Skip to main content

Da: Consorzio Italiano Vivaisti.

Il CIV – Consorzio Italiano Vivaisti di San Giuseppe di Comacchio (Ferrara), eccellenza della ricerca innovativa varietale a livello internazionale, fa il punto della sua partecipazione a Fruit Logistica 2020, – la principale manifestazione a livello mondiale dedicata al mondo dell’ortofrutta e divenuta importante luogo d’incontro di operatori internazionali del settore interessati alle novità di prodotto ed ai principali progetti di sviluppo varietali.
Alla vigilia della apertura della kermesse berlinese presso lo Steigenberger Hotel di Berlino si è svolta la seconda Edizione del “CIV & Friends Meeting” con una grande partecipazione di rappresentanti di aziende interessate alla presentazione in anteprima del Product & Project Portfolio CIV di nuove varietà/selezioni di melo.
Nel corso della Fiera si è poi svolto anche il tradizionale incontro annuale Modi® Apple IMMCA Meeeting («International Marketing Cooperation & Coordination Agreement») organizzato sempre dal CIV – proprietario del brevetto della varietà di mela Civg198* e del marchio Modì® con cui viene commercializzata nel mondo – con i propri Licenziatari internazionali Autorizzati allo scopo d’implementare e coordinare le strategie di marketing necessarie per lo sviluppo del brand Modì® e condividere le tecniche produttive della varietà CIVG198* nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale.
Inoltre, il CIV ha avuto l’onore di partecipare alla serata-Evento del 06.02.2020 per Anniversario 50 anni del proprio Partner IG INTERNATIONAL che – con il proprio Direttore Tarun Arora e tutta la direzione aziendale – ha salutato il 2020 come un anno molto speciale dalla loro fondazione nel 1970 organizzando una festa speciale dove hanno peraltro rivelato i propri futuri piani di espansione a livello globale. Ricordiamo che IG INTERNATIONAL è attualmente l’unico distributore/importatore di frutta di CIVG198 a marchio Modì® per tutto il territorio indiano.
Durante la fiera berlinese il Presidente CIV Pier Filippo Tagliani con il Business Development manager Marco Bertolazzi, il Brand/Project manager Dario Lezziero e il Responsabile tecnico Marzio Zaccarini hanno incontrato i numerosi operatori internazionali interessati alle ultime novità CIV in tema di melo, pero e fragole, che si differenziano principalmente per i seguenti caratteri: facilità di coltivazione, produttività, lunga conservazione e shelf-life, elevate caratteristiche organolettiche, aspetto estetico accattivante, adattabilità a diverse condizioni pedoclimatiche, resistenza ad alcune patologie (aspetto centrale nel programma di miglioramento genetico del CIV).
“La Fiera di Berlino, – conclude il Presidente CIV Pier Filippo Tagliani – nonostante la prevista defezione degli operatori asiatici, si conferma sicuramente il principale Evento Internazionale di tutta la filiera del settore ortofrutticolo (i.e.: ricerca-produzione-commercializzazione e servizi correlati) e ringraziamo tutti gli operatori interessati che ci hanno visitato per conoscere le nostre selezioni/varietà di Melo, Fragola e Pero, quest’ultime sviluppate dall’Università di Bologna grazie ai finanziamenti privati del CIV”.

tag:

CONSORZIO ITALIANO VIVAISTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it