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Da: Ufficio Stampa
I RAGAZZI DELLE SUPERIORI RISCOPRONO LE TRADIZIONI DEL NOSTRO CIBO
UNA COLLABORAZIONE TRA LA STAR UP DI BONDENO SEA WAYS E I RAGAZZI DELLA 3^A DELL’IPSSC PER ATTRARRE TURISTI SUL NOSTRO TERRITORIO.

BONDENO (FERRARA), 18-05-2019.
Durante l’anno scolastico, che sta volgendo al termine, la collaborazione tra la start up di servizi per il turismo Sea Ways di Bondeno e l’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali-progetto turismo “G. Carducci” di Bondeno, ha portato i ragazzi della classe 3^A a riscoprire la storia e le tecniche dei prodotti del nostro territorio e a promuoverlo al grande pubblico. Questa mattina alla presenza della Dirigente Scolastica Licia Piva è stata presentata la relazione finale del progetto.
L’idea della startup bondenese è di offrire ai turisti, soprattutto stranieri, esperienze che li permettano di toccare con mano i prodotti del nostro territorio. Il pacchetto prevede tre fasi: un’esperienza sul campo per imparare a conoscere il prodotto, un’esperienza in cucina, in cui sporcarsi le mani e infine una degustazione. I ragazzi sono così stati coinvolti attivamente nella realizzazione di tre percorsi legati a tre eccellenze del nostro territorio il pane, la zucca e il melone.
La prima fase di questa collaborazione si è svolta a scuola dove Matteo Monterumici, uno dei fondatori di Sea Ways, attraverso lezioni in aula ha insegnato ai ragazzi come realizzare un sito web. “In questo modo i ragazzi hanno appreso strumenti che oggigiorno sono indispensabili per la loro carriera lavorativa.”, spiega la prof.ssa Beatrice Fini coordinatrice dell’IPSCCC che ha collaborato alla realizzazione di questo progetto di incontro tra il mondo del lavoro e della scuola.
La fase successiva ha visto i ragazzi coinvolti nella realizzazione di veri e propri percorsi esperienziali con oggetto i tre prodotti scelti; ognuno di questi percorsi è diventato un pacchetto turistico che Sea Ways ha portato alle fiere internazionali di turismo di Milano e Berlino e oggi propone sul proprio sito web. Tutta la classe infine ha potuto sperimentare una delle esperienze proposte da Sea Ways nel territorio ferrarese cioè quella dell’aglio di Voghiera.
Due ragazzi dell’Istituto hanno potuto completare l’esperienza nei locali della startup nel corso di uno stage nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento: “Per noi ragazzi è stata una esperienza veramente utile ed è molto emozionate e stimolante vedere come il nostro impegno sia diventato qualcosa di concreto che molti turisti potranno sperimentare”.
Nel progetto sono state coinvolte anche l’Associazione “Sagre e Dintorni” e l’azienda Corte di Zanluca di Burana nell’ottica di creare vere e proprie sinergie tra il mondo della scuola, il mondo delle aziende e le realtà del territorio per rilanciare le tradizioni e le preziose risorse locali.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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