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Dario Guidi, 44 anni, presidente dell’azienda di servizi turistici e ambientali di Comacchio Antea, è il nuovo presidente provinciale di Cna Turismo e Commercio. Lo ha eletto, nei giorni scorsi, l’Assemblea degli imprenditori Cna dell’omonimo Raggruppamento di interesse, in sostituzione di Riccardo Cavicchi, che ha ricoperto l’incarico per due mandati, al quale è andato il sentito il ringraziamento degli intervenuti per l’attività svolta.
A questo proposito, il nuovo presidente Guidi ha assicurato il proprio impegno nel voler dare continuità al lavoro del predecessore, puntando al maggior coinvolgimento possibile delle imprese sia del turismo, che del commercio di tutto il territorio provinciale.
“Il mio primario obiettivo – sottolinea Dario Guidi – è rivolto ad aiutare le nostre imprese a cogliere le opportunità che le trasformazioni dei mercati offriranno nei prossimi anni. Lavoreremo in questo senso per informare costantemente i nostri imprenditori, facendo rete e promuovendo, soprattutto una sana attività di lobbyng”.
D’altro canto – specifica Guidi – l’impegno di Cna Turismo e Commercio sarà teso a costruire forme concrete di collaborazione tra imprese di settori diversi, direttamente o indirettamente interessati all’economia turistica: ad esempio relazionando le attività operanti sul versante dell’ecoturismo con quelle balneari, o favorendo sinergie tra aziende turistiche e attività artigianali del settore enogastronomico e dei prodotti tipici.
Questi gli altri componenti il Consiglio provinciale del Direttivo di Cna Turismo e Commercio: Alessandro Pasetti (vice presidente), Riccardo Cavicchi, Mirco Ferrari, Davide Franco, Federico Fugaroli, Annarita Garbellini, Claudio Nicoletti, Filippo Parisini e Nicola Veronese.
Richiesta alla Regione più tempestività nella comunicazione dei dati sulle presenze turistiche. Nel corso dell’Assemblea, gli imprenditori di Cna Turismo e Commercio hanno sostenuto l’iniziativa del presidente uscente Riccardo Cavicchi, che, in una lettera inviata recentemente all’assessore al Turismo dell’Emilia Romagna Andrea Corsini, evidenzia “ il grande ritardo” con il quale vengono pubblicati i dati mensili sulle presenze turistiche (ad oggi non sono ancora presenti i dati di gennaio e febbraio 2017) ma, soprattutto, la mancanza di dati relativi alle presenze giornaliere.
Fattore, questo, ritenuto particolarmente svantaggioso “per una città ed un territorio come quello di Ferrara, che basano la propria attività turistica principalmente sugli eventi”. Ragione per cui, l’analisi delle presenze giornaliere “risulta fondamentale per le valutazioni dell’impatto turistico degli eventi stessi e, conseguentemente, la pianificazione degli investimenti e della promozione (pubblica e privata) per le edizioni successive”.
Per questi motivi, si chiede all’assessore regionale di “apportare i correttivi necessari per una migliore tempestività nella pubblicazione dei dati turistici, l’inserimento dei numeri relativi agli appartamenti e, soprattutto, la divulgazione dei dati relativi alle presenze giornaliere”.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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