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Comacchio: ordinanza per il sabato sera

Da: Ufficio stampa Comune di Comacchio

A seguito dell’incontro del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, svoltosi mercoledì 15 luglio presso la Prefettura di Ferrara, è emersa la condivisa necessità di emanare un’ordinanza Sindacale che contenesse misure per mitigare il rischio di diffusione Covid e prevedesse il divieto di consumo di bevande alcoliche nei loghi pubblici o aperti al pubblico del territorio comunale.
“Il provvedimento intende scoraggiare la formazione di assembramenti ed evitare situazioni che mal si conciliano con lo stato emergenziale in vigore – spiega il vice sindaco Denis Fantinuoli – infatti tale regolazione sarà in vigore dal 18 luglio, solo per il sabato, giornata di maggior affluenza turistica, fino al termine dell’emergenza fissato, ad oggi, per il prossimo 31 luglio. Sono misure necessarie, a fronte di quanto rilevato nelle settimane scorse, in quanto l’emergenza epidemiologica da COVID-19 impone di gestire, monitorare e ridurre le possibili insorgenze di nuovi focolai epidemici”.
Quindi, per tutti i sabati, dalle ore 00:00 alle ore 6:00 del giorno seguente, per tutto il territorio comunale, e fino al 31 luglio, entrerà in vigore il divieto di consumare nei luoghi pubblici o aperti al pubblico bevande alcoliche o super alcoliche, tale divieto non si applicherà nel caso in cui la somministrazione ed il consumo di bevande alcoliche e/o superalcoliche, avvenga all’interno dei locali o delle aree del pubblico esercizio, legittimamente autorizzate all’occupazione del suolo pubblico”.

Per disciplinare l’afflusso delle persone nella zona di viale Raffaello in Lido di Spina, l’Amministrazione Comunale grazie alla fattiva collaborazione delle associazioni di categoria del comparto, è in attesa di una proposta di progettualità dalle stesse organizzazioni datoriali da sottoporre ai competenti organi tecnici per la valutazione delle condizioni di fattibilità.

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COMUNE DI COMACCHIO



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)