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Da: Conservatorio Ferrara Press

IL CONSERVATORIO CONFERMA

ALLA DIREZIONE FERNANDO SCAFATI

ELEZIONI CONSERVATORIO FRESCOBALDI DI FERRARA:

FERNANDO SCAFATI AL SECONDO MANDATO

COMUNICATO STAMPA

Ferrara – Fernando Scafati è stato confermato direttore del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, e prende avvio ora il suo secondo mandato. Giovedì 27 giugno si sono svolte le elezioni per scegliere la nuova direzione del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara. I 50 docenti in organico del Conservatorio dovevano votare un docente all’interno del Conservatorio o di un altro Conservatorio, con requisiti di esperienza nell’ambito della direzione. Unico candidato interno è stato Fernando Scafati, già direttore dell’istituto per il triennio 2016-19, che è stato riconfermato con 45 preferenze (5 le schede bianche). Dal prossimo 1 novembre inizierà il suo secondo mandato.

Obiettivi raggiunti. “In questo triennio – spiega il direttore Fernando Scafati – ho portato avanti la linea di ampliamento dell’offerta formativa del Conservatorio, con l’introduzione dei corsi propedeutici jazz e l’inserimento a ordinamento dei corsi di Biennio; di miglioramento della struttura della sede di Largo Antonioni, e di potenziamento della visibilità del Frescobaldi, in diretta collaborazione con le principali istituzioni culturali cittadine, grazie al nuovo logo e a una definizione unitaria e strutturata delle molteplici iniziative di produzione, come i concerti al Palazzo Bonacossi, il Conservatorio Aperto e tutte le rassegne musicali del Conservatorio”.

Obiettivi per il triennio 2019-21. “Le prossime progettualità – continua Scafati – saranno indirizzate a seguire gli sviluppi per la sede succursale dei Bagni Ducali, monitorare e seguire gli esiti dei bandi per finanziamento il MIUR dei due importanti progetti che vedranno coinvolta la struttura di Largo Antonioni, ovvero l’Auditorium e l’ascensore esterno. Prioritario, dal punto di vista della didattica, sarà seguire gli esiti del biennio sperimentale di Musicoterapia, per arrivare inserirlo come biennio ordinamentale. Verranno poi maggiormente sviluppati i rapporti con le scuole del territorio, per far conoscere le attività formative ed educative del Conservatorio e strutturare un bacino utile per il futuro”. Centrale, per il direttore Scafati, sarà “mantenere i rapporti di partenariato con le Istituzioni della città, oltre che sviluppare i rapporti internazionali, in particolare in ambito europeo”.

Curriculum vitae. Fernando Scafati ha iniziato l’attività concertistica dopo le vittorie e i riconoscimenti ottenuti in numerosi concorsi pianistici, che lo hanno portato a suonare in centri italiani ed europei: ha tenuto concerti come solista e in formazione cameristica. Vincitore del concorso per esami, è docente di Pianoforte dal 1997, prima al Conservatorio “Piccinni” di Bari, poi al Conservatorio “Pedrollo” di Vicenza, dove è stato anche direttore del Dipartimento di strumenti a tastiera per sette anni. Dal 2013 insegna al Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara, dove è direttore dal 2016.

Nato a Firenze nel 1969, si è diplomato in Pianoforte al Conservatorio “Martini” di Bologna, sotto la guida di Alba Maggini. È stato allievo di Maria Tipo nel corso di perfezionamento alla Scuola di Musica di Fiesole e di Christiane Montandon, con la quale ha suonato in duo pianistico per un ventennio. Ha completato la sua formazione musicale seguendo masterclasses al Mozarteum di Salisburgo e all’Académie de Musique di Sion. È laureato in Storia della Musica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze.

Da: Conservatorio Ferrara Press

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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