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Da: CSO Italy.

Nonostante i controlli imposti dalla vigilanza sulla sicurezza sanitaria a livello internazionale, è ancora una volta frenetica e ancora più carica di attese del solito la vigilia di Fruit Logistica, dove la prima collettiva italiana si conferma, con ben 50 aziende, “Italy. The Beauty of Quality”, organizzata e gestita al padiglione 2.2 di Messe Berlin da CSO Italy in collaborazione con ICE, Fruitimprese ed Italia Ortofrutta Unione Nazionale, su una superficie di 1.200 metri quadri.
“Dopo quello che ci è successo nel 2019 come sistema ortofrutticolo italiano, con consumi in calo del 3% ed export in caduta, questa edizione 2020 di Fruit Logistica – afferma il presidente di CSO Italy Paolo Bruni – è quanto mai necessaria alle nostre imprese per stringere nuove relazioni internazionali e rilanciare i rapporti in essere. Berlino è sempre stata funzionale a migliorare il posizionamento internazionale della nostra ortofrutta, quest’anno sarà ancora di più il termometro con cui dovremo misurarci”.
“Avremo con noi la ministra Bellanova – sottolinea Bruni -, che parteciperà mercoledì alle 12,30 all’inaugurazione della collettiva Italy, insieme all’amico Paolo De Castro, all’ambasciatore Mattiolo e al direttore dell’ICE Luongo, e questa presenza è una bella novità, è un segno che le istituzioni e il governo sono vicini al settore, ne colgono l’importanza e avvertono la necessità di compiere adesso azioni mirate di supporto per le quali, sia a livello interno che internazionali, non possiamo aspettare oltre”.
In effetti sono due i momenti salienti della fitta convegnistica programmata nello spazio condiviso da CSO Italy e ICE a Berlino: l’inaugurazione di mercoledì appunto, ma anche, giovedì 6 febbraio alle 11,30, l’incontro con l’on. Paolo De Castro e il direttore generale delle Politiche Internazionali ed Europee del ministero delle Politiche Agricole, Felice Assenza, sul futuro di PAC e OCM Ortofrutta a sostegno di redditi e ambiente che si confronteranno con le Rappresentanze Italiane del settore .
Circa le preoccupazioni legate al Coronavirus, Paolo Bruni pone la massima fiducia nelle autorità sanitarie dello Stato di Berlino sulle misure precauzionali intraprese e sugli ulteriori controlli assicurati da Messe Berlin. “Dalla Germania – precisa Bruni – ci hanno confermato che tutte le necessarie misure precauzionali sono state prese, costituendo per Messe Berlin la sicurezza dei partecipanti a Fruit Logistica la massima priorità. Conoscendo i tedeschi, non abbiamo ragione di credere che a queste affermazioni non siano seguiti atti concreti che ci faranno stare tranquilli nello svolgimento delle attività. Non è solo la mia opinione, le aziende della nostra collettiva hanno confermato la loro presenza”.
Lo spazio della collettiva Italy è suddiviso in 5 stand. Qui di seguito l’elenco delle oltre 50 aziende che hanno confermato la loro presenza.
Stand A03: Alegra, Brio, Jingold, Naturitalia, Opera, Valfrutta
Stand A04: Agribologna, Al.Ma, Apo Scaligera, Bestack, Cedior, Ceor, CIV, Conor, CPR System, D’Avino, Fogliati, FruitImprese, Mazzoni, OPO Veneto, Orogel Fresco, Peviani, Pignataro, Salvi-UNACOA, Secondulfo, T18, Veritas Biofrutta, Vignali Trasporti.
Stand A05: AOP Luce, De Lucia, Kingfruit, Oranfrizer.

Stand A06: Origine.
Stand A08: Apofruit Italia, Bio Sikelia, Campania Felix, Canova, Granfrutta Zani, FruttHera, Italia Ortofrutta, La Deliziosa, Mediterraneo Group, Nicofruit, Ortolanda, Pempacorer. Questo stand ospiterà anche uno spazio della Regione Calabria, con importanti realtà quali il Consorzio Produttori Patate Associati, OP Agrogens, OP Esperia, FRUJT Frutticoltori Jonici Tirrenici, OP Monte, OP Spagnolo, OP TOC e OP Unionberg.
In allegato il programma completo degli eventi in programma nello spazio condiviso con ICE.

Programma CSO

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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