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Da ufficio stampa Federmanager Ferrara

Il 15 marzo secondo appuntamento 2017 di “Aperitivo con il manager”, ciclo di conferenze su stili manageriali e conduzione d’impresa patrocinato da CDi Manager

Mercoledì 15 marzo Federmanager Ferrara, Associazione dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia, promuove un’occasione di confronto sul tema “Processi di headhunting e di selezione dei manager per ruoli chiave”.

Si tratta del quarto appuntamento di “Aperitivo con il manager”, ciclo di incontri dedicati agli stili manageriali e alla conduzione d’impresa e avrà luogo presso l’Hotel Orologio in via Darsena 67 a Ferrara, dalle 18 alle 20.

“Il tema della serata vuole essere una riflessione sul lavoro in un momento particolarmente difficile per l’occupazione – commenta Giorgio Merlante, presidente di Federmanager Ferrara –, ma valutando anche l’opportunità offerta da nuove formule di inserimento nelle aziende che si vanno diffondendo, in particolar modo nelle Pmi e i segnali positivi evidenziati nei giorni scorsi dall’Istat”.

Secondo il recente “Rapporto sulla competitività dei settori produttivi”, le tendenze macroeconomiche segnalano da un lato un chiaro recupero di competitività del nostro sistema produttivo, dall’altro però un ritmo di crescita ancora modesto, soprattutto nei confronti delle principali economie europee. Il sistema delle imprese italiane è uscito dalla seconda recessione ridimensionato nel numero d’imprese (-4,6%, oltre 194mila unità in meno) e di addetti (-5,0%, quasi 800mila unità in meno) tra il 2011 e il 2014.

“Il mondo del management – prosegue Merlante – non è stato risparmiato. Dirigenti e quadri tra il 2008 e il 2015 hanno subito un taglio di oltre 130mila unità, quindi a maggior ragione per assecondare la ripresa le aziende hanno bisogno di figure apicali, soprattutto per ricoprire ruoli chiave per l’internazionalizzazione, la digitalizzazione e l’innovazione.”

Un focus particolare riguarderà il temporary management, ovvero l’inserimento in azienda di dirigenti a contratto temporaneo oppure di alte professionalità con deleghe, obiettivi e tempi predeterminati, ma anche l’utilizzo di tecniche innovative per gestire al meglio competenze, stress e leadership.

Intervengono su questi temi in qualità di relatori Federico Sacchi, Amministratore delegato di CDi Manager e Stefano Pasqualetto, Amministratore delegato di Inner Space for Talent. Modera l’incontro Luca Scanavini, Consigliere Emilia Romagna Associazione Italiana Formatori e consulente Accredia.

Dopo l’intervento dei relatori, il pubblico può intervenire con domande e riflessioni sul tema della serata, che si chiude in modo conviviale con un aperitivo.

La partecipazione è gratuita e aperta al pubblico. E’ gradita la prenotazione: scrivere a ferrara@federmanager.it oppure telefonare dalle 9 alle 12 al numero 0532 202756

FEDERMANAGER Ferrara, fondata nel 1946 e con all’attivo circa 300 iscritti, tutela e promuove l’immagine e il ruolo della categoria dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia e fa capo a FEDERMANAGER nazionale. Si propone quale punto di riferimento per manager in attività, temporaneamente inoccupati, in pensione o dirigenti che svolgono attività professionale. Info: http://www.ferrara.federmanager.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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