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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Il 15 gennaio presentazione del libro ‘I sogni di cui é fatta la materia’
L’utopia di Ernst Bloch riletta a più voci
Raccoglie una serie di autorevoli testimonianze culturali sul filosofo della speranza, Ernst Bloch, il libro di Nicola Alessandrini e Cinzia Carantoni dal titolo ‘I sogni di cui é fatta la materia’, che mercoledì 15 gennaio alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L’incontro, aperto a tutti gli interessati, sarà introdotto e coordinato da Tommaso La Rocca.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il libro ‘I sogni di cui é fatta la materia’ raccoglie interviste a specialisti e docenti universitari di fama internazionale, tra i quali Stefano Zecchi, Remo Bodei, Arno Münster, Elio Matassi, Tomaso Cavallo, Gerardo Cunico, Anna Czajka, Patrizia Cipolletta, Micaela Latini e Tommaso La Rocca, intorno al pensiero di Ernst Bloch. Un lavoro frutto di un viaggio durato circa un anno che ha toccato le città di Genova, Milano, Roma, Pisa e Vienna.
Appena edito a cura di giovani dalle sinapsi azzurre e particolarmente creative, il libro di Nicola Alessandrini (dottorando presso l’Università di Ferrara) e Cinzia Carantoni (ferrarese, laureata all’Università di Bologna) parte dall’utopia del grande filosofo tedesco, per riscoprire e rilanciare il senso e la logica del futuro. Ovvero, in tempi di crisi economica e spirituale, gli autori, sono consapevoli della “necessità di attivare nuovi sistemi operativi psicosociali per relativizzare lo choc della crisi stessa”, verso idee e scenari reali più vivibili.

AGENDA DEL SINDACO

Appuntamenti del 15 gennaio 2014

14-01-2014

Mercoledì 15 gennaio

ore 12 – conferenza stampa “Polo Chimico Industriale di Ferrara: attività Syndial (Eni)” (sede aula gialla Syndial – palazzina K17 del Polo Chimico Industriale, a fianco dell’ingresso nel piazzale Donegani 12 – FE)

ore 17.30 – incontro di presentazione libro “Favole&Numeri” di Alberto Bisin, con ass. Marattin (Caffetteria del Castello Estense – FE)

Il mio ricordo di Arnoldo Foà

di Giannantonio Braghiroli

14-01-2014

Era la primavera del 2008, come tutti in Contrada ero impegnato nell’organizzazione del Palio che da lì a poco ci avrebbe visti impegnati in Corteggi Gare e Corse. Si stava però già pensando alla quarta edizione della Giostra del Monaco in programma a settembre e non so come, saltò fuori il nome di Arnoldo Foà. Sono certo che in Contrada in molti ci presero per matti, ma con Paolo Catani, e grazie al contatto avuto tramite un amico, mi misi in contatto con Anna, la moglie. Arnoldo era impegnato in un doppiaggio così il primo contatto fu veramente interlocutorio, ci demmo quindi appuntamento a più avanti, ma la sensazione era fin da subito positiva, e la conferma arrivò presto. Appuntamento a Bologna dove era per ricevere un premio, Hotel dietro San Petronio, ed eccoci davanti a lui. È sua moglie Anna che ci accoglie e fa gli onori di casa, Arnoldo subito ci chiede se siamo veramente ferraresi e si illumina quando la nostra cadenza lo conferma. Ed è un fiume in piena, il lei subito bandito, ed ecco davanti a noi un incredibile, irriverente, fantastico ragazzo di novantanni che sua moglie stenta a tenere a freno, battute su Ferrara, sulle donne su tutto. Anna riesce a riportare un po’ di serietà, riusciamo a discutere del nostro progetto sulla Giostra e senza fatica riusciamo a far capire il tipo di evento che vogliamo sia. Otteniamo velocemente la sua disponibilità per una serie di letture tratte dalle opere di Ludovico Ariosto, che Foà apprezza particolarmente “non solo per il suo amore per Ferrara e per la sua permanenza nella città dove sono nato e che stimo e ammiro maggiormente fra le città d’Italia. Ma mi ha sempre colpito di Ariosto il suo spirito e la sua considerazione per l’umanità che è molto simile alla mia. Per questo ho preparato una scelta di letture da ‘L’Orlando Furioso’, che testimoniano non solo la grandezza dello scrittore, ma anche la sua umanità” come poi ha dichiarato nell’intervista precedente allo spettacolo. Ed è stato un successo, tanti tantissimi spettatori sul baluardo della Fortezza ad ascoltarlo, e la sua voce fresca e calda ad ammaliarci. A spettacolo finito, a suo agio e rilassato, magari un po’ infreddolito, è rimasto a parlare con tutti ed a fare autografi, poi cappellacci ed ancora battute e risate, ed una promessa, mantenuta, la lettura di un brano sulla battaglia di Cassano d’Adda durante la rievocazione della battaglia che consentì agli Estensi di diventare Signori di Ferrara. Fantastico. E Domenica, alla partenza, il suo saluto sincero a tutti noi. E credo che solo nei giorni seguenti ci siamo veramente resi conto dello Spettacolo che abbiamo, grazie a lui, offerto ai tanti spettatori venuti ad ascoltarlo.
Ciao incredibile ragazzo senza età.

