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da: ufficio stampa Coldiretti

Più tempo per le imprese agricole di ultimare i lavori di ricostruzione dei fabbricati agricoli colpiti dal terremoto di tre anni fa in Emilia.

Grazie all’impegno della Regione Emilia Romagna, più volte sollecitata da Coldiretti regionale, i tempi per la presentazione delle domande e la fine dei lavori di ricostruzione dei fabbricati agricoli colpiti dal terremoto di tre anni fa vengono parificati a quelli di tutti gli altri settori. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna sulla base di una lettera inviata alle organizzazioni professionali agricole dagli assessori all’Agricoltura, Simona Caselli, e alle Attività produttive, Palma Costi.

La lettera – spiega Coldiretti – informa che la Commissione europea sta per formalizzare la proroga della presentazione delle domande per ottenere i fondi pubblici al 30 giugno 2015 (attualmente era fissata al 30 aprile) e la fine lavori per il 30 settembre 2016, come per tutti gli altri settori.

Coldiretti Emilia Romagna esprime grande apprezzamento per l’impegno della Regione per otteneredall’Unione europea una decisione fondamentale per consentire anche agli imprenditori agricoli di poter contare su una tempistica adeguata per la ricostruzione.

Sul fronte agricolo – ricorda Coldiretti – il terremoto ha danneggiato 7.000 aziende, 2.000 delle quali in modo grave con danni di oltre 2.000 milioni di euro.

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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