Skip to main content

da Lega Nord Emilia Romagna

FABBRI (LN): “AUMENTA L’IVA PER FINANZIARE GLI SBARCHI DEI MIGRANTI. IL GOVERNO LO METTA NERO SU BIANCO IN SCONTRINI E BUSTE PAGHE, COME PER LA MANCIA DA 80 EURO”

Il capogruppo del Carroccio sostiene il “no” dei sindaci dell’Alto Ferrarese a nuovi arrivi

“E’ notizia di questi giorni: il Governo è a caccia di 4 miliardi e passa per finanziare l’accoglienza dei sedicenti richiedenti asilo, che sta costando una cifra record: dal 2016 a quest’anno, da 3,4 miliardi è previsto un incremento di 1,2 miliardi. L’ipotesi più gettonata per colmare il gap è un rincaro dell’Iva: quando si stuferanno gli italiani di vedersi mettere le mani in tasca per finanziare l’invasione dei propri territori?” Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord in Regione, sostenendo i sindaci dell’Alto Ferrarese (Cento e Bondeno) davanti alla previsione di nuovi arrivi, allarga l’analisi e punta il dito contro questa esplosione di spesa pubblica che finisce col riempire l’Italia di clandestini. E lancia una provocazione: “Si parla sempre di questione morale per i migranti, ma mai per i contribuenti. E allora: perché il governo targato Pd, tanto bravo a mettere il timbro in busta paga sulla mancia degli 80 euro, che tra l’altro si è rivelata un flop, tra restituzioni dovute e scarso impatto sul pil, non fa la stessa cosa per le imposte con cui finanzia la cosiddetta accoglienza? Perché non indica, nei cedolini dei dipendenti, nelle dichiarazioni dei redditi degli imprenditori, o negli scontrini, l’aggravio dovuto alla spesa per i sedicenti richiedenti asilo? Eppure sarebbe doveroso verso i cittadini: hanno almeno il diritto di sapere quanto gli costa l’invasione del loro territorio, che nel 2017, stando alle previsioni del Viminale, raggiungerà livelli di sbarchi mai toccati”.
A proposito di territorio, è dunque forte il “no” da parte di Fabbri a nuovi arrivi nell’Alto Ferrarese: “Toselli e Bergamini ricordano la realtà a un Governo e a istituzioni che colpevolmente continuano a ignorarla: siamo nel cratere sismico – puntualizza il leader del Carroccio emiliano-romagnolo – , ancora in stato di emergenza, con tante famiglie ancora fuori casa. Basta questo a dedurre che non è possibile gravare ulteriormente su questi Comuni, o serve altro? La nostra linea resta chiara: stop alla politica del porte aperte per tutti calata dall’alto dagli esecutivi targati Pd, campioni di parole buone per i salotti e di scaricabarile, sport dove i dem davvero eccellono. Uno sport in cui il barile parte da Roma e arriva puntuale sui nostri territori”. La catena è nota: il Governo impone direttive che le Prefetture eseguono, con risultati tristemente noti, vedi il caso di Gorino. “Serve maggior chiarezza da parte di questi organi – attacca Fabbri -, oltre che maggior presenza. Nel cratere il Prefetto di Ferrara non si è mai visto”.
Si vede invece il ricco business che ingrassa le cooperative, coi fatturati che si impennano grazie ai richiedenti asilo. Per quanto riguarda Bondeno, la Lega chiede chiarezza anche sulla struttura parrocchiale della frazione di Salvatonica, dove parrebbero prossimi nuovi arrivi: “Ci attiveremo – chiude Fabbri – affinché venga stabilito dalle autorità se vengono rispettati tutti i requisiti, anche a livello sanitario”.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it