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Da: Ufficio Stampa

Con i concerti che si terranno i prossimi due lunedì (18 e 25 maggio), giunge a conclusione l’iniziativa musicale online Jazz a Domicilio organizzata dal Bologna Jazz Festival assieme al Camera Jazz & Music Club (con il Patrocinio del Comune di Bologna), lanciata lo scorso 20 marzo per contrastare simbolicamente gli effetti dell’emergenza sanitaria sul mondo della cultura e sulla vita pubblica e privata degli italiani. Jazz a Domicilio è infatti nato per dare sostegno alle persone impossibilitate a uscire di casa, ai musicisti, al sistema sanitario (incentivando le donazioni). Il festival jazz bolognese ha sostenuto i musicisti coinvolti garantendo loro un piccolo compenso economico per continuare a suonare per la comunità.

Gli ultimi concerti di Jazz a Domicilio saranno trasmessi in live streaming e saranno visibili sul sito web (www.bolognajazzfestival.com) e sulla pagina facebook del Bologna Jazz Festival (www.facebook.com/BolognaJazzFestival/), oltre che sulle pagine social del Camera. Dopo numerosi solo o duetti, si ascolteranno finalmente esibizioni in gruppo, effettuate sempre nel pieno rispetto delle normative vigenti per la sicurezza sanitaria.
Lunedì 18 maggio si esibiranno Antonio Cavicchi (chitarra), Federico Pierantoni (trombone) e Stefano Galassi (contrabbasso), con la loro interpretazione cameristica del repertorio della tradizione jazzistica, in un gioco delle parti che elude la netta separazione tra solista e accompagnatori.
Lunedì 25 maggio sarà la volta dei Panaemiliana, con Paolo Prosperini (chitarra elettrica, classica e acustica), Davide Angelica (chitarra elettrica e classica) e Manuel Franco (percussioni): un percorso musicale che si snoda tra diversi linguaggi, dal contrappunto di Bach alla musica afro-cubana, il valzer italiano e quello francese.

Con questa iniziativa BJF sostiene la campagna regionale di raccolta fondi per l’emergenza sanitaria, invitando gli spettatori a fare donazioni sul conto corrente IT69G0200802435000104428964 intestato ad Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, indicando in causale l’hashtag #JAZZADOMICILIO.

Jazz a Domicilio è parte integrante di JIP on Streaming, il primo festival nazionale di jazz sul web, nato dal coordinamento delle attività promosse da otto storiche organizzazioni del jazz nazionale: Bologna Jazz Festival, Jazz Network di Ravenna (Crossroads e Ravenna Jazz), Umbria Jazz, Pomigliano Jazz, Veneto Jazz, Saint Louis College of Music, Jazz in Sardegna, Visioninmusica. JIP sta per Jazz Italian Platform, l’associazione che riunisce queste otto organizzazioni di grande tradizione diffuse sul territorio nazionale.

Questa la scaletta dei concerti da lunedì 18 a lunedì 25 maggio:

lunedì 18 maggio, 21:30-22:30
Antonio Cavicchi, Federico Pierantoni, Stefano Galassi
Antonio Cavicchi, chitarra; Federico Pierantoni, trombone; Stefano Galassi, contrabbasso

lunedì 25 maggio, 21:30-22:30
Panaemiliana
Paolo Prosperini, chitarra elettrica, classica e acustica;
Davide Angelica, chitarra elettrica e classica; Manuel Franco, percussioni

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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