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8 Marzo 2016

E’ una questione di genere

Tempo di lettura: 2 minuti


8 marzo: Giornata Internazionale delle donne. In questa giornata si ricordano le conquiste economiche, politiche, sociali ottenute e si fa il punto sui traguardi ancora da raggiungere e le discriminazioni ancora da abbattere. La data dell’8 marzo è stata ufficialmente sancita dalle Nazioni Unite solo nel 1975, Anno Internazionale delle Donne. La storia della celebrazione della Giornata delle donne però è molto più lunga e non inizia, come molti di noi pensano, con un incendio in una fabbrica. Al contrario è fatta di donne che lottano e scioperano per la propria emancipazione e non solo.

La prima giornata della donna fu celebrata negli Stati Uniti il 23 febbraio 1909, perchè il Partito socialista americano aveva raccomandato a tutte le sezioni locali “di riservare l’ultima domenica di febbraio 1909 all’organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile”. In novembre iniziò a New York iniziare un grande sciopero di ventimila camiciaie, che durò fino al 15 febbraio 1910. Il successivo 27 febbraio tremila donne celebrarono ancora il Woman’s Day.
Mentre negli Stati Uniti continuò a tenersi l’ultima domenica di febbraio, in Europa per scelta del Segretariato internazionale delle donne socialiste la Giornata delle donne si tenne per la prima volta il 19 marzo 1911.
E’ con la Prima Guerra Mondiale che iniziò la consuetudine di manifestare l’8 marzo: nel 1917 le donne russe scesero nelle strade della capitale San Pietroburgo gridando e scioperando al grido di “Pane e Pace”.
In Italia la Giornata internazionale delle donne fu tenuta per la prima volta soltanto nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d’Italia. Nel settembre del 1944 a Roma nacque l’Udi, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al Pci, al Psi, al Partito d’Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro: furono loro a prendere l’iniziativa di celebrare l’8 marzo 1945 la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera. Con la fine della guerra, l’8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l’Italia e per la prima volta comparve la mimosa.

Per saperne di più
Il programma dell’8 marzo a Ferrara e provincia
L’8 marzo al museo
La Un Women
Una speciale linea del tempo

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Oriana Fallaci

Essere donna è così affascinante. E’ un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida, che non finisce mai. (Oriana Fallaci)

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Federica Pezzoli


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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