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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Viaggio nella comunità dei saperi’: incontro venerdì 10 gennaio alle 17

I compiti dell’educazione secondo John Dewey

Sarà dedicato al pensiero del filosofo e pedagogista statunitense John Dewey il primo appuntamento, venerdì 10 gennaio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea, con il nuovo ciclo di incontri dal titolo ‘Viaggio nella comunità dei saperi – Istruzione e democrazia’ a cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara. Ad approfondire il tema sarà la docente del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Ferrara Luciana Bellatalla, introdotta da Daniela Cappagli e Fiorenzo Baratelli. In apertura è inoltre previsto un saluto del vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Massimo Maisto.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
JOHN DEWEY, OVVERO L’EDUCAZIONE PER UNA SOCIETÀ APERTA E COMPLESSA
“Quando natura e società vivranno nell’aula scolastica, quando le forme e gli strumenti didattici saranno subordinati alla sostanza dell’esperienza, allora sarà possibile operare questa identificazione e la cultura diventerà la parola d’ordine della democrazia”.
Filosofo e pedagogista statunitense, John Dewey (Burlington 1859-New York 1952) ebbe un ruolo importante nella cultura, nel costume politico e nei sistemi educativi del suo Paese. Intervenne in questioni politiche, sociali, etiche, come il voto alle donne. Ideatore del metodo “pedagogico attivo”, considerava l’educazione come il percorso più importante per la costruzione di una società democratica.
Il pensiero filosofico e pedagogico si basa su una concezione dell’esperienza intesa come rapporto di interazione tra uomo ed ambiente. L’educazione deve aprire la via a nuove esperienze e al potenziamento delle opportunità, per cui la scuola deve costituire un luogo di vita, quella vita sociale che si sviluppa per gradi.

Le scelte del Comune di Ferrara su Imu e Tasi

di Tiziano Tagliani e Luigi Marattin

La premessa tecnica e informativa

Come noto la legge di Stabilità 2014, approvata dal Parlamento a fine dicembre, stabiliva la seguente disciplina per quanto concerne la tassazione immobiliare:

ABITAZIONE PRINCIPALE:
a) aliquota IMU: da 2 al 6 per mille ma solo per abitazioni di lusso, e obbligatoriamente zero sulle altre.
b) aliquota TASI da 1 al 2,5 per mille per tutte le abitazioni principali

Rispetto al 2012 (unico anno in cui si è pagata l’IMU sulla prima casa), sparivano però le detrazioni in forma fissa (200 euro per tutti, più 50 euro per ogni figlio a carico fino al compimento del 26esimo anno di età).

ALTRI IMMOBILI (seconde e terze case, terreni, fabbricati, alberghi, negozi, capannoni, immobili di impresa, ecc):
a) aliquota IMU: dal 7,6 al 10,6 per mille
b) aliquota TASI: da 1 al 2,5 per mille, ma tale per cui la somma di IMU e TASI non poteva essere superiore al 10,6 per mille

Questa tipologia di TASI si applica anche agli inquilini, in una misura variabile dal 10% al 30% a discrezione del Comune (cioè se l’importo da pagare su quell’immobile è 100 euro, il Comune può decidere di far pagare 70 euro al proprietario, e 30 all’inquilino, oppure 90 al proprietario e 10 all’inquilino o ogni combinazione intermedia).

Il Comune di Ferrara ha approvato il bilancio di previsione 2014 (il 17 dicembre 2013, unico comune capoluogo in Italia), con le seguenti previsioni:

– aliquota TASI abitazione principale: 2,5 per mille
– aliquota IMU altri immobili: 9 per mille
– aliquota TASI altri immobili: zero

Ieri il Governo ha annunciato un emendamento al decreto legge sugli enti locali (ex-Salva Roma) in cui modifica la disciplina nel seguente modo:

Si concede ai Comuni la possibilità di alzare l’aliquota TASI (sia sull’abitazione principale sia sugli altri immobili) di un’ulteriore ammontare variabile dallo 0,1 allo 0,8 per mille.

Quindi la disciplina diventerebbe, se l’emendamento fosse approvato:

a) aliquota TASI abitazione principale: elevabile fino al 3,3 per mille
b) somma di IMU e TASI su altri immobili: elevabile fino a 11,6 per mille

Il maggior gettito derivante da questo possibile incremento non costituisce maggiore gettito per i Comuni ma deve obbligatoriamente essere destinato a finanziare interamente il ripristino delle detrazioni sull’abitazione principale.

