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Da: Ufficio stampa e comunicazione Consorzio Wunderkammer

Mostra fotografica cura di Pierluigi Govoni, Leopoldo Santini, Paolo Zamboni e Mauro Borghi dal 10 novembre

Inaugurazione: sabato 10 novembre2018
alle ore 10.30 a Wunderkammer di Ferrara
Un viaggio nella memoria che, attraverso una mostra fotografica
e un libro, riporta alla luce le immagini riprodotte in quarant’anni di lavoro da Mauro Borghi presso la storica Ditta Fortini Maria, dapprima come dipendente e poi come titolare del BB Professional Photolab.
Con il Patrocinio del Comune di Ferrara e il sostegno di Torrefazione
La Brasiliana e Ferrara Tua

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Dal laboratorio alla mostra, Ferrara in foto. Scatti impreziositi dal tempo, dettagli che emergono creando un mosaico nella memoria cittadina. Sabato 10 novembre 2018 alle ore 10.30 a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara) inaugura ‘Ferrara vista dal laboratorio fotografico Ditta Fortini Maria e BB Professional Photolab’, mostra fotografica a cura di Pierluigi Govoni, Leopoldo Santini, Paolo Zamboni e Mauro Borghi, con il patrocinio del Comune di Ferrarae il sostegno di Torrefazione La Brasiliana e Ferrara Tua, che riporta alla luce le immagini riprodotte in quarant’anni di lavoro da Mauro Borghi presso la Ditta Fortini Maria di via degli Adelardi, dapprima come dipendente e poi come titolare del BB Professional Photolabinsieme a Stefano Benini. Si tratta della prima esposizione di un fondo prezioso di negativi che ora è parte integrante della Fototeca dei Musei d’Arte Antica del Comune di Ferrara (ai quali è pervenuto in donazione da Mauro Borghi e Davide Canella). L’inaugurazione sarà anche l’occasione per presentare il libro (Editoriale Sometti) realizzato in occasione della mostra, che è stato arricchito dai testi di Ivano Bentivoglio, Maria Bonora, Mauro Borghi, Paola Chiorboli, Leopoldo Santini, Stefano Tubi e Franco Zamboni.

La storia di una passione.“Durante i miei quarant’anni di lavoro nel laboratorio fotografico della Ditta Fortini – disse Mauro Borghi nel 2014 (anno in cui il progetto della mostra iniziò il suo percorso) agli amici Pierluigi Govoni, Leopoldo Santini e Paolo Zamboni, racconto che i tre riportano nell’introduzione del libro (ndr) – ho avuto per le mani tantissime foto antiche e stampe della città. Amo tanto Ferrara e quando vedevo qualcosa di unico o interessante non riuscivo a pensare di non poterlo più ammirare. E così avevo preso l’abitudine di conservare e classificare ogni riproduzione di lastra di vetro emulsionata”. Le foto in mostra sono state selezionate dal prezioso materiale raccolto e conservato da Mauro Borghi che, già al tempo in cui era in laboratorio a riprodurre le immagini commissionate dai clienti, pensava alla possibilità di archiviarne una partepergli studiosi della storia di Ferrara e gli appassionati di fotografia.