CICLO DI INCONTRI – Giovedì 16 gennaio alle 20 in via Gramicia

Seconda serata con “A cena con il Navigatore” organizzata da Oltre Mare

14-01-2014

(Testo a cura degli organizzatori)

Prosegue a cura dell’associazione Oltre Mare Gruppo Velico, con il patrocinio del Comune di Ferrara, il ciclo di tre incontri con importanti personaggi del mondo della navigazione a vela “A cena con il Navigatore”. Tre serate per tre diversi modi di interpretare il rapporto con il mare, accomunati da intensità, profondità e capacità di comunicare qualcosa d’importante.

Dopo il primo incontro di novembre con Annalisa De Cesare e Lorenzo Leonello, sarà la volta giovedì 16 gennaio di Michele Zambelli protagonista della serata dal titolo: “Gioventù Oceanica: la Mini Transat a 23 anni”. Michele, forlivese di nascita, riminese di adozione, è il più giovane skipper in Classe Proto della ormai trentennale storia della Classemini Italia. Nonostante abbia solo 23 anni ha già alle sue spalle un carnet di esperienze piuttosto corposo. Dopo ottime prestazioni su svariate tipologie di barche approda alla classe Mini, di cui si innamora immediatamente. Con il suo mini proto “Fontanot”, inizia a farsi notare nella classe Mini Italia Proto, diventando campione Italiano nel 2011 per poi riconfermarsi nel 2012. Nel 2013 partecipa alla Minitransat, regata transatlantica in solitaria su imbarcazioni di 6.50 mt, e nella serata ci racconterà come sia andata e come si sia preparato per arrivarci.Il terzo e ultimo ospite sarà il 13 febbraio Simone Perotti con la serata dal titolo “Il Mediterraneo: vivere a vela per raccontarlo”.

Le serate si tengono a Ferrara, presso il ristorante “Le Querce” in via Gramicia 41, all’interno della struttura del CUS (il ristorante è accessibile alle persone con disabilità). Appuntamento alle 20 per una veloce cenetta in compagnia dei nostri ospiti e a seguire, verso le ore 21, inizierà la conferenza-incontro.

Chi desidera partecipare alla cena può prenotare presso la segreteria Oltre Mare allo
0532/204228 o a info@oltremare.it.

Gli incontri sono ad ingresso libero e gratuito.

