Miele a chilometro zero
Da: Comune di Bondeno.
Il miele di Bondeno si aggiunge alla “famiglia” dei marchi “Deco” del territorio. Presto farà capolino anche sugli scaffali dell’Argi-market, ma intanto i produttori locali hanno ottenuto che l’apposita commissione comunale approvasse il disciplinare che va a certificare, di fatto, la natura e la tradizione di un prodotto di qualità. «Siamo partiti con la passata di pomodoro “La Bondeno”, ed abbiamo aggiunto al nostro paniere il tartufo proveniente dal territorio, il riso biologico e il biscotto casereccio. Adesso – annunciano il sindaco Fabio Bergmini ed il vicesindaco con delega alle attività produttive, Simone Saletti – arriviamo finalmente alla fine del percorso per quanto riguarda il miele commerciato dalle aziende locali. Realizzare cinque “Deco” nel giro di pochi anni non è stata una sfida facile, ma grazie al prezioso lavoro di tutti è stato possibile. Il riferimento va, innanzitutto, a chi lavora in imprese di stampo artigianale scommettendo ogni giorno sulla qualità, ma anche alla commissione comunale Deco (che ringraziamo) assieme ai nostri uffici». Presenti ieri mattina in municipio, per il “lancio” del quinto marchio “Deco” (acronimo di “Denominazione comunale di origine”): Luciano Bruschi, Edoardo Lodi (“Gocce Balsamiche”) ed Anna Orpelli, tutti produttori del miele “a Km zero”. Con loro, Gino Alberghini, presidente dell’associazione “Terre Matildee”, che sta sviluppando accanto a questo progetto anche quello targato “Bee Green”, consistente nella diffusione tra i cittadini di alberi che favoriscono l’insediamento di api sul territorio, a ridosso delle coltivazioni esistenti, ed a beneficio dell’agricoltura locale. «Quello che abbiamo presentato – ha aggiunto lo stesso Alberghini – è un miele di provenienza locale, che si caratterizza per la qualità e la passione con cui viene confezionato e commercializzato dagli apicoltori locali». A giorni, insomma, i consumatori potranno trovarlo disponibile anche nell’Agri-market “Casa delle Deco” e, a quel punto, si sarà davvero in presenza di un nuovo marchio aggiunto al paniere della nutrizione di “qualità”.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)