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da: organizzatori

Mostra fotografica a Villa Bighi: inaugura “Unborn Man”, il manichino metafisico nelle foto di Gianni Guizzardi

Domenica 13 dicembre dalle 16 a Villa Bighi – via M. Carletti 110, Copparo – sarà aperta al pubblico la personale di fotografia di Gianni Guizzardi dal titolo UNBORN MAN, nata da un’idea di Maria Livia Brunelli. Fotografo e curatrice presenteranno il progetto che indaga linee e volumi, tanto caratteristici quanto sottovalutati, delle vedute urbane della provincia ferrarese.
Gianni Guizzardi ha fotografato un manichino dechirichiano nel luogo della provincia di Ferrara più metafisico in assoluto, dove la metafisica non è ancora avvertita in tutta la sua magia: il paese di Tresigallo.
Il semplice atto di posizionare un manichino tra gli archi della piazza con una luce in cui le ombre si stagliano in modo netto e deciso, ha immerso i consueti scenari urbani in un’atmosfera di sospesa irrealtà.
Questa progressiva astrazione dal reale inizia con tonalità dai colori accessi della luce del meriggio, per sfaldarsi progressivamente nelle diverse tonalità dei grigio-scuri, in atmosfere oniriche.
Il manichino inteso come inizio di una trasformazione tra il metafisico e il fisico, attraverso l’uomo che prende forma e vaga nella realtà urbana.
UNBORN MAN si inserisce nel circuito di iniziative legate all’esposizione “De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie” di Palazzo dei Diamanti a Ferrara. Per celebrare la corrente metafisica, fiorita nella città estense per mano di De Chirico, Carrà, Morandi e Savinio, l’apparato culturale urbano si è mobilitato, ideando mostre ed eventi di artisti contemporanei tra cui si ricordano:
– “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica”, Palazzina Marfisa d’Este, Corso Giovecca 170, Ferrara
– Mustafa Sabbagh. “Ens Rationis”, Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, Via Filippo De Pisis 24, Ferrara
– Silvia Camporesi. “Le città del pensiero. Un’indagine metafisica”, MLB Maria Livia Brunelli home gallery, Corso Ercole I d’Este 3, Ferrara
L’ingresso è gratuito e, fino al 4 gennaio – giornata di chiusura della mostra – sarà possibile prenotare visite guidate con l’autore.
per info:
www.dantebighi.org // info@dantebighi.org // 0532 861339
www.mlbgallery.com // mlb@mlbgallery.com // +39 346 7953757

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
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