Via Boccaccio 13 -44100 Ferrara -Tel +39 0532.204228 -email: info@oltremare.it
Via Austria, 23/E -35127 Padova -Tel +39 049.8706584 -email: padova@oltremare.it
web: www.oltremare.it

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Presentati da sindaco Tagliani, assessore Maisto e direttrice Pacelli risultati ottenuti e calendario attività

Dal bilancio della mostra Zurbarán alla nuova programmazione della Fondazione Ferrara Arte

14-01-2014

E’ stato presentato questa mattina, martedì 14 gennaio in residenza municipale, il resoconto della mostra ‘Zurbarán (1598-1664)’ e programmazione della Fondazione Ferrara Arte.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessore comunale alla Cultura Massimo Maisto, la direttrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea Maria Luisa Pacelli e Giovanni Lenzerini, dirigente del Settore Attività Culturali del Comune, che hanno espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti con la mostra dedicata al pittore spagnolo, sottolineando il gradimento del pubblico ma anche il riconoscimento della qualità della programmazione del museo ferrarese giunto anche da mezzi di informazione e operatori del settore a livello internazionale. Nell’occasione è stato fatto anche il punto sulla programmazione futura di Ferrara Arte, con particolare riferimento alla prossima mostra in programma ai Diamanti dal 22 febbraio al 15 giugno delle opere di Matisse, quindi con i progetti legati alla Metafisica (De Chirico novembre 2015 – marzo 2016) e alla figura dell’Ariosto e all’opera “Orlando Furioso” (2016), preannunciando anche un’altra mostra nella primavera-estate 2015 ancora in fase di definizione. Infine è stata lanciata l’iniziativa di arte contemporanea nell’ambito della “Art Fall ’13 – Ferrara Contemporanea” con la la produzione originale “Speak in Tongues”, a cura della formazione “Zapruder filmmakersgroup”, a Ferrara il 18 e 19 gennaio nella sala della Musica (Chiostro di San Paolo, inaugurazione il 17 gennaio).

LA SCHEDA – Palazzo dei Diamanti 2014-2016 (a cura di Ferrara Arte)

