 24 nei giorni feriali e dalle 18 alle 20 la domenica, verranno fornite informazioni sul nuovo sistema di raccolta rifiuti e donati simpatici gadget.
L’Amministrazione Comunale ed Hera hanno avviato nuove modalità di raccolta rifiuti che, nel 2017, si estenderanno progressivamente a tutto il territorio comunale.
La novità consiste essenzialmente nell’introduzione del cassonetto dell’indifferenziato dotato di calotta che si apre con la Carta Smeraldo.
L’’obbiettivo è raggiungere il 70% di raccolta differenziata introducendo sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti indifferenziati conferiti. Altro importante obiettivo è migliorare la raccolta differenziata. Infatti, migliore è raccolta e più materiale prezioso è possibile riciclare
In Hera, tutti i rifiuti raccolti sono tracciati e annualmente i risultati della raccolta sono resi pubblici, pubblicati sul sito di Hera e riportati in un opuscolo: ”Sulle tracce dei rifiuti” che è possibile ritirare presso il gazebo insieme ad altre pubblicazioni che aiutano a fare correttamente la raccolta differenziata.
Inoltre presso il gazebo verranno fornite informazioni e stampati sul corretto conferimento degli oli alimentari esausti. L’obiettivo è incrementare la separazione dell’olio, perché si tratta di un rifiuto molto dannoso per l’ambiente quando non trattato correttamente. Se versato negli scarichi domestici, oltre a provocare danni al sistema di depurazione e alle reti fognarie, causa un grave inquinamento ambientale a falde, corsi d’acqua e suolo.

Promozione del compostaggio
Presso il gazebo sarà possibile, inoltre, ottenere informazioni sulla raccolta dell’organico, sul compostaggio domestico e prenotare una compostiera che verrà fornita gratuitamente da Hera.
Lo spreco alimentare si combatte anche impedendo che quanto resta del cibo non più utilizzabile diventi un rifiuto da smaltire. Come? Trasformandolo in compost.
La frazione organica, se differenziata correttamente e sottoposta a fermentazione, può essere trasformata in un particolare terriccio, il compost, molto utile come fertilizzante in agricoltura e nel giardinaggio. Per consentirne il recupero, Hera, sul territorio di Ferrara, ha incrementato dal 2010 la raccolta stradale dell’organico e promosso, anche di recente, importanti campagne di informazione.
Nel solo 2016 sono state recuperate sul territorio servito da Hera 197.000 tonnellate di materiale organico, avviate al compostaggio.

tag:

HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it