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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Dopo la partecipazione alla Fiera Internazionale del turismo all’aria aperta che si è svolta a Stoccarda dal 14 al 19 gennaio scorso, l’Amministrazione Comunale sarà presente martedì 8 aprile ad un altro prestigioso meeting, dedicato alla promozione del territorio attraverso le sue eccellenze. Stiamo parlando di Vinitaly, la rassegna veronese che da oggi, domenica 6 aprile aprirà il sipario sui migliori vini prodotti in Italia e nel resto del mondo. La delegazione comacchiese che martedì sarà presente nell’Area Eventi – Padiglione 1 riservato all’Emilia Romagna è guidata dal Sindaco Marco Fabbri e dall’Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Alice Carli. Insieme a loro parteciperanno una rappresentanza dell’Unione sportiva Volania Calcio, che nei giorni scorsi si è aggiudicata la gestione delle edizioni 2014 e 2015 della Sagra dell’Anguilla, insieme ad un gruppo di studenti dell’Istituto ‘Remo Brindisi’ del Lido degli Estensi, accompagnati dal Prof. Andrea Piccoli. “La partecipazione a Vinitaly, il salone internazionale del vino, ci permette di presentare in anteprima mondiale la sagra dell’anguilla – commenta il Sindaco Marco Fabbri – promuovendo insieme all’evento gastronomico che maggiormente ci caratterizza, anche il territorio comacchiese, sempre più orientato a sviluppare il turismo destagionalizzato, grazie alla gastronomia e agli itinerari ciclo-naturalistici.” Gli studenti dell’indirizzo dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera saranno protagonisti di questa grande anteprima, con la quale “l’Amministrazione Comunale consolida la stretta collaborazione già avviata con la scuola – sottolinea l’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Carli -, offrendo agli alunni una nuova opportunità di appassionarsi al loro percorso formativo e professionale. La presenza degli studenti inoltre metterà in luce le attività svolte dall’Istituto, vero fiore all’occhiello per il territorio comacchiese.” Grazie a Vinitaly la Sagra dell’anguilla uscirà dai confini nazionali con una promozione a tutto campo, perché durante la conferenza stampa saranno serviti a tutti gli ospiti alcuni assaggi a base di prodotti tipici locali. Questo lo sfizioso menù riservato dagli organizzatori, coadiuvati dagli alunni dell’Istituto Remo Brindisi: seppie e canocchie alla magnavaccante, ravioli di branzino con vellutata di carote e sapori dell’Adriatico, cous cous con anguilla a becco d’asino, praline di cioccolato servite con rosè, il tutto accompagnato dai Vini del Bosco Eliceo. Vinitaly sarà anche l’occasione per il lancio promozionale della Sagra della Seppia e della Canocchia, giunta alla quarta edizione e che quest’anno allieterà i palati di turisti e visitatori sul portocanale di Porto Garibaldi dal 17 al 18 e dal 24 al 25 maggio. Anche questa sagra ha enormi potenzialità di crescita e a dare man forte alla delegazione comunale si uniranno difatti alcuni rappresentanti dell’associazione L’Alba, gestore dell’evento gastronomico.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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