Dopo il successo della mostra dedicata a Francisco de Zurbarán, la Fondazione Ferrara Arte ha in cantiere un appuntamento eccezionale. Dal 22 febbraio al 15 giugno 2014, Palazzo dei Diamanti accoglierà i capolavori di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi: Matisse, la figura. La forza della linea, l’emozione del colore è il titolo dell’esposizione che celebra la grande passione del maestro francese per la figura umana e per la sua rappresentazione attraverso tutte le tecniche. Come Picasso, Matisse si è ispirato per tutta la vita ai temi più classici della storia dell’arte – il nudo, il ritratto e la figura – per sovvertirne però la rappresentazione tradizionale, cambiando il corso della storia dell’arte del Novecento.
La mostra ripercorre tutta la carriera dell’artista, attraverso un’ampia selezione di dipinti, sculture, disegni e incisioni, senza trascurare il suo lavoro per il teatro e per l’editoria. Curata da Isabelle Monod-Fontaine, già vicedirettrice del Centre Pompidou e autorevole studiosa di Matisse, l’esposizione è l’esito di un progetto scientifico portato avanti per diversi anni che ha permesso di riunire opere da ogni capo del mondo, contando sul supporto di musei e collezioni private prestigiosissimi.
Questa linea di lavoro è da anni la cifra distintiva di Palazzo dei Diamanti ed ispira anche la programmazione del 2015-2016, per la quale si annunciano già altre due esposizioni di alto profilo scientifico. Entrambe hanno un particolare significato per la città di Ferrara, perché si focalizzano su due momenti cruciali della sua storia artistica e culturale.
La prima si aprirà a novembre 2015, in occasione del centenario della fioritura a Ferrara della pittura metafisica, che fu una delle più importanti correnti artistiche del XX secolo. La mostra ricostruirà visivamente il percorso di Giorgio de Chirico negli anni fondamentali trascorsi a Ferrara (1915-1918), che determinarono profondi cambiamenti nella sua opera. Lasciate da parte le atmosfere angoscianti tipiche dei primi anni Dieci, De Chirico trova ispirazione nelle architetture della città estense e in un universo di oggetti quotidiani: scorci urbani e interni si popolano di manichini, di oggetti scoperti nelle vetrine del ghetto ebraico, ma anche di dolci e forme di pane tipiche della tradizione locale che, accostati l’uno all’altro, liberano nuovi e misteriosi significati stimolando l’inconscio. La pittura ferrarese di De Chirico ha avuto un’influenza cruciale non solo sullo sviluppo dell’arte italiana, ma anche sulle avanguardie europee. Per questa ragione la rassegna affiancherà ai capolavori metafisici dell’artista alcuni dipinti dei suoi compagni d’avventura, quali furono Carlo Carrà, Filippo de Pisis e Giorgio Morandi, e darà spazio a inediti confronti con alcune delle opere più importanti di artisti dadaisti, come Man Ray e Raoul Hausmann, e surrealisti, come René Magritte, Max Ernst e Salvador Dalí.
Nel corso del 2016 Palazzo dei Diamanti dedicherà un’affascinante esposizione ad uno dei capolavori della letteratura occidentale, l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, per celebrare i 500 anni della prima edizione. La mostra si prefigge di andare oltre la semplice dimensione documentaria o di analisi della fortuna figurativa del libro, e si propone come un inedito, coinvolgente viaggio nell’universo ariostesco. Attraverso una selezione di splendide opere, alcune delle quali dei grandi artisti nominati dall’Ariosto nel poema – da Bellini a Mantegna, da Dosso a Leonardo, da Raffaello a Sebastiano del Piombo, da Michelangelo a Tiziano -, l’esposizione condurrà il visitatore tra le pagine del Furioso, facendo rivivere il fantastico mondo cavalleresco che nutrì l’immaginario del suo autore. Dipinti, sculture, disegni, incisioni, arazzi, armi, libri, manoscritti e manufatti di straordinaria bellezza, evocheranno le battaglie, i tornei, gli amori e le imprese dei paladini ariosteschi, al contempo, offrendo un suggestivo spaccato della Ferrara in cui fu concepito il poema e raccontando giochi, sogni, desideri e fantasie di quella società delle corti italiane del Rinascimento di cui Ariosto fu cantore sensibilissimo.
Nel solco della consolidata attività di promozione della conoscenza di Ferrara e di quei fenomeni artistici e culturali germogliati in città che hanno avuto grande respiro internazionale, la Fondazione Ferrara Arte si è fatta sostenitrice dell’apertura, nella primavera 2015, di una mostra dedicata a Michelangelo Antonioni nel tempio della cinematografia internazionale. La Cinemathèque Française, infatti, ospiterà la terza tappa della mostra dedicata al maestro ferrarese e al patrimonio del Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara-Museo Michelangelo Antonioni, dopo gli appuntamenti a Palazzo dei Diamanti e al Centre for Fine Arts di Bruxelles dello scorso anno.

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 16 gennaio alle 17 in viale Krasnodar

Belle Storie ‘scure scure’ per bambini dai tre ai sette anni

14-01-2014

Prosegue giovedì 16 gennaio alle 17 alla sala Piccoli della biblioteca Rodari (viale Krasnodar 102) il ciclo di narrazioni dedicato ai bambini dai tre a i sette anni, questo mese all’insegna di ‘Belle storie – scure scure’. Nel corso dell’iniziativa, promossa dal Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara, Vanna Venturoli leggerà ‘Tre scheletri in barca’ di A. Ahlberg, ‘Zouk contro mister Orco’ di S. Bloch e ‘Luca, la luna e i latte’ di M. Sendak.
CIRCOSCRIZIONE 4 – Dal 20 gennaio prossimo con insegnanti madrelingua

Iscrizioni ancora aperte per i corsi “English for You” al centro Il Melo

14-01-2014

Sono ancora aperte le iscrizioni ai corsi di inglese “English for You” con insegnanti madrelingua in programma al centro Il Melo (via Melo 60) dal 20 gennaio al prossimo aprile.

