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Da ufficio stampa

Si rafforza ulteriormente il livello di prevenzione, assistenza e tutela della salute: fra le altre, cura dell’endometriosi, trattamento dell’autismo, ausili informatici per persone con gravi disabilità si aggiungono a procreazione medicalmente assistita, cure odontoiatriche e per la dipendenza dal gioco d’azzardo. L’assessore Venturi: “A una lunga serie di esami e servizi che da anni il nostro sistema sanitario regionale garantisce, se ne aggiungono altri. Abbiamo già le strutture, la tecnologia e le competenze per partire”

Bologna – Dai vaccini alla cura dell’endometriosi, dal trattamento dell’autismo all’ampliamento delle malattie rare, con relative esenzioni, fino al miglioramento della qualità dell’assistenza grazie a dispositivi tecnologicamente avanzati, basti pensare agli ausili informatici e di comunicazione per persone con gravissime disabilità. Dunque, nuove cure e più esami e visite che i cittadini, gratuitamente o pagando un ticket, possono effettuare attraverso il servizio sanitario regionale. Questo il significato dei nuovi Lea, i Livelli essenziali di assistenza, che in Emilia-Romagna diventano operativi. La Regione, con una delibera di Giunta approvata ieri, ha compiuto l’ultimo passo necessario, il recepimento del decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, per trasferire sul territorio le novità introdotte a livello nazionale.

“Ci siamo mossi in tempi rapidi per rendere immediatamente operativi i nuovi livelli di assistenza e siamo stati i primi a dare il via libera al provvedimento- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. In Emilia-Romagna abbiamo già le strutture, la tecnologia e le competenze per partire. Siamo orgogliosi che tante prestazioni e cure previste dai Lea, tra cui alcuni vaccini e la procreazione medicalmente assistita, sia omologa che eterologa, nella nostra regione siano un diritto acquisito da tempo; adesso i servizi aumentano ancora e la prevenzione e la tutela della salute si rafforzano, a beneficio degli ammalati e di tutti i cittadini”.

Le nuove prestazioni
Già dal 1° gennaio alcune vaccinazioni sono offerte in modo attivo e gratuito dalle Aziende Usl: contro il meningococco B (ai bambini nel primo anno di vita, a partire dai nati dal 1° gennaio 2017), contro la varicella (per i bambini nel primo anno di vita e a 6 anni), contro il rotavirus ai neonati con fattori di rischio, contro la pertosse alle donne nell’ultimo trimestre di gravidanza, contro lo pneumococco per le persone nel 65esimo anno di età. Nel corso dell’anno verrà estesa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro il papilloma virus anche ai maschi dodicenni.
Ancora, senza oneri a carico del cittadino ci saranno: le cure per l’endometriosi (malattia cronica provocata da anomalie nel tessuto interno dell’utero), per il trattamento dell’autismo, l’assistenza alle persone con Broncopneumopatia cronica ostruttiva, prestazioni ambulatoriali tecnologicamente avanzate nell’attività di dialisi, esami di laboratorio (i dosaggi ormonali finalizzati alla valutazione della fertilità), la radioterapia, alcune prestazioni riabilitative delle funzioni neurologiche (rieducazione della voce e dell’eloquio in caso di traumi, delle funzioni mentali globali). Saranno introdotti, inoltre, numerosi dispositivi tecnologicamente avanzati, di fondamentale importanza per garantire l’autonomia delle persone disabili (ad esempio, ausili informatici e di comunicazione per persone con gravissime disabilità).
Viene ampliato l’elenco delle malattie rare, con relativa esenzione delle prestazioni: sono oltre 110 quelle inserite. Importanti revisioni riguardano anche le malattie croniche, per la maggior parte delle quali è individuata una serie di prestazioni fruibili gratuitamente. Inoltre alcune malattie, prima classificate come rare, diventano ora croniche, tra cui la celiachia e la sindrome di Down.

Prestazioni già assicurate in Emilia-Romagna
All’interno dei nuovi Lea figura una lunga serie di cure e prestazioni già assicurate dal Servizio sanitario regionale, gratuitamente o pagando un ticket: dal vaccino contro il meningococco ACWY nel secondo anno di vita, negli adolescenti e nelle persone più a rischio, ai controlli garantiti nel corso della gravidanza fisiologica; dalle visite e dagli esami previsti per la procreazione medicalmente assistita, sia eterologa che omologa, alle cure odontoiatriche per chi è affetto da patologie invalidanti o è in difficoltà economica, ai trattamenti di adroterapia per la cura dei tumori. Poi, prestazioni di genetica medica, le cure medico-farmacologiche, psico-sociali, assistenziali ed educative per le persone con dipendenza da gioco d’azzardo, l’ampliamento dello screening neonatale per la diagnosi precoce e la presa in carico tempestiva delle malattie metaboliche ereditarie, lo screening audiologico per favorire la migliore cura possibile del deficit uditivo nei neonati.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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