Le considerazioni del sindaco Tiziano Tagliani e dell’assessore al Bilancio Luigi Marattin

A fronte della situazione esposta nella premessa:

1) Ricordiamo che Ferrara è l’unico capoluogo di provincia in Emilia Romagna in cui non si pagherà la cosiddetta mini-IMU il 24 gennaio, perché siamo stati l’unico capoluogo a tenere l’aliquota IMU prima casa al valore-base del 4 per mille, quindi non abbiamo conti da far pagare ai cittadini (il governo ha deciso di far pagare ai cittadini il 40% dell’aumento IMU eventualmente deliberato dai Comuni sull’aliquota sull’abitazione principale: noi non avendo aumentato, non abbiamo nulla da far pagare). Tutto questo è stato possibile perché in questi cinque anni abbiamo tagliato il debito (del 29%) e la spesa corrente (del 22% in termini reali).

2) Non solo non ci avvaliamo della possibilità di incrementare la TASI sugli altri immobili, ma confermiamo la nostra scelta di non applicare per niente la TASI sugli altri immobili. Su di questi, infatti, già grava l’IMU (anche se l’aliquota ferrarese è tra le più basse d’Italia). Riteniamo folle in questo momento elevare quindi la pressione fiscale, specialmente sulle attività produttive. Folle sarebbe altresì far pagare gli inquilini (sia famiglie che imprese) su un immobile non di loro proprietà.

3) Eventuali decisioni sulla TASI prima casa le prenderemo solo quando il decreto verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. In ogni caso garantiamo che quello che i cittadini ferraresi pagheranno sulla prima casa sarà assolutamente in linea (se non inferiore) con quello che hanno pagato nel 2012 (infatti nel 2012 l’aliquota era 4 per mille, nel 2014 sarà al massimo 3,3). Ci sentiamo di garantire questo risultato, e allo stesso tempo ci chiediamo se valeva la pena fare tutto questo caos e non conveniva forse tenere l’IMU come era nel 2012.

4) In questo Comune nel 2014 le tasse si abbassano, non si alzano. Ricordiamo infatti che il bilancio di previsione 2014 ha contenuto la scelta (unico Comune capoluogo in Italia) di abbassare di due milioni di euro l’addizionale Irpef sui cittadini ferraresi (pari ad una riduzione media del 15,3%).

Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara

Luigi Marattin, assessore al Bilancio del Comune di Ferrara

CONSIGLIO COMUNALE – Lunedì 13 gennaio alle 15.30 in Municipio. Seguirà una fase dedicata al ‘Question-time’

Un concerto del Conservatorio Frescobaldi apre i lavori annuali del Consiglio

Il tradizionale concerto dell’orchestra del Conservatorio di musica ‘G. Frescobaldi’ siglerà lunedì 13 gennaio alle 15.30 l’apertura dei lavori del 2014 del Consiglio comunale di Ferrara, che proseguiranno poi con una fase dedicata al ‘Question-time’, interrogazioni a risposta immediata.

Avviare le sessioni annuali con un breve incontro musicale nella sala consiliare della residenza municipale, aperto alla partecipazione della cittadinanza, è una formula ormai consolidata per il Consiglio comunale di Ferrara. Protagonisti, come di consueto, giovani esecutori di un’istituzione di grande valore nell’ambito del panorama culturale del nostro territorio. L’iniziativa del Comune di Ferrara si avvale anche di un contributo di Afm Farmacie Comunali.
Conclusa l’esecuzione musicale prenderà il via regolarmente la prima seduta annuale dell’Assemblea cittadina. Sono complessivamente 45 le interrogazioni che saranno presentate dai Consiglieri comunali nel corso del ‘Question-time’ alle quali la Giunta risponderà secondo tempi e modalità previsti per Regolamento: 11 preentate dal gruppo consiliare FI-PdL, 1 dal GOL, 2 da Io amo Ferrara, 3 interrogazioni dal gruppo Prc-Pdci, 4 dal gruppo LeF, 3 dalla Lega Nord e 21 dal gruppo PD.

SCHEDA – Le interrogazioni realizzate per il ‘question-time’ devono concentrarsi in una sola domanda, formulata in modo chiaro e conciso su argomenti attinenti l’attività generale dell’Amministrazione, connotati da una particolare urgenza e attualità. Il Sindaco o l’Assessore competente ne valutano caratteristiche e contenuti e ne decidono l’ammissibilità. Nel corso della seduta il presentatore dispone poi di un minuto per l’illustrazione e di un minuto per dichiararsi più o meno soddisfatto della risposta (sviluppata in tre minuti) dell’Assessore o del Sindaco. Nel caso di non ammissibilità dell’interrogazione il presentatore viene invitato a formulare diversamente la richiesta o a presentarla come interrogazione ordinaria.

Consiglioweb – Le sedute del Consiglio Comunale vengono diffuse in diretta audio e video utilizzando il WEB. Da qualsiasi postazione informatica collegata a Internet (connessione analogica 56k o digitale ADSL – ISDN) è possibile ascoltare l’intero dibattito utilizzando i software multimediali più diffusi (WinAmp, QuickTime, MediaPlayer, altri) e vedere immagini dall’aula aggiornate ogni 10 secondi. Le immagini in diretta dall’aula (webcam) saranno attivate a partire dall’ora di inizio del Consiglio stabilito nella convocazione ufficiale; l’audio verrà attivato a inizio effettivo della seduta. Vedi informazioni su: www.comune.fe.it/consiglioweb

PROGETTO EDUCATIVO – Da gennaio a maggio iniziative per promuovere il valore educativo del gioco sicuro

Il gioco fa diventare grandi

Tutto è incentrato sul valore educativo del gioco, oggi universalmente riconosciuto a livello pedagogico e sociologico: non quindi solo passatempo, svago, divertimento, ma vero e proprio fondamento del processo di evoluzione dall’infanzia all’età adulta, strumento grazie al quale i bambini imparano a conoscere se stessi e il mondo, a stare in contatto con gli altri, a sviluppare capacità e attitudini.

I destinatari del progetto educativo Il gioco fa diventare grandi sono proprio i bambini, che attraverso le scuole e le famiglie avranno l’opportunità di svolgere attività formative, di divertirsi, di condividere momenti di gioco e di scambio con i loro coetanei, all’interno di un contenitore di diversi eventi in calendario fino a maggio.
Infatti, con il patrocinio del Comune di Ferrara e della Provincia di Ferrara, presso il Centro Commerciale Le Mura in via Copparo, è stata allestita una postazione dedicata al gioco sicuro e alla formazione dei più piccoli attraverso attività ludico e ricreative davvero originali. Qui i più piccoli potranno giocare da soli o ancora meglio insieme ai genitori, ai nonni, ai loro amichetti.
In date prefissate, invece, verranno organizzati laboratori creativi a cui saranno invitate le scuole. Le operatrici didattiche insegneranno ai bambini, in funzione del periodo, a realizzare tantissimi oggetti, a creare manufatti e con questi a giocare presso la postazione oppure a regalarli ai loro genitori o ai loro insegnanti. Tutto però all’insegna del rispetto dell’ambiente .. infatti i laboratori saranno realizzati con materiale rigorosamente riciclato.
Tutto questo con un unico obiettivo: sensibilizzare la comunità sul valore educativo del gioco, sull’importanza di coinvolgere i più piccoli in attività creative, capaci di stimolare la loro fantasia, e al tempo stesso di sviluppare la capacità di condividere con gli altri, in maniera positiva e costruttiva, anche il momento del gioco e del divertimento.
Al progetto è collegato anche un concorso, che permetterà ad una scuola del nostro territorio di vedersi assegnare un utilissimo computer e ad altre giochi didattici di diversa tipologia.
Sarà a disposizione dei bambini una cartolina dove lasciare un messaggio, un disegno, sul significato che detiene, per ciascuno di loro, l’andare a scuola. Non solo: dovrà essere indicato anche il nome della scuola che piace di più e ovviamente quelle più segnalate si vedranno assegnare i premi appena citati. Tutti i disegni, inoltre, verranno esposti in una mostra.
Ecco il programma degli eventi in calendario con i temi che verranno trattati (il filo conduttore delle diverse tematiche come già detto è il rispetto dell’ambiente, infatti ogni attività verrà svolta con materiale riciclato).

Lunedì 6 gennaio | una befana speciale; Domenica 9 Febbraio | Prepariamoci al carnevale …riciclando; Domenica 9 marzo | Sfilata di carnevale con le maschere riciclate; Domenica 13 Aprile | La decorazione delle colombe della pace; Domenica 11 Maggio| Tanti manufatti da regalare alla mamma; Domenica 25 Maggio | Arrivederci scuola | Consegna dei premi alle scuole più segnalate

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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Francesco Monini
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