Organizzati dalla Chiesa Evangelica/Cerbi in collaborazione con la Circoscrizione 4, si svolgono il lunedì sera (19.30 – 21/elementary e 20 – 21.30/intermediate) a titolo di volontariato e la quota di iscrizione di euro 50 per 12 lezioni viene destinata interamente in beneficenza. Le uniche ulteriori spese sono euro 20 per contributo locale ed euro 35 per i libri di testo.
Ai partecipanti è richiesta una familiarità con la lingua inglese appropriata al livello del corso.
Per ulteriori informazioni telefonare 0532.63234 o 0532.187063

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella riunione del 14 gennaio

Per piazza Trento Trieste un nuovo ‘abito da sera’

14-01-2014

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 14 gennaio:

Assessorato alla Mobilità e Lavori Pubblici, assessore Aldo Modonesi:

Un nuovo impianto di illuminazione per valorizzare la rinnovata piazza Trento Trieste

Piazza Trento Trieste rinnova anche il proprio look serale. A corredo degli interventi di riqualificazione che regaleranno un nuovo volto alla piazza, anche l’impianto di pubblica illuminazione sarà infatti completamente rivisto.

Due gli obiettivi su cui si fondano le scelte del progetto approvato stamani dalla Giunta: la volontà di valorizzare, anche attraverso la luce, la nuova configurazione architettonica di uno dei luoghi di maggior rilievo del centro storico cittadino e la necessità di rispettare le normative in materia di contenimento dei consumi, con impianti ad alta efficienza energetica.

Nel dettaglio, il progetto prevede il completo rifacimento dell’illuminazione della piazza che comprenderà un impianto per l’illuminazione generale del listone e delle strade perimetrali al listone stesso, e un impianto di illuminazione architetturale, che interesserà le facciate degli edifici storici che si affacciano sulla piazza.

L’illuminazione generale sarà garantita da sei lampioni dall’aspetto ‘retrò’ (dello stesso tipo di quelli installati in corso Martiri della Libertà, ma a tre sbracci) che saranno posizionati sul listone. A questi si aggiungerà una serie di proiettori da installare sotto gronda lungo i percorsi perimetrali della piazza e una serie di faretti orientabili da installare sulle pareti esterne della Torre dell’Orologio e della Torre della Vittoria, per l’illuminazione dell’area di ingresso alla via Cortevecchia e a corso Porta Reno. Il portico del Duomo sarà inoltre illuminato con faretti incassati nella pavimentazione, che saranno posizionati in corrispondenza della base delle colonne.

L’illuminazione architetturale mirerà invece a valorizzare le facciate degli edifici di maggiore pregio presenti sulla piazza, tra cui il prospetto laterale del Duomo, attualmente non illuminato, per il quale sono previsti faretti con lampade a led di diversa potenza, da posizionare alla base delle arcate dei due ordini di logge. Mentre le tre facciate esterne della torre campanaria saranno illuminate da altri faretti posizionati sulle pareti dei fabbricati affacciati sulla piazza e alla base delle aperture dell’ultimo livello della torre stessa.

La facciata della chiesa di San Romano sarà illuminata con faretti posizionati sulla parete dell’edificio posto di fronte, mentre il prospetto laterale sulla piazza, sarà illuminato con apparecchi illuminanti ‘segna passo’ incassati nel muro del percorso pedonale ribassato a fianco della chiesa.

Le facciate della Torre dell’Orologio e della Torre della Vittoria, saranno, infine, illuminate con faretti orientabili installati rispettivamente sul lato del Palazzo della Ragione e sul Palazzo Municipale.

Per la realizzazione dell’intera opera è prevista una spesa di 365mila euro, che sarà finanziata con economie realizzate su altri progetti comunali già completati.

Nuovi restauri al Museo di Storia naturale

Prosegue sul doppio binario dell’ammodernamento e della salvaguardia delle architetture originali l’opera di restauro della sede del Museo civico di Storia naturale. Realizzato nei primi anni Trenta del secolo scorso su progetto di Carlo Savonuzzi, secondo i canoni dello stile razionalista, l’edificio di via De Pisis è già stato oggetto di un primo lotto di lavori conclusi nel 2012 per il risanamento, sia impiantistico che edile, delle due sale mostre al piano terra. Un secondo lotto, approvato oggi in fase esecutiva dalla Giunta, provvederà ora alla riqualificazione dell’atrio d’ingresso ed al rifacimento dei servizi igienici al piano terra, oltre alla messa a norma dei locali nel fabbricato dei laboratori.

