Skip to main content

Da: Consorzio Italiano Vivaisti.

Il breeder CIV Michelangelo Leis: “Prime produzioni nel sud Italia ed a Huelva in Spagna con risultati strabilianti”. Marco Bertolazzi: “Elevata produttività e precocità, molto tollerante alle malattie fogliari e radicali, oidio incluso. Frutti di ottima qualità anche a dicembre”
Nuova promettente selezione di fragola da Sud che il CIV sta testando con ottime prospettive di sviluppo, che potrebbe affiancarsi alla CIVS115* Parthenope®, è la selezione CIVL519.
“In questo inizio 2020 – spiega il breeder CIV Michelangelo Leis – presso i nostri Partner stiamo mettendo a punto nuove selezioni di fragola da sud in Italia ed in Spagna. Stiamo registrando le prime produzioni della selezione CIVL519 in Sicilia e nella provincia di Huelva con risultati strabilianti. In parallelo ulteriori produzioni sono attualmente presenti anche in Campania e nel Metapontino. La CIVL519 si sta dimostrando più precoce di altre varietà attualmente presenti sul mercato, più produttiva e con frutti di alta qualità (pezzatura costante, elevato grado brix ed ottime componenti aromatiche), molto consistenti. I frutti sono di colore rosso brillante uniforme, molto attraente con interno compatto di omogenea colorazione rossa. Le piante presentano simultaneamente frutti maturi, frutti verdi e fiori, quale segno distintivo di grande continuità di produzione.”
Marco Bertolazzi, Business Development manager CIV, aggiunge che “La nuova CIVL519 presenta un habitus semi-eretto, vigore medio, un’elevata produttività e precocità ed è geneticamente molto tollerante alle malattie fogliari e radicali, oidio incluso. CIVL519 è la più precoce tra le nuove proposte CIV. Dalle nostre sperimentazioni avanzate, svolte anche presso aziende professionali con cui collaboriamo da anni, abbiamo ottenuto risultati molto promettenti con produzioni di qualità e quantità migliori delle varietà più precoci attualmente presenti nel mercato, ottenendo il picco produttivo quando i prezzi sono ancora elevati, quindi prima del flusso produttivo di aprile. Infine, questa selezione si comporta molto bene anche da cima radicata, consentendo di raccogliere frutti di elevata qualità anche a dicembre”.
Bertolazzi aggiunge: “CIVL519 presenta anche un’ottima qualità del frutto, che ha forma conica regolare, con polpa consistente e sapore dolce. I frutti presentano colorazione rossa omogenea senza spalla bianca anche in presenza di basse temperature o scarsa luminosità. E’ importante sottolineare che queste caratteristiche organolettiche perdurano durante tutta la stagione. Infine l’omogeneità di maturazione dei frutti (in ogni pianta è presente un frutto maturo, un fiore allegato ed un frutto in accrescimento) e la fisiologia produttiva, che vede frutti portati da strutture fiorali primarie (un fiore -> un frutto), garantiscono l’omogeneità della forma e pezzatura del frutto con una raccolta semplice, veloce ed economica!”
“La selezione CIVL519 – spiega il breeder CIV Michelangelo Leis – conferma la bontà del nostro Programma Ricerca & Sviluppo nel pieno rispetto delle seguenti linee-guida: naturale rusticità delle piante; facilità di produzione secondo tecniche agronomiche convenzionali e buona adattabilità ai metodi di produzione integrata e biologica; ottime caratteristiche organolettiche e di shelf-life.”
Marco Bertolazzi conclude: “Siamo fiduciosi che la CIVL519 confermerà elevate performance per tutta la campagna di raccolta del 2020! In tal caso, potremmo pensare a nuove strategie di valorizzazione, al fine di arricchire il Portfolio CIV, con un’offerta a maturazione molto precoce, ad oggi mancante tra le varietà del CIV da climi mediterranei, quali: Flavia* (qualità del frutto), Nabila* (produttività), CIVS115*Parthenope® (precocità e qualità del frutto) e Flaminia* (qualità del frutto), e CIVS906* ELIDE® (qualità del frutto a fine stagione). Interessante la varietà CIVS906* ELIDE®, che rappresenta la proposta medio-tardiva del CIV, capace di offrire frutti di altissima qualità anche nei mesi finali della stagione (aprile-maggio-giugno)”.

● Scheda / CIV – Consorzio Italiano Vivaisti
Il CIV – Consorzio Italiano Vivaisti – è leader in Italia nell’innovazione varietale e nella produzione di materiali di propagazione certificati. Attivo dal 1983, con sede a San Giuseppe di Comacchio, in provincia di Ferrara, il CIV è composto dai tre vivai italiani leader nel settore: Vivai Mazzoni, Salvi Vivai, Tagliani Vivai. Attraverso la sinergia, l’esperienza e gli investimenti importanti nella ricerca, CIV è in grado di offrire prodotti all’avanguardia e più rispondenti alle esigenze del mercato. Il CIV, con grande lungimiranza, è impegnato da anni a selezionare varietà che possono fornire produzioni di alta qualità con ridotto fabbisogno energetico e basso impatto ambientale.

tag:

CONSORZIO ITALIANO VIVAISTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it