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Fabio Bergamini: «Il presidente Bonaccini si opponga a questo scellerato progetto di fusione, che rischia di creare danno ai territori e alle imprese ferraresi»

Da: Ufficio Stampa Lega

Lo stop che era stato imposto dal Tar sul progetto di fusione delle Camere di Commercio ha incontrato martedì un ostacolo imprevisto: la Corte Costituzionale, infatti, non ha ravvisato la violazione del principio di “leale collaborazione” tra Stato e Regioni, in merito alla riforma delle Camere di Commercio. Dunque, stando così le cose, «l’iter di fusione che era stato avviato e che va contro ogni regola di buon senso potrebbe riavviarsi a breve, mettendo a rischio la sopravvivenza, a Ferrara, di un’istituzione che ha una funzione insostituibile e che rappresenta un valore per le imprese del nostro territorio», mette in allarme il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini. La sentenza della Corte Costituzionale, che verrà depositata nelle prossime settimane e che ricorda le numerose “interlocuzioni” avvenute tra il Governo e le autonomie regionali, nel momento in cui si discusse la riforma, spalanca un’autostrada al processo di fusione degli istituti dedicati al commercio ed all’impresa. Un processo che fu avviato a seguito della sconclusionata riforma delle Province di Matteo Renzi. «Quei progetti riformisti furono rigettati nella quasi totalità dai cittadini, attraverso un referendum, e la riforma “a metà” delle Province di Del Rio ha creato danni incalcolabili al territorio – precisa Bergamini – poiché ha depotenziato questo ente, senza di fatto togliergli le competenza, come per la gestione della sua rete stradale. Ora, le conseguenze di quella scelta ricadono sulle Camere di Commercio e tutto ciò è inaccettabile. E’ quanto mai necessario – rincara il consigliere leghista – che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, si opponga ad un processo di fusione ormai anacronistico e non funzionale alle esigenze di sviluppo del nostro territorio».

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