Il progetto, redatto dal Servizio comunale Beni Monumentali, prevede in particolare, per l’area dell’atrio, la realizzazione di una nuova bussola d’ingresso in ferro e vetro e l’eliminazione della guardiola per fare posto a una zona con contenitori per il deposito di borse e zaini. Sempre nell’atrio, dove si provvederà anche al rifacimento dell’impianto elettrico e all’installazione di un nuovo sistema di illuminazione, sarà realizzata la nuova biglietteria in un locale adiacente alla scala e sarà riportata alla luce un’antica nicchia dove in origine era collocata una vetrina.

Per quanto riguarda invece i locali dei servizi igienici, in parte aperti al pubblico, sono previste opere di risanamento murario per l’eliminazione dell’umidità di risalita, e si provvederà al rifacimento dell’impianto idraulico e alla sostituzione dei sanitari, oltre che dei rivestimenti e pavimenti, per i quali saranno utilizzati graniglie e materiali coerenti con lo stile del periodo di costruzione del Museo.

Ulteriori lavori saranno effettuati nel fabbricato adibito a laboratori, dove sarà ricavato un piccolo locale dotato dei dispositivi per la corretta conservazione di reperti e altri materiali. Sarà infine recuperato e ristrutturato anche un altro piccolo fabbricato, situato nel cortile interno del Museo e adiacente ai laboratori, da utilizzare sempre come deposito di materiali scientifici.

La spesa prevista per gli interventi, dell’ammontare complessivo di 80mila euro, sarà finanziata per la quota di 18mila euro con contributi assegnati nell’ambito del Piano provinciale in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (L.R. 18/2000) e per la somma restante con risorse comunali derivanti da alienazioni di aree Peep.

Manutenzione dei marciapiedi: a disposizione 500mila euro per la sicurezza dei pedoni

E’ di 500mila euro il nuovo stanziamento approvato oggi dalla Giunta comunale per la manutenzione dei marciapiedi usurati in tutto il territorio comunale. Lo stanziamento sarà utilizzato nei prossimi mesi sia per gli interventi di manutenzione ordinaria programmati dall’Amministrazione, sia per le opere urgenti che si renderanno necessarie per ripristinare i selciati deteriorati ed eliminare le situazioni di potenziale pericolo per i pedoni.

Assessorato alla Mobilità e Lavori Pubblici, assessore Aldo Modonesi e

Assessorato all’Ambiente e Relazioni Internazionali, assessore Rossella Zadro:

Opere stradali verdi: tre progetti per sperimentare l’uso di materiali riciclati

La riqualificazione urbana di via Saraceno, il completamento del percorso ciclo-pedonale nella zona di via Pontegradella e il completamento del percorso ciclo-pedonale di via Calzolai. Sono questi i tre progetti scelti dal Comune di Ferrara per sperimentare l’inserimento di criteri ambientali minimi nei capitolati di appalto e nelle prescrizioni tecniche per la costruzione e la manutenzione di opere stradali ‘verdi’. La sperimentazione, approvata stamani dalla Giunta con un proprio atto di orientamento, prevede, in particolare per le tre opere pubbliche, l’utilizzo di materiale inerte (sabbia, stabilizzato, ecc.) al 100% riciclato nella realizzazione dei sottofondi stradali.

In base ai risultati della sperimentazione l’Amministrazione valuterà poi la possibilità di richiedere in forma vincolante il rispetto di criteri ambientali minimi per le proprie opere stradali attraverso la predisposizione di uno specifico disciplinare.

