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da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Dal 14 al 25 settembre a Palazzo Renata di Francia, (via Savonarola, 9), si svolgerà anche quest’anno il Servizio Immatricolazione e Accoglienza Matricole (SIAM), organizzato dall’Università di Ferrara per ricevere gli studenti che si iscrivono per la prima volta a un corso di studio di primo ciclo o a ciclo unico e giunto ormai alla decima edizione.

Al SIAM, che aprirà le sue porte dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì anche il pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30, i futuri studenti potranno sia concludere la procedura di immatricolazione ai corsi di studio ad accesso libero nell’area dedicata a cura delle Segreterie studenti, sia ricevere informazioni utili sul corso di studio a cui si sono iscritti e sui servizi offerti da Unife e dalla città di Ferrara. Studenti tutor, selezionati e adeguatamente formati, saranno a disposizione per accogliere le matricole fornendo informazioni utili per iniziare il percorso di studio. Inoltre, coloro che non avessero effettuato la preimmatricolazione online, potranno farlo presso le postazioni self service, ricevendo supporto dal personale in servizio. Infine se il futuro studente non avesse avuto modo di procurarsi una propria fotografia digitale, il personale presente al SIAM si renderà disponibile, in un’area appositamente attrezzata, a realizzare la foto.
I servizi Unife presenti saranno il Metodo di studio, il Counseling psicologico, il Job Centre e il Sistema Bibliotecario di Ateneo, accanto al Centro Linguistico di Ateneo, al Centro Teatro Universitario, al Coro dell’Università, al Se@ (Sistemi E-learning di Ateneo), ma anche l’Unità Orientamento e Tutorato, per fornire informazioni agli studenti ancora indecisi sul corso di studio a cui immatricolarsi. Saranno inoltre a disposizione, presso i rispettivi uffici, il servizio Diritto allo studio, per fornire informazioni su tasse e benefici economici, il Servizio disabilità e Disturbi Specifici dell’Apprendimento e l’Ufficio Mobilità e didattica internazionale, punto di riferimento per gli studenti internazionali che scelgono di studiare a Unife. Sarà inoltre presente lo sportello dell’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori (Er.go) che fornirà informazioni in merito alle borse di studio, agli alloggi, alle mense e a tutte le altre agevolazioni previste e l’Agenzia delle Entrate, con lo sportello dedicato agli affitti e al rilascio del codice fiscale in particolare per gli studenti internazionali.
Poiché la vita universitaria non è fatta solo di studio, ma anche di partecipazione, di aggregazione e di attività culturali e sportive, saranno presenti al SIAM alcune associazioni studentesche, il Teatro comunale e il Centro Universitario Sportivo, a cui sarà possibile rivolgersi per conoscere le varie opportunità offerte.
I nuovi immatricolati, inoltre, potranno rivolgersi ai punti informativi di Informagiovani, di alcuni operatori economici accreditati da Unife per fornire alloggi agli studenti fuori sede, nonché del Consorzio “Officine Universitarie” (composto da Camelot Officine Cooperative e CoopAttiva). Al SIAM sarà presente anche una postazione informativa di Unicredit Banca, tesoriere dell’Ateneo ferrarese.
Per maggiori informazioni: www.unife.it/orientamento/eventi/siam

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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