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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Dopo l’annuncio con cui il Sindaco Marco Fabbri sabato 9 aprile scorso, durante un incontro con la stampa, ha lanciato la proposta di candidatura di Comacchio a Capitale Italiana della Cultura per il 2018, parte ufficialmente il percorso interlocutorio degli Stati Generali del Turismo e della Cultura.

Il primo di una serie di incontri pubblici in programma, avrà luogo giovedì 21 aprile, alle ore 17.30 nella sala polivalente “San Pietro”, a Palazzo Bellini. In quella occasione il Sindaco Marco Fabbri, l’Assessore alla Cultura Alice Carli e l’Assessore al Turismo Sergio Provasi illustreranno le modalità attraverso le quali i cittadini potranno offrire il loro contributo, all’interno di un percorso a tappe molto impegnativo, ma di importanza strategica per il territorio. L’invito è dunque rivolto a tutti.

“E’ un progetto che guarda lontano – commenta il Sindaco Marco Fabbri – e dopo i prestigiosi traguardi ottenuti con la proclamazione di Comacchio a Città del Birdwatching ed il riconoscimento del Parco del Delta a tredicesima riserva della Biosfera Mab Unesco, ci sentiamo responsabilizzati a cogliere nuove sfide. Ci farebbe piacere che i comacchiesi accogliessero e condividessero questa sfida – aggiunge il Sindaco -, per il rilancio del territorio, partendo dalla cultura, dalle sue tradizioni e dalla sua vocazione turistica. Lo spirito di coesione per amore verso il territorio è la carta vincente per guardare con fiducia a questo nuovo orizzonte da raggiungere tutti uniti.”

L’incontro promosso per giovedì 21 aprile prossimo è finalizzato altresì a sostenere il comitato promotore, che lavorerà attorno al progetto, volto a candidare Comacchio a capitale italiana della Cultura per il 2018. Tutte le informazioni sul bando sono consultabili sul sito comunale all’indirizzo: http://www.comune.comacchio.fe.it/index.php/Notizie/Comacchio-Capitale-Italiana-della-Cultura-2018

Partono ufficialmente anche gli hastag #IOSOSTENGOCOMACCHIO e #COMACCHIOCAPITALEDELLACULTURAITALIANA2018

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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