La mostra sarà articolata in quattro sezioni: l’attività della Ditta Fortini Maria, le piante antiche e le carte topografiche di Ferrara e provincia, ‘ieri e oggi’ i luoghi famosi della città a confronto, e infine una sorta di “amarcòrd”, un tuffo nella memoria di mestieri, personaggi e momenti della vita sportiva della Ferrara nella seconda metà del Novecento.La prima sezione della mostra documenta la storia del laboratorio eliografico della Ditta Fortini Maria (dal nome della titolare, moglie di Alfredo Canella) che nel 1944 aprì il negozio di via Guglielmo degli Adelardi, dando così avvio ad un’attività artigianale innovativa per l’epoca.Nel corso del tempo l’impresa adottò efficaci strategie che le permisero da una parte di perfezionare la tecnica eliografica e dall’altra di ampliare la propria offerta legata alla riproduzione a stampa e alla fotografia. La seconda sezione si compone di una serie di riproduzioni fotografiche di piante, mappe ecarte geografiche del territorio ferrarese, tra cui la pianta di Ferrara di Andrea Bolzoni del 1747 e la carta dello Stato di Ferrara al tempo dell’antica Padusa (1568). I materiali e lastre in vetro dei negativisono conservati alla Fototeca dei Musei di Arte Anticadel Comune di Ferrara (Palazzo Bonacossi), grazie alla donazione di Davide Canella conil supporto di Mauro Borghi.La terza sezionepropone l’accostamento tra ieri e oggi, un confronto reso possibile grazie alle riproduzioni del laboratorio fotografico BB ProfessionalPhotolabe attuali immagini, realizzate da Michele Ciriali e MariaBonora tra il 2017 e il 2018. Le foto sono arricchite dai commenti di Franco Zamboni,storico giornalista de ‘Il Resto del Carlino’, che insieme al figlio Paolo ha ricostruito la fitta trama narrativa del passato, tra fatti, ricordi eaneddoti. Infine, la quarta sezione della mostra si compone di alcune immagini di uomini intenti nel loro lavoro quotidiano, altre realizzate durante le competizioni sportive (come il passaggio della Spal in A, nel 1950-51), oltre a personaggi ben noti ai ferraresi, tra cuii mitici CavalierBurela e Tugnindlà Cà ad Dio, impreziosite dai testi di Stefano Tubi e Franco Zamboni.
La Ditta Fortini Maria è un caso d’imprenditoria ferrarese al femminile. Nel 1944 in via degli Adelardi17 nasce l’Eliografia Fortini e fino al 1967 è la Ditta è condotta da Maria Fortini, con la collaborazione del marito Alfredo Canella e dei 9 figli, oltre che del personale specializzato e dei tecnici. La Ditta diventa punto di riferimento della città di Ferrara per professionisti, enti pubblici e studenti. Successivamente, fino al 2003, la gestione dell’impresa passa ai figli Carlo e Franco Canella. Nel 1973 alla Ditta viene assegnato il Premio ‘Qualità e Cortesia’ e dal 2003 ne diventano titolari i loro figli Davide e Silvia, fino alla chiusura della Ditta Fortini, avvenuta nel 2009. Il laboratorio fotografico BB Professional Photolabviene fondato nel 1982 da Mauro Borghi – che si è formato nella Ditta Fortini – e il collega Stefano Benini. Ha a disposizione i locali del piano superiore della famosa eliografia ferrarese. L’attività dura fino al 2003 tra lastre di vetro, camera oscura, negativi ed essiccatoi.

Questo racconto della città attraverso importanti testimonianze fotografiche s’inserisce in un percorso per la ricostruzione dell’identità dei luoghi cittadini attraverso la memoria già avviato a Ferrara dall’APS Basso Profilo con il progetto Smart Dock per la rigenerazione urbana della darsena. Più precisamente questa mostra – come già accaduto con l’esposizione Volano Bene Comune del 2016 – intende far riscoprire l’importanza del sapere e del saper fare per raccontare la storia del territorio. Wunderkammer, location partner dell’iniziativa, mette a disposizione gli spazi di Palazzo Savonuzzi per offrire una mostra che intende ricordare anni, in fondo nemmeno troppo lontani, in cui la storia si imprimeva nella memoria attraverso lastre e negativi.

La mostra sarà visitabile fino a domenica 2 dicembre 2018 su prenotazione. È possibile vederla senza bisogno di prenotazione nei giorni delle visite, durante i laboratori con le scuole e per l’inaugurazione. Visite guidate previste: domenica 11 novembre dalle 9 alle 13, domenica 18 novembre (ore 9-13), sabato 1 dicembre (ore 9-13) e domenica 2 dicembre (ore 9-13). Mercoledì 21 e venerdì 23 novembre laboratorio con le scuole a cura di Paola Chiorboli, Gloria Fabbri, Susanna Losciale e Mauro Borghi.

L’evento della mostra è anche su Facebook:
[ Ferrara vista dai laboratori Ditta Fortini e BB Photolab]

Per maggiori informazioni:
[ mostraeliografiafortini@gmail.com]

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Daniele Balsamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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