L’iniziativa si inserisce nel progetto, cofinanziato dall’Unione Europea, ‘LOWaste’, che vede il Comune di Ferrara come capofila e che mira alla riduzione della produzione di rifiuti attraverso il riciclo e il riutilizzo dei materiali, nell’ottica della creazione di cicli chiusi di rifiuti locali, con l’obiettivo ultimo di generare impiego e crescita sul territorio.

“Continua con questa nuova iniziativa – ha sottolineato al proposito l’assessore Zadro – il lavoro del progetto Lowaste a sostegno delle scelte di sostenibilità da parte dell’Amministrazione comunale di Ferrara, che si è sempre dimostrata attenta all’ambiente sia con la partecipazione ai tavoli ed alle reti che trattano lo sviluppo sostenibile a livello nazionale ed europeo sia con l’ottenimento della certificazione ISO 14001. In particolare, con l’atto approvato oggi, il Comune di Ferrara riconosce a pieno titolo la possibilità ai materiali recuperati, ovviamente certificati e con tutte le garanzie previste dalla normativa vigente, di concorrere per l’assegnazione degli appalti per i sottofondi stradali. L’inserimento di criteri ambientali minimi da rispettare per poter partecipare alle gare pubbliche, dal lato dell’offerta, stimola le aziende private a recuperare i materiali e a prepararli al riuso, e dal lato della domanda fa sì che, sia la pubblica amministrazione in prima battuta, sia le aziende private, acquistino i materiali realizzati tramite una selezione di standard di qualità e la messa in atto delle procedure di acquisti green”.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:

Designata la Consigliera di Fiducia per la tutela della dignità del personale comunale

Ha il compito di contribuire alla lotta contro tutte le forme di discriminazione tra i dipendenti comunali e di fornire assistenza a chi denuncia di essere vittima di qualche forma di molestia. E’ la figura del Consigliere di Fiducia istituita dal ‘Codice di condotta a tutela della dignità del personale comunale’ che è stato approvato dall’Amministrazione nei mesi scorsi. Come previsto dallo stesso Codice, la durata dell’incarico del Consigliere coincide con il mandato del sindaco e la sua nomina può avvenire, tramite convenzione, anche con l’affidamento dell’incarico a una figura già operante con le stesse funzioni in un altro ente pubblico del territorio. Ed è proprio sulla base di tale disposizione che la Giunta ha ritenuto opportuno, sino alla nuova elezione del sindaco, di sottoscrivere con l’Azienda Usl una convenzione per la collaborazione con il Comune della propria Consigliera di Fiducia, ossia l’avvocato Michela Fugaro.

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona e Immigrazione, assessore Chiara Sapigni:

Anche Ferrara aderisce al Programma regionale per la prevenzione delle mutilazioni genitali femminili

Ammonta a 17.900 euro la quota di fondi assegnata dalla Regione Emilia Romagna al Comune di Ferrara per la propria adesione all’Intesa con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri in tema di interventi per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno delle mutilazioni genitali femminili (legge n. 7, 9 gennaio 2006).

Tre, in particolare, sono le finalità del Programma attuativo in materia, elaborato dalla Regione: la predisposizione di modelli di intervento innovativi e sperimentali finalizzati all’attuazione di una strategia di sistema nazionale volta a favorire l’integrazione sociale di donne e minori vittime o potenziali vittime di pratiche di mutilazioni genitali femminili; la realizzazione di corsi di formazione e aggiornamento specifici mirati a coloro che operano su questo tema o in ambiti connessi, per la facilitazione delle relazioni tra le istituzioni e la popolazione migrante di origine africana; e la promozione di attività informative e di sensibilizzazione.

Per il raggiungimento degli obiettivi sarà creato un sistema a rete multilivello, con un coordinamento regionale e coordinamenti locali affidati alle Amministrazioni comunali che svolgeranno il ruolo di soggetti attuatori a livello territoriale anche attraverso il coinvolgimento di ulteriori soggetti pubblici e privati. Il Comune di Ferrara si avvarrà in particolare della collaborazione del Centro Donna Giustizia, associazione già da tempo coinvolta nella realizzazione di progetti a tutela